Xusi

grafico

L'anima mia, di indole artistica, prese dimora nel corpo di mia madre nell'anno domini 1952, lo stesso istante in cui mio padre raccoglieva il frutto maturo della mia mamma. L'essenza si sommò ad altra essenza e io ne fui il risultato. La disposizione all'arte era nella piattaforma genetica così che mio padre fu un sensibile pittore, mia sorella una modesta figurinista, senza contare zie e cugine che pure ne erano predisposte.

Fin da giovane l'anima guidò le mie mani e le matite che maneggiavo. Ho sempre avuto dimestichezza con colori e matite sin da quando frequentavo le scuole dell'obbligo, senza per altro mai aver affinato il mio senso artistico.

Dopo il liceo praticai restauro all'università di Venezia dove approfondii la storia dell'arte. Il primo impiego lo ebbi come “visualizer” (chi dà forma visiva all'idea di partenza con un bozzetto grafico) in un'agenzia di pubblicità di Verona. Negli anni 80 mi trasferii a Milano, città mitica in quegli anni per tutto ciò che girava intorno all'arte e alla creatività. Erano tempi duri per fare l'artista o forse ero io ha non aver ancora preso pienamente coscienza delle mie latenti capacità artistiche. Fatto sta che, per mere questioni economiche, la mia mente impose al mio corpo, con buona pace dell'anima, di mettere a frutto tutto ciò che nel tempo avevo imparato e divenni un graphic designer/illustratore, prima come dipendente ed in seguito da freeLance, realizzando oltre che progetti grafici, copertine di libri e illustrazioni per periodici nazionali e non.

A Milano ebbi modo di frequentare gli ambienti artistici, di crescere professionalmente, frequentare mostre e soprattutto scambiare idee e condividere progetti nell'ambito del graphic design, senza mai smettere di imbrattare tele e cartoncini Schöller. Nel 1992 partecipai al mio "primo concorso immaginaria" di "grafica pittorica italiana", presidente di giuria Daniela Palazzoli. Non vinsi alcun premio ma la mia opera fu selezionata ed esposta e come premio ricevetti un buono di 300.000 lire da spendere in quel della Rinascente che aveva organizzato l'evento.

Ho sempre continuato a dipingere con matite, acrilici ed acquerelli e negli ultimi anni ho intensificato questo tipo di attività fino a farne il mio unico scopo. Ho ricevuto un attestato di selezione per il premio Giada e attualmente ho due collettive in essere, una a Messina con 3 opere e un'altra a Venezia presso Arte laguna Prize con due opere.

Abito e lavoro a Temossi, provincia di Genova.

Per le opere www.robertoperusi.it

https://www.pitturiamo.com/it/pittore-contemporaneo/xusi-15725.html

xusiarte@gmail.com

roberto perusi

Formazione

Ho iniziato ad apprendere le tecniche pittoriche all’età di 13 anni, alle medie inferiori, sotto l’esperta guida della professoressa di disegno che, bontà sua, aveva intravisto delle doti artistiche nel sottoscritto e nell’arco dei tre anni ha seguito e indirizzato il mio talento. Disegnavo con costanza, determinazione e grande gioia tanto che sfornai un numero esorbitante di tavole con le più svariate tecniche.

Finite le scuole dell’obbligo implorai i miei genitori che mi iscrivessero al liceo artistico ma le mie richieste non ebbero seguito perchè quel tipo di corso a Verona, in quegli anni, era visto come un girone di folli.

Continuai comunque a disegnare, a matita, in bianco e nero e negli anni del liceo riuscivo a guadagnarmi dei soldini vendendo i miei disegni a chiunque ne fosse interessato: discoteche, alberghi, mobilifici e numerosi amici ai quali, evidentemente, piacevano i miei soggetti.

Passai poi alla pittura ad olio, monocromatica (mi ero innamorato del blu) realizzando telai di grandi dimensioni (che non riuscivo a trovare in commercio) dove, con gran fatica, vi inchiodavo lenzuola di lino della nonna: ebbi subito il consenso di chi già conosceva le mie opere a matita e vendetti almeno una decina di queste monumentali opere. Così tra una matita e un olio conclusi il liceo e mi iscrissi alla facoltà di architettura di Venezia, dipartimento di restauro.

Fu in questo periodo che ebbi il mio primo impiego come “visualizer” (chi dà forma visiva all'idea di partenza con un bozzetto grafico) in un'agenzia di pubblicità di Verona: “MB Interstudio di Maldari & Benasi” e vi rimasi per quattro anni, sfornando bozzetti per ogni genere di prodotto.

