Ugo Martino

pittore

Formazione

UGO MARTINO: un artista di intensa carica fantastica e cromatica



Ugo Martino, è nato a Montesano sulla Marcellana in provincia di Salerno. Artista emergente nel panorama dell’arte contemporanea, si è diplomato al Liceo Artistico di Eboli. Ha esposto in molte città italiane e in

Germania, dove è stato definito un artefice dal pensiero mistico e caleidoscopico. I suoi dipinti fantastici di oggi sono ispirati da una miscela metafisica, matematica e poetica. Un pittore eclettico, senza dubbio, una mente estremamente interessante del nostro tempo. Le sue opere si trovano in Musei, Gallerie d’arte, Pinacoteche e in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. È presente su riviste, periodici d’arte e antologie. Hanno parlato di lui noti critici.




Il padre di Ugo Martino era un abile intagliatore, intarsiatore ed ebanista che gli ha trasmesso l'amore per l'arte. ci confida l’artista campano. Poi prosegue: >.

Ugo, crescendo, guardava ogni immagine pittorica, osservandola attentamente e immedesimandosi profondamente nell’esecutore dell’opera, cercava di capire perché e come era riuscito a crearla. Poi ha iniziato a dipingere, come lui stesso afferma: .

A tale proposito: fa parte di una commissione Artistico-Letteraria per la valutazione di disegni e poesie eseguite dai bambini per l’assegnazione di un Premio istituito dalla Dottoressa Antonietta Cantillo, Dirigente Scolastico della Scuola Statale di Montesano Sulla Marcellana, di cui riportiamo in calce un attento ed esaustivo giudizio.

La pittura di Martino racconta l’essenzialità dell’uomo, il valore intrinseco della sua esistenza, della sua presenza nell’infinito universo. La definisce un messaggio rivolto a tutti. E', quindi, la condizione dell’uomo e il suo universo esistenziale il fulcro principale intorno al quale si muove l’arte di Martino: dice, .

Racconta come dipingi, gli chiedo.

.

Il suo primo periodo pittorico è legato all’espressionismo, infatti, come lui conferma, questa corrente pittorica ha rappresentato maggiormente e più incisivamente l’uomo e i suoi problemi esistenziali, le sue ambizioni nel contesto della vita. Nel periodo successivo ha colto ispirazione dal graffitismo metropolitano, dai disegni dei bambini che ammira per la loro innocenza e disinibizione, con i quali trasmettono un messaggio limpido del proprio Io. Si è sempre mantenuto il più possibile fuori dagli schemi precostituiti, dalle direzioni imposte dai programmi e dalle mode. Sostiene che .

Ricorda con piacere, ripensando alla sua prima mostra, che fu menzionato da un noto critico d’arte sul quotidiano Il mattino di Napoli (ne conserva ancora il ritaglio del giornale); era l’anno 1971. Mentre nel 1975 vinse il suo primo concorso di poesia e fu premiato dall’allora Sindaco di Roma, in Campidoglio.

Però, essere artista dove vivi tu era ed è tuttora difficile.

.

E’ la moglie, Tina, anche lei del Sud, la prima che ammira da sempre le sue opere e le sue poesie. Il suo giudizio è determinante. E’ lei a spronarlo, affinché realizzi il suo sogno: organizzare una mostra antologica e pubblicare un’antologia di tutte le sue opere, disegni, schizzi, scritti, poesie.

conclude, .

In passato Martino dipingeva sulla scia fauve e surrealista, modulando, come ha scritto Gianni Pre, (critico e direttore della rivista di cultura e arte “ControCorrente”): .

Oggi, Ugo Martino sembra cogliere l’anima di ciò che ci sta attorno e la trasfonde sulle tele traducendone il colore-luce con campiture limpide e trasparenti, dalle tracce dinamiche e lascia trasparire un romanticismo sognante, sintesi di un incontro o unione tra tradizione e sintesi del moderno. Spesso le sue opere - ispirate da un connubio metafisico e matematico, astratto e geometrico - nascono unicamente da ragioni interiori, forse anche mistiche o da riflessioni sociali e proprio per questo le osserviamo con emozione, perché sono il tributo a un incanto ormai perduto.



Giuseppe Possa



















L’ OPERA PRESENTATA al PREMIO COMBAT LIVORNO 2013



.



UN GIUDIZIO CRITICO di ANTONIETTA CANTILLO

.



