Vittorio Vanacore
pittore
2012 Cilento arte
2012 le notti Rosa 1° edizione Aversa
2012 "Regeneratione" mostra di uova di ceramica
Kouros arte contemporanea
2012 " Frammenti"
2011 "Sacra Familia"
2011 Vernice Arcaica
Smalti d’autore
Bova Capasso Carelli Chiariello Ciaramella D’Alterio Felaco Laiso Latino Manzo
Mottola Muxi Lv Napolitano Rossetti Sarra Sirignano Tuoro Vanacore Zaccaria
Kouros arte contemporanea
2010 "Le Scarpe sono quelle delle bambole"
libro serigrafico tiratura limitata
2008 Galleria " Il Labhiryntho" di Caserta
2004 MASCHIO ANGIOINO sette artisti per telethon
1998 Palazzo Jonno Molinara " artisti in viaggio"
Benevento
1993
CENTRO DE ESTUDO BRASILEIROS
AMBASCIATA DEL BRASILE "LEGAMI"
ROMA
1992
ISTITUT FRANCAIS DE NAPLES "GRENOBLE" ISOLE/SOLI
NAPOLI
1991 "+ CULTURA = - DROGA"
tecnica mista: acrilico tempera su tela
MASCHI ANGIOINO -
NAPOLI
1990
SALA DELL'ANTICA FONTE DI PEJO PERSONALE
PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
TRENTO
CASINA POMPEANA - VILLA COMUNALE ORME DEL PENSIERO
NAPOLI
CENTRO STORICO "NATALE DENTRO E FUORI LE MURA"
NAPOLI
1989
CASTELLO MASTRILLI
CARDITO (NA)
1988
MOSTRA
S. ARPINO (NA)
1987
MASCHENADE
S. ARPINO (NA)
1986
MOSTRA
FRATTAMAGGIORE (NA)
Formazione
Vive e lavora in provincia di Caserta
ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Napoli sez. Pittura.
insegna al Liceo Artistico di Santa Maria Capua Vetere CE
Tematiche
...... Imposta le sue esplorazioni pittoriche, ponendo l'uomo al centro del suo interesse estetico, l'uomo protagonista principe della vita. "sviluppa gli interessi culturali, li integra con le altrui esperienze li sperimenta sulla tela, in un vortice cromatico che cattura l'attenzione per la variegata disposizione dei toni, apre spazi per le possibilità speculative, suggestiona per la scintillante messa a fuoco dei temi, capta gli spazi ottimali per le sue immagini. Ricorrono nella sua resa artistica, quasi sempre, figure umane, rappresentante l'ideale dell'homo faber, l'uomo artefice della realtà; tutto ciò senza arroganza, ma con determinazione e risolutezza. .... anche quando rinuncia alla figura umana, irradia le sue idee, le sue prospettive ideali con equilibrio magico dei colori, nella concezione che il consorzio umano si fondi sul rispetto della dignità dell'uomo.
Andrea D'AGOSTINO
.....nel gioco delle compresenze che emergono, solo per necessità e casualità, nel tempo-spazio inventa colori per interpretare. novelle isole che si accendono sotto novelli soli. Egli investiga la materia che si evolve, che lievita su se stessa nell'alternanza di evidenza, come espressività, e latenza, come apparente fuga dall'esserci. Egli in un gioco di forte lirismo, tra gesto, fuga, istinto, rigore, ritmo, materia, segno, luci cromaticamente forti ed esasperate al diapason proprio dove la traccia è minima e il grumo loquace, cerca, oltre la coercizione, e chiede respiro. L'opera è lo spazio dell'accadimento, tutto può succedere, tutto si coniuga tra l'immateriale e l'intuizione degli scartia e delle esclusioni, anche apparenti, che però non si ritmano sul piano delle ordinate e delle ascisse tutte mentali, che prendono atto dall'esserci e della presenza, emersa-sommersa, proprio come isola e consapevole solo di misurarsi nel tempo del sole. .......
Angelo CALABRESE
Bibliografia
Nel 2003 fonda con il Genuino e Latino Il grupo sfrattato Casertano
atto costitutivo
SFRATTO UNO
Vanacore - il Genoino - Latino
pittore supplente: Francesco Capasso
Il 16.1.2003 si è formato il gruppo "SFRATTO UNO" i cui componenti sono Vittorio Vanacore, R. B. Gambardella/ il Genoino e Pasquale Latino; in caso di assenza di uno dei tre supplirà Francesco Capasso. Il gruppo è animato dalla volontà di individuare, mediante espressioni figurative, simbolismi e valori del tempo, sperando che il desiderio d'arte mantenga ancora un senso ed una possibilità di vita nella rigenerazione dello spirito, attese le inossidabili trame involutive che hanno forse già toccato l'intimo di ognuno. Il gruppo ha verificato una profonda identità di vedute nel corso di alcune vicende di carattere sociale con nuovi intendimenti di cultura e didattica. Per tale impegno i tre protagonisti furono definiti "i delinquenti", quantunque molto apprezzati da Nicola Coduto. Francesco Capasso, supplente, già in occasione della mostra "Nuovi Angeli" rappresentò la necessità di una figurazione antitetica alle più incallite posizioni ERETICHE; ma è dubbio ed angoscioso giocare allo SFRATTO, e la sfida verso la nuova frontiera della immagine imbibisce di acri acrilici preparazioni polimateriche. Storia di stasi nel delirio del distacco. attimo di calma con il dialogo del delfino e del gabbiano, con il lento scrosciare del mare.
San Tammaro 25.1.2003
Vanacore, il Genoino, Latino, Capasso