Negli anni 80 mi trasferii a Milano, città mitica in quegli anni per tutto ciò che girava intorno alla creatività e all'arte, sotto l’ombrello della grande madre: la pubblicità. Erano tempi duri per fare l'artista o forse ero io ha non aver ancora preso pienamente coscienza delle mie latenti capacità nel campo dell’arte. Fatto sta che, per mere questioni economiche, la mia mente impose al mio corpo, con buona pace dell'anima, di mettere a frutto tutto ciò che nel tempo avevo imparato e divenni un graphic designer/illustratore presso lo “Studio VU” realizzando progetti grafici e di packaging per l’agenzia, e come free-lance copertine di libri, illustrazioni per periodici nazionali ed altro ancora. Conservo ancora tutti i vari progetti di allora: illustrazioni, etichette e prodotti di packaging, che ho usato come portfolio nella mia successiva professione come free-lance.

A Milano ebbi modo di frequentare gli ambienti artistici di questa meravigliosa città, crescere professionalmente, frequentare mostre e soprattutto scambiare idee e condividere progetti nell'ambito del graphic design, senza mai smettere di imbrattare tele e cartoncini Schöller. Nel 1992 partecipai al mio "primo concorso immaginaria" di "grafica pittorica italiana", presidente di giuria Daniela Palazzoli. Non vinsi alcun premio ma la mia opera fu selezionata ed esposta e come premio ricevetti un buono di 300.000 lire da spendere in quel della Rinascente che aveva organizzato l'evento.

Ho sempre continuato a dipingere con matite, acrilici ed acquerelli e negli ultimi anni ho intensificato questo tipo di attività. In questi ultimi anni sto impartendo anche lezioni di pittura, acrilico ed acquarello, a chi ha voglia di impararne le tecniche. Ho ricevuto un attestato di partecipazione per vari premi: Giada, Dantebus, Combat, Città di Budapest, prima Biennale Internazionale d’Arte di Acquedolci e attualmente ho due collettive in essere, una a Verona con 3 opere e un'altra a Venezia presso Arte laguna Prize con cinque opere.

Abito e lavoro a Temossi, provincia di genova, la corrente artistica alla quale sono legato è il figurativo e uso tutte le tecniche, in special modo acrilico, acquerello e matite.

 Per le opere:

https://www.creathead.it/italian/creativi/grafico/milano/2823/roberto-perusi

https://www.mediajob.eu/profilo/1110/

http://www.robertoperusi.it

https://www.pitturiamo.com/it/pittore-contemporaneo/xusi-15725.html

 mail: xusiarte@gmail.com

roberto perusi

Tematiche

Metafisico, figurativo, iperrerealista

Tecniche

Uso sopratutto l'acrilico, non disdegnando acquerelli e matite che sono state la mia prima oassione

Quotazione

ROBERTO PERUSI

Nato a Negrar (VR) il 01 gennaio 1953, vive a Temossi (GE)

 Coefficiente di valutazione artistica

 II pittore di origini venete possiede la genialità di un estro creativo che gli consente di realizzare senza apparente difficolta e fatica con la massima naturalezza Ie sue opere così importanti da essere destinate a farci riscoprire i valori dell'arte.

 Attraverso una personale interpretazione della grande tradizione pittorica, lavora con una tecnica che è capace di restituire lo stato visibile delle emozioni, tendendo a ricercare1un'idea di purezza che imprime sulle tele.
L' operato di Roberto Perusi, rimane indissolubile nel tempo, attraverso un procedimento che rende unica ogni sua opera eseguita manualmente e con il pregio di maestro d'arte riconosciuto.

Lo splendido risultato finale delle sue opere rende la materia viva nell'interpretazlone visiva delle stesse.
Roberto Perusi condivide con noi la storia dell'arte attraverso I'uso di materiali sin dai tempi antichi come il ricordo di un sogno che si materializza attraverso il suo estro e dinamismo, permettendo così, a noi osservatori I'accesso verso sconfinati territori dove tutto è mito, storia e futuro diventano una sola cosa.
AI fine di agevolare il calcolo del valore commercia Ie di un'opera d'arte, vengono definiti dei coefficienti che vanno moltiplicati alla dimensione dell'opera, variante quantitativa e elaborati in base aile variazioni qualitative, come ad esempio la naturalità dell'artista, l’interesse artistico dell'opera, la qualità del prodotto e il materiale utilizzato, I'impegno e la difficolta di realizzazione, Ie pubblicazioni di specializzate mostre collettive e personali, i premi e riconoscimenti e il valore d'asta.
Viene per tanto, attraverso I'interpretazione di molte variabili e criteri, assegnato il coefficiente di valutazione che comunque non è un valore assoluto ma in grado di orientare e soprattutto tutelare acquirenti, collezionisti, investitori e gli artisti stessi.

Per tanto si rilascia all'artista Roberto Perusi il suo coefficiente di valutazione, elaborato attraverso I'analisi di numerose variabili qualitative prese in considerazione del suo percorso artistico, la certificazione di valutazione artistica pari a punti 1,5.

Strumento di calcolo € = (b+h) x C (espresso in mm)

 D. A. Luigi Bianchi                                                                  critico d’arte prof. Amdrea Aglani