DUE POESIE di UGO MARTINO


Vassoi stracolmi


Vassoi stracolmi

offerti alla mensa dei selezionati

vassoi che danzano

sopra le teste superalimentate

lucide e in festa

Una/due/dieci portate

mentre l’Africa diventa deserto



Parametro dilatato


Parametro dilatato

in un contesto anelastico

Parolieri vocianti

discorsi distribuiti nel miraggio del mito

e lo staffile dell’indifferenza saetta

programmando l’essere e il non

Qui Quo Qua

sono fuggiti dalla quotidiana parvenza

per un proprio punto di vista

per non poltrire di penetrante attesa

La massa è ferma

nella parabola della promessa

e resta impercettibile la differenza

fra un benessere in bilico

impeciato nella matassa

costruita a misura

nel dissenso di molti

Ora!

il fallito piano

non convince un fico secco

per la costante cosmica intuizione

concepita nella concava condizione

dove più non oscilla il bilanciere

Qui!

Il volo è interrotto

in una dimensione complessa

per una diversa ottica concettuale






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permalink | inviato da pqlascintilla il 14/9/2013 alle 10:18 | Versione per la stampa

Tematiche

Il M.° Ugo Martino è artista colto e delicato di comprovata professionalità in cui, il gioco sapiente del colore dà vita alla profondità delle idee attraverso la rappresentatività delle opere di rara ed elegante capacità interpretativa del reale e dell’immaginario. Il gusto raffinato ed esperto della ricerca che, dal classico conduce, per anfrattuosa articolazione tecnica e culturale, alle sponde dell’arte contemporanea, consente alle opere del M.o di proporsi egregiamente al panorama artistico che indubbiamente arricchiscono per la loro sorprendente originalità a cui è sottesa l’energia evocativa delle forme ove il colore plasma e modella plasticamente la trama culturale della tela quale sintesi del virtuosismo espressivo dell’Autore e la indiscussa capacità pittorica. Talento e rigore stilistico, ricerca espressiva ed uso sapiente delle tecniche, classicità e postmodernità nelle forme più squisitamente connotative della contemporaneità, trovano, sorprendentemente, nelle opere di Ugo Martino cittadinanza artistico-culturrale in una trama sempre equilibrata di righe, geometrie, ritmi sincopati in cui il pensiero si frange nei rivoli della ricerca pittorica e ne rappresenta l’estroflessione più ariosa per riferimenti alti di tensione trascendente. Diffuso, nell’opera del M.o Martino è, infatti, un forte senso di eterno con una propria vettorialità a cui l’uomo, anche quello contemporaneo, fratto e complexus della postmodernità, ama rapportarsi per sfuggire alla capziosità della quotidianità intrisa delle sue spire routinarie. I colori divengono modalità figurative di infinito e si tingono della forza evocativa delle idee a cui il silenzio della pittura dona voce penetrando gli aspetti più sofferti ed interrogativi dell’anima umana. Tutti questi sentimenti sottesi all’opera di Martino trovano il compimento in quell’esplosione pittorica che è l’opera denominata, con proprietà anche linguistica, ENERGIA (olio 150x100). Quest’opera sarà presente alla Biennale Internazionale di Arte Contemporanea- Roma 2012. Il cultore d’arte da spettatore diviene protagonista del quadro capace, come questo è, di trascinarlo, per azione della sua intrinseca forza centripeta, al centro della rappresentazione per poi lasciare che lo stesso si riproietti, centrifugamene, alla periferia dell’opera. Vettore, l’elemento figurativo protagonista del quadro il cilindretto. L’opera si lascia subito cogliere nella sua essenza in cui forma geometrica e colore sono sinolo rappresentativo dell’idea stessa di energia, quella forza evocativa di cui solo l’arte più raffinata può esser vettrice. E l’arte del M° Martino, per la sua peculiarità, lo è con discrezione e finezza culturali uniche. Si avverte palpabile, nelle trasparenze dello sfondo, la rappresentazione dell’elemento cardine del quadro, la