Gorgoni, feticci, bambole, divinità mitologiche.... nei grovigli delle reti da pesca, ci vedo di tutto! Ho l'attitudine alla pareidolia sin da bambina, quando mi divertivo a scorgere figure nelle nuvole, e tu?
La pareidolia è un fenomeno psicologico risultante da una fantasia produttiva del soggetto che, di fronte a stimoli ambigui o casuali tende a reinterpretarli secondo i propri elementi interni riconducendo a immagini familiari oggetti o forme di per sé stessi privi di significato. Questo fenomeno è connaturato alla natura costruttivista della mente e dell’attività percettiva oltre che a determinate capacità innate funzionali alla sopravvivenza come quella della spontanea predilezione per volti e forme umane, dimostrata nei neonati fina da precocissime fasi di vita.
L'attitudine alla pareidolia ci connette al potere creativo e produttivo delle capacità immaginative della nostra mente che ci parlano di noi stessi, delle aspettative, motivazioni e significati di cui siamo inevitabilmente portatori nell’approcciarci al reale interpretare i dati sensoriali. La fantasia produttiva è alla base anche dell’interpretazione proiettiva delle tavole del famosissimo test di Rorschach: creato da semplici macchie di inchiostro in cui il soggetto è invitato a “vedere” immagini, forme o scene che non potranno che derivare dagli oggetti del proprio mondo interno inconsapevolmente utilizzati per dare senso a stimoli percettivamente ambigui e casuali.