Europa 31013

Applicazione di oggetti su tavola preparata a olio, Tavola con applicazioni, 2021

Le migrazioni fanno parte da sempre della storia dell'umanità. La diffusione stessa dell'uomo sul pianeta è stata una lunga migrazione. Oggi l'Europa come continente e come “luogo sociale” è oggetto di migrazioni da parte di un'umanità che fugge da guerre, persecuzioni, povertà. Ma gli europei, che furono sempre grandi “migranti”, oggi sembrano essere percorsi da sentimenti di autoconservazione che diventano disprezzo e rifiuto nei riguardi dei nuovi migranti. Come se l'accoglimento di queste persone potesse mettere in pericolo il benessere raggiunto e la pace sociale. In un grande spazio blu una specie di barcone scheletrito semiaffondato è affollato di sagome scure e nere. Alcune alzano le mani ed una sembra agitare un drappo rosso come segnale di aiuto. In un lontano orizzonte una piccola macchia blu rappresenta un'Europa disattenta e reticente, incapace di riconoscere le proprie responsabilità dirette, indirette e storiche nei confronti dei migranti stessi. Piccoli punti gialli dispersi richiamano la bandiera dell'Unione Europea e l'incapacità dell'unione di avere una comune politica di accoglienza ed assistenza. Dettagli: Una sorta di barcone dei migranti è disegnato come lo scheletro di una balena come doppia allusione sia come simbolo di morte, sia come simbolo di fragilità. Le sagome nere rappresentano diverse situazioni: la richiesta di aiuto, la disperazione, lo sgomento, la rassegnazione, la morte. Al centro è rappresentata una sagoma bianca che ricorda l'episodio del bimbo di quattro anni trovato morto su una spiaggia turca dopo l'affondamento del barcone su cui cercava di raggiungere una vita migliore. La sagoma che rappresenta la richiesta di aiuto regge un segnale di soccorso costituita da un pezzetto di stoffa rossa sporco e macchiato che evidenzia così uno stato di necessità e povertà. Alcune sagome rappresentano corpi che cadono dal barcone. Alcuni sembrano attaccarsi uno all'altro in un disperato ed inutile gesto di mutuo aiuto. Alcune di queste sagome fuoriescono dal bordo del pannello di legno e precipitano verso il basso dando un tono drammatico all'intera composizione. Le sagome hanno aspetti diversi: sotto il colore nero si intravedono altri colori. I diversi colori indicano che ogni migrante è comunque e sempre una individualità irripetibile, come ogni essere umano. Il nero, invece, simboleggia l'atteggiamento schematico e sbrigativo con cui tendiamo a classificare i migranti per categorie grossolane. Il fondo blu è piuttosto piatto e opaco per simboleggiare la impropria funzione di tomba assegnata al mare dall'indifferenza. Tuttavia nella piattezza del colore si intravedono delle ombre coloristiche che rappresentano una rete da pescatore e una mano. Questi due elementi alludono alla legge del mare che impone di salvare comunque chi è in pericolo indipendentemente da ogni altra considerazione: legge del mare che sembra essere disattesa dalle Istituzioni nei confronti dei migranti, ma a volte messa in atto da semplici pescatori. La linea di orizzonte sottile e bianca è l'unica luce presente nell'opera e indica una minima possibilità di salvezza che viene resa incerta da un sovrastante cielo perturbato che da giallo sfuma verso il nero a rappresentare l'incertezza della possibile salvezza. Infine il titolo “Europa 31013” ricorda la data del 3 ottobre 2013, giorno in cui al largo di Lampedusa affondò un barcone con 350 persone a bordo che morirono quasi tutte nell'indifferenza dell'Europa. I riferimenti formali sono “La zattera della Medusa” di Gericault e i personaggi di Keith Haring.

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