forza intrinseca dell’Essere nella sua visione dell’unitarietà e del molteplice quasi a declinare, con l’uso della tavolozza, un sofferto spirito eracliteo. Nel cogliere, anche in questo quadro del Martino, il “punto zen” ove ha origine e fine il trascendente, si perviene al fulcro immaginario da cui i blu cobalto e le loro trasparenze lasciano che lo spettatore individui, quell‘ipotetica “via di fuga” percorsa dai cilindretti multicolori quali schegge ordinate di energia evocativi, gli stessi, di un più elegante e poliedrico caleidoscopio capace di generare altre forme dense di quella forza primigenia e prorompente che pervade il quadro. Con questa opera, si può affermare che il pennello sapiente dell’Artista ha percorso un’altra tappa evolutiva della sua ricerca figurativo-espressiva. Nella preziosità tecnica, a cui perviene e di cui la conquista della tridimensionalità, leggera e magicamente coinvolgente, l’opera rappresenta una tessera costitutiva, l’Autore, con educata ma elegante determinazione, sfiora il pensiero dell’eterno divenire in un’ armoniosa sinfonia di colori. La tela ha una sua luce propria resa ancor più diafana dal sapiente equilibrio delle trasparenze, delle sfumature e dei contrasti e l’insieme lascia pensare agli orizzonti irenici ove tutto è ordine e compostezza in un tripudio di luminosità irradiante gioia e senso diffuso di benessere come in un “crescendo” mozartiano. Uomo e Dio, l’Uno e il molteplice si incontrano. È il momento sublime della vita, del suo senso. È Dio, la luce dalla luminosità diffusa presenza costante nelle tele del M° Ugo Martino, uomo ed artista capace di esplorare l’ultrasensibile con le emozionalità suggestive del pensiero orante. Dott.ssa Antonietta Cantillo-Divulgatrice di Arte e Cultura– 2011 CONSENSI CRITICI Una carica fantastica e cromaticaMARTINO ha esposto in varie città, ottenendo premi e riconoscimenti.Ha elaborato un linguaggio astratto-geometrico, con riferimenti simbolici, di intensa carica fantastica e cromatica.Abbraccia tematiche universali, si interroga e interroga, con sintesi visuali di sicura presa emotiva.Nelle sue opere non vi è, in genere, alcuna tendenza a drammatizzare gli eventi, si può affermare che vi è una presa di coscienza, una focalizzazione, una denuncia, una riflessione, che può coinvolgere e creare i presupposti per una effettiva sensibilizzazione.Fulvio PUVIANI Da “Master Magazine” Ferrara maggio 1990 La personalità di Ugo MARTINO è impegnata in un colloquio umano e si mostra in una rapida espansione di un’ arte che egli porta al limite, mantenendosi con una fortissima carica emotiva... poeta, oltre che pittore, presenta una forte tensione a leggere la condizione umana contemporanea, rappresentandola in chiave simbolica.Le sue tele sono equilibrate in cui la linearità geometrica, l’accostamento vivace e ardito dei colori, vogliono trasmettere sempre un’analisi ed un giudizio sull’esistenza di oggi.La tensione del sogno, la storia presente e la fantasia feconda, sono alcuni dei messaggi della narrazione di MARTINO.Da ”La Gazzetta di Cesena” dicembre 1990Pier Luigi RAGGINI ( Critico d’arte ) Ad una lettera di ringraziamento che inoltrai al critico d’arte Cristiano MAZZANTI, per avermi mirabilmente presentato una mostra ad Empoli nel 1992.Ebbi da questo straordinario uomo, la seguente risposta.il contrario!!!sono io che ringrazio teper aver fatto una trasfusione di lucedall’anima alle tele.Cristiano Empoli 2 marzo 1992 Il mondo pittorico di Ugo MARTINO, influenzato ed irrobustito da una compresente attività poetica altrettanto significativa, si muove ed articola entro una fertile polarità che contraddistingue le oscillazioni dicotomiche delle avanguardie storiche del nostro secolo.Da una parte, l’artista cerca di conferire ai suoi dipinti, pur nell’ambiguo territorio di scenografie e personaggi metafisicamente spiazzati, un ossatura solida, come fosse guidata da dettami della razionalità; dall’altra, sulla