NATURArt
L'arte la imita, poi la difende, infine la supera
Ciò che forse può fare l'Arte e ciò che può fare la chiara lungimiranza dell'artista è aiutare a far comprendere la catastrofe e il danno generale di una terra considerata contenitore di rifiuti. Andrea Muston con uno stile ed una tecnica di attualità, segnala una delle maggiori fonti di inquinamento: la plastica. Non è una festa folkloristica e Andrea Muston sparge le sembianze materiali di icone, emblemi e veleni sulla superficie del dipinto. Ogni pezzo nel punto giusto, ogni colore, ogni trasparenza, ogni misura a sottolineare una rottura ormai avvenuta. E tra la verità del mondo e l'allusione magica dell'Arte, noi tutti sentiamo il peso del messaggio. Scienza, filosofia, religione hanno già provato a gridare al pericolo. Non sembrano sufficienti. Può l'Arte fare uno sforzo maggiore? L'umanità spesso scambia questo grido d'allarme come un tentativo di sottrazione dei suoi diritti: La verità è che preferiamo non vedere e non saper. Al disastro dell'avvelenamento si aggiunge la mancanza di interesse per questo pericolo.
L'Arte ancora una volta si è presa il compito di illustrare con chiarezza quel che abbiamo davanti. Gli animali sommersi dai rifiuti in acque o terre devastate, le isole del mare non terre, ma agglomerati di plastica, Andrea Muston come artista fa la sua parte. Contribuisce alla conoscenza di un saper vivere, al desiderio di un momdo pulito, di cui tutti abbiamo bisogno. ( NATURArt - a cura di G. Falossi e L. Cipriani - Ed. Il Quadrato dic. 2022)
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