Le orme sull'acqua- Pareidolia#6, legàmi. Legami.

Collage fotografico digitale, a scelta tra plexiglass, alu dibond, tela, forex e, 2019

Il mare grida, io lo ascolto… La serie di denuncia “Le orme sull’ acqua “è nata dal mio sconfinato amore per il mare. In essa rifletto sui fenomeni della sovrapesca, della pesca con le reti a strascico e della pesca fantasma, gravi minacce per salute dei mari. Partendo da una fotografia alle reti da pesca, approdo nel mio inconscio (il mare del non dicibile di Calvino), ricorrendo alla metafora dei fili che rappresentano le mie emozioni e i pensieri più profondi. La tecnica è il collage fotografico digitale. Attraverso una serie di processi di post-produzione l’immagine delle reti viene sublimata, stravolta fino a spezzare il legame tra il soggetto reale e la sua rappresentazione. Approdo così in una dimensione liquida, quella della mia mente, dove un filo può creare anche una figura antropomorfa o zoomorfa. Il messaggio che trasmetto attraverso i miei lavori è quello di gestire con saggezza le risorse del nostro pianeta, in quanto non infinite ed in precario equilibrio…Al di là della motivazione e del messaggio ecologista, però, il mare di cui parlo è anche e soprattutto il mio mare interiore, 'il mare del non dicibile' di Calvino. Qui dimorano le mie emozioni, che cerco di far emergere e trasmettere agli altri: le mie opere, con tutti quei grovigli di fili che creano forme solo apparentemente astratte, nelle quali come in un test di Rorschach ognuno può scorgere figure e simbolismi affini alla sua interiorità oppure seguire le suggestioni che indico attraverso il titolo, sono la diretta rappresentazione grafica dell'inquietudine che serpeggia nella mia anima. Nell’opera “Pareidolia#6, legàmi. Legami" rifletto sulle connessioni liquide tra uomo/donna, sulla forza/fragilità, sulla realtà/illusorietà delle relazioni. Legàmi affettivi. Mentali. Fisici. Di sangue. Di sensibilità. Legàmi sani. Morbosi. Tossici. Indissolubili. Cos'è che ci fa sentire legati all'altro? Cosa ci spinge a sognare, a perseverare, a soffrire, ad illuderci, a lottare, quando non abbiamo alcuna certezza che all'altro capo dalla corda troveremo qualcuno ad aspettarci? Due mondi, connessi al centro dai miei aggrovigliati fili. Quello femminile in alto, con la sua simbologia sinusoidale, sinonimo di morbidezza, fluidità, accoglienza. Quello maschile in basso, con il simbolo triangolare dell'ascesa, che si slancia e procede verso la sommità. La mia opera è palindroma, ribaltatela e vedrete sempre lo stesso soggetto... I legami, se importanti, per me restano immutati. Il costo dell'opera varia in base al formato ed al supporto.

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