scia fauve e surrealista, modula la sua fantasia creatrice in un lessico segno-cromatico come sciolto e punteggiato in tessiture non figurative quasi da pittore dell’action-painting, con inserimenti di tratti, abrasioni, strappi e piccole figure di voluta semplificazione primitiveggiante. Qui prende il sopravvento l’anima irrazionale: tutta istinto, improvvisazione. In una sorta di graffitiamo da “Nuovo Selvaggio”, che vuole rompere con le regole e i canoni della tradizione, per procreare le radici e l’humus di una libertà immaginativa ed umana, alimentate dal fuoco della rivolta e del rinnovamento.Gianni PRE (Critico d’arte) - Milano 1996 Affabulatore con i suoi colori, poeta con il suo discorso esistenziale, Ugo Martino, presenta nelle sue tele un simbolismo che appare suggerito dalla impostazione complessiva, imperniata sul raffronto di elementi contrastanti. Fantasia e riflessione, denuncia e coinvolgimento, emozione ed equilibrio.I colori straordinari dell’artista, interpretano mirabilmente questo impatto provocando una lettura in chiave esistenziale.“Tutto questo lavoro ”, ci ricorda Majakowskij, il poeta caro a Martino- “non ha per noi un fine estetico, ma è laboratorio, per poter esprimere nel migliore dei modi i fatti del nostro tempo. Non siamo sacerdoti creatori, ma operai che esprimono una organizzazione sociale . Ugo Martino è lui stesso poeta, con versi di sicura presa emotiva e di estrema sensibilità. Vania PARTILORA– Presidente del Centro Cultura e Progresso-Cecina– Livorno 2001 OSSERVAZIONE DI UN CRITICO D’ARTE Mostra personale alla VolksBank di STOCCARDA 2001 Traduzione dal tedesco all’italiano Bilder der jahrtausendwende Ugo Martino ist ein kunstel des mystischen und kaleidoskopischer Denkens. Seine Bilder vermitteln uns eine Welt des mathemisch fantastichen, Oft sind die inhallichen und formalen Mittel seiner sujets ratselhaften, metaphysichen Charakters. Ein Maler voll numerologischen Ansinnens Ohne zweifel ein ausserst interessanter Kopf seiner Zeit. Immagini del nuovo millennioUgo Martino è un artista dal pensiero mistico e caleidoscopico. I suoi dipinti ci danno un mondo fantastico di matematica, miscelazione di stampe che spesso sono ispirate dalla metafisica.Un pittore eclettico, senza dubbio, una mente estremamente interessante del nostro tempo. HANNO SCRITTO DI LUI:Antonietta Cantillo, Vania Partilora, Barberi Squarotti, Gianni Pre, Giuseppe Possa, Zambelli, Marchetti, Lombardi, Mazzanti, Becherelli, Pozzolini, Calabrese, Lagreca, Raggini, Colombo, Puviani, Massarelli ed altri. BIBLIOGRAFIAIl Tirreno (LI)- La Gazzetta di Cesena- Alternativa di Cesena-ROMA– Il Mattino (NA)- Il Pungolo Verde (CB)-Rinascita Letteraria (SA)- Quadri e Sculture Roma- Alla Bottega (MI)- Contro Corrente– Milano- Arte Oggi (RA)- Master Magazine (FE)- Il Carlino di Cesena- Agire (SA)- Cecina Arte (LI)- Città Eterna- Roma.– Il Cannocchiale- La scintilla– (MI)MOSTRE:Montesano 1971 (collettiva)- Teggiano– Mostra Sacra- 1973 (collettiva)-Teggiano—Mostra Sacra 1977 (collettiva)- Montesano Scalo 1979 (collettiva)- Montesano 1984 (collettiva)- Montesano 1985 (collettiva)- Ischia Porto 1985 (collettiva)- Empoli 1989 (collettiva)- Ferrara 1990 (collettiva)- Cesena 1990 (personale) Empoli 1990 (personale)- Sant’Arsenio 1990 (collettiva)- Sala Consilina Festa dell’Unità 1990 (collettiva)- Expo Arte Verona 1991 (collettiva)- Empoli 1992 (personale)- Sala Consilina 1993 (collettiva)- Prima Fiera Città Vallo (collettiva)- Montelupo Fiorentino 1993 (collettiva)- Firenze 1996 (personale)- Certosa di Padula 1997 (collettiva)- Certosa di Padula 1998 (collettiva)- Stoccarda (Germania) 2001 (personale). Mostra personale Montesano Scalo 2011. Sala Consilina 2011 (collettiva)- Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Roma 2012- Selezionato per la Mostra finale Gennaio 2014- Premio Aldo Tavella –VERONA 2013

Tecniche

olio su tela-

Quotazione

da € 800 a € 2500

Premi

Vari premi e attestati