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artista

BIOGRAFIA

PIERO DAL CORSO: Nato a Venezia nel 1963, dipinge da quasi 40 anni. Ha iniziato con la pittura arnolio, seguentemente ha sperimentato con successo altre tecniche quali larngrafica, l’acquarello e attualmente la pittura acrilica e tecniche miste. 

Ha frequentato gli studi di noti pittori locali acquisendornle varie tecniche della pittura, trasformandole poi in un inconfondibile stilerntutto suo.

E’ uno dei soci fondatori del Circolo Artistico “LarnTavolozza” di Spinea Venezia, ha partecipato attivamente alle attività di moltirnaltri gruppi artistici. Ha allestito mostre personali e collettive, le suernopere figurano in molte raccolte pubbliche e private. La sua attività è statarnrecensita in riviste e quotidiani nazionali. Partecipa alle maggiori rassegne ernconcorsi d’arte nazionali ottenendo premi, citazioni e riconoscimenti darncritici e pubblico. rnrnrnrn

TENTAZIONI DEL FUTURO

Tratti semplici, precisi; giusto senso del colore, dellerntonalità e dei chiaroscuri: lerntecniche pittoriche certo non mancano ormai a Piero Dal Corso, pittore dirnevidente origine veneta, sotteso ormai da tempo ai limiti massimi di quelrnimpressionismo divenuto tradizione e ancora grondante di scuola buranella. Dirnquella rimane in Dal Corso, soprattutto in alcune marine, la leggerezzarnimpalpabile del mare e dell’aria che poeticamente e naturalmente si rifletternnell’ambiente circostante, nelle case che disegnano rii serpeggianti lievementerncostellati da ponti, o sulle fiancate dei barconi che pesantemente si adagianornin assopito vigore. Più felicemente il pennello si trova a descrivere questirnscorci di laguna, o canali dimenticati o, ancora, le riviere lente e maestosernpiuttosto che le nature morte, dove però il pittore sembra rimestare tra linee,rnfilamenti, colori e macchie in cerca di nuove esperienze. Proprio su queste naturernmorte si intuiscono le tentazioni – brevi intuizioni di nuovi percorsirnnell’astratto e nel citazionismo -, le intermittenti ricerche – scatti fulmineirnverso orizzonti non ancora ben definiti – e le possibilità future di Piero DalrnCorso, pittore ormai pronto, con l’acquisizione della tecnica, a sciogliere irnlegami con il tradizionale per percorrere i nuovi sentieri dell’arte

G.P.

Bagliori di luce, dilatazioni cromatiche, morbiderntrasparenze, ed infine magiche architetture e suggestive nature morte. Larnsensibilità pittorica di Piero Dal Corso procede con finezza nel tocco fluidorndella pennellata, nella incisiva sintesi dei primi piani, nella delicata descrizionerndelle forme. In questo felice connubio spaziale emerge la sua personalità, nelrndesiderio di cogliere la natura nella sua essenza, sfiorandone espressivamenterni contenuti per sentire i palpiti più segreti.rnrn

I suoi quadri rappresentano la sintesi di due poetiche,rnl’una legata all’immediatezza, all’estemporaneità del visibile che Piero DalrnCorso attua con i temi più amati – gli scorci veneziani o le nature morte;rnl’altra fa emergere il dato interiore, lo stato emotivo del momento evocatornattraverso l’intensità delle cromie.


                               Dott. GABRIELLA NIERO Critico d’arte