Cronistoria

La mia vita artistica

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2012

2012

CRITICA ALL'ARTISTA " TOMMASO MAURIZIO SANTORO "

Nelle sue composizioni la verità delle cose si trasfigura liricamente, più che descritti ed indagati, gli oggetti sono evocati in una raffinata alchimia di atmosfere e questo riemerge dal nulla della tela bianca, le cose si colorano di toni più spirituali ed emotivi.
L'autore "ri-crea" quindi la realtà e gli elementi più semplici del nostro quotidiano. Il rigoglio dei tocchi purpurei, aranciati o dorati, vengono esaltati dal tessuto di morbidi grigi dai quali traspaiano.
Alle risonanze del proprio vissuto, Tommaso Maurizio Santoro accorda le sue riflessioni sui dipinti dei grandi maestri, certo le sue qualità tecniche ed espessive nascono da quella che chiamerei una sensibilità coltivata ed intelligente. Soprattutto nel costruire spazi a-prospettici ora ribaltati verso chi osserva, ora affondati in impalpabili foschie e nella sua predilizione per il grigio ed il tortora, colori di un sereno intimismo, ma anche tinte della meditazione.
Se il timbro cromatico è particolarmente accurato nei dipinti del Santoro, non meno studiato ed efficace è il trattamento degli impasti materici, ora sfibrati e come antichi, ora oleosi, quasi covassero una luce nascosta.

Giuseppe Toregiani - critico d'arte -

2011

Le opere di Tommaso Maurizio Santoro trasmettono subito una particolare atmosfera che ci fa immergere in un’armonia di allitterazioni, colori caldi, sfumati con sapiente sensibilità, luce e ombre, gestite con l'esperienza e la capacità di cui solo un vero artista è depositario. Una forte espansione di queste cromie e soprattutto quella forza interiore della spiritualità danno una particolare tipologia di bellezza, Platone avrebbe detto " il bello è lo splendore del vero ". Entriamo in queste atmosfere ci viene spontaneo fare delle osservazioni: la calma tempesta che cos’è allora? Ebbene si, è la nostra esistenza, il nostro percorso, il divenire dell’uomo, il filosofo Bergson avrebbe detto “ pensa da uomo di azione e agisci da uomo di pensiero” … bellezza e follia insieme, Apollo e Dioniso, la dualità esistenziale e quindi il “logos” tanto caro al filosofo Eraclito. Il logos è armonia dei contrari e allora dove c’è la calma ci sarà la tempesta e viceversa.
Ecco Tommaso Maurizio Santoro maestro di “akribeia” e cioè di grande abilità pittorica e tecnica che dona ai suoi dipinti l’armonia del sogno con una ricerca minuziosa e assai ponderata, dove “il particolare” dona a tutto il messaggio, la poesia di un luogo di suggestiva verità-sogno. Un grande artista che navigando nel suo essere, sfida i venti ostili, alla conquista di un faro di luce, che tra la calma e la tempesta illumina l’amore per la vita.

Carlo Roccazzella Mastro di Storia dell'Arte

2010

Emozioni e Colori, tutto questo è nel turbinio dei colori che Tommaso Maurizio Santoro mescola nelle sue tele. E' questa la sensazione immediata che ci viene trasmessa dalle sue opere che hanno tra loro un filo conduttore ben preciso, la passione dell' uomo per l'arte. Le scelte cromatiche che scaturiscono dalle opere dell'Artista sono sostenute da un'ottima impostazione dell'immagine, che ci trasmette con spensierata realtà ora emozioni e ricordi di un tempo, ora vigore e dinamismo odierno. I suoi racconti artistici, i suoi paesaggi e i suoi soggetti godono di una sintesi grafica e di un elevato virtuosismo pittorico, senza dubbio nelle opere di Tommaso Maurizio Santoro sono racchiuse sfumature del suo carattere e non solo, infatti di fronte ad un Artista capace, con una tecnica e ad un gusto tutto personale che lo identifica che lo mette in evidenza è difficile rimanere del tutto indifferenti. . .
G. Falossi - critico d'arte -

2009

Nella ricerca stilistica di armonia e accuratezza formale si colloca felicemente la pittura di Tommaso Maurizio Santoro, il quale, già da tempo nel campo artistico, ha raggiunto una connotazione espressiva densa di atmosfera. Le immagini vengono colte con molta osservazione del reale e con la particolare capacità introspettiva di cui solo un vero artista è depositario, in modo tale che i dati visivi sono trasfigurati in una sintesi densa di significati, a volte nascosti per occhi poco attenti ai particolari che ci circondano, ma che Santoro ci rende evidenti al primo sguardo, in una magica cornice. L'arte di questo pittore ci trasporta, con forza evocativa di affascinanti cromie, in atmosfere ideali che nulla hanno a che fare con l'ansia e l'oppressione di cui troppo spesso l'uomo oggi è vittima. E' dunque facile e bello abbandonarsi alla realtà che l'artista narra con quei tocchi così sfumati eppure vivi, è splendido immeggersi nella luce che timida appare e in un istante inonda tutta la rappresentazione pittorica, è confortante vedere che la riflessione sulle cose semplici, sui valori eterni non si è ancora spenta e che Tommaso Maurizio Santoro fa dolcemente ma inesorabilmente affiorare nei nostri animi. E' grazie dunque a tali artisti se il bello non è del tutto appassito o scomparso dalla vita odierna, ma riportato così alla luce in modo che tutti ne possono fruire. Serena Scandolo - critico d'arte -

2008

TOMMASO MAURIZIO SANTORO
Uno specchio che sostiene la vita rileva la chiave pittorica del Santoro, un manifestare le proprie emozioni a ventaglio, dove il dimensionale e il trascendentale coniugano a meraviglia il Creato e l'universo insieme. Le sue opere, viaggiano in cieli nuovi e con premesse colorate, dove l'iridescente valore non si scompone in una serie di comunicazioni sempre nuove e con riflessioni luminose, pacate, ricche di pathos e d'humus come se la pittura Santoroiana fosse un antidoto destinato a neutralizzare ogni tipo di handicaps, quindi nel Santoro troviamo un'arte pedagogica, come ricettario a combattere tutte quelle attività nocive all'uomo. Un cencerto tra l'arcano e profano trova spazio e forma per un viaggio nell'amore, dove gli elementi dominanti sono la luminosità, la musicalità e il linguaggio, quest'ultimo, archetipo di una filologia semantica, ricca di un lirismo che si abbandona al cielo per vivere notti di luna e colori infiniti. Il Santoro si rivela univocamente nell'epoca contemporanea, un poeta dell'espressionismo più autentico, realista consapevole che l'anima, lo spirito e il corpo hanno sempre più bisogno di ritrovarsi davanti a uno specchio per misurarsi con i tempi e con l'uomo, animale consapevole di vivere più confronti in un contesto melodico-consumistico, dove natura e creatività la fanno da padroni in questa società sempre più giungla di belve umane. Gianni Ianuale - critico d'arte - Pres. dell'U.A.O.C. (Unione artisti operatori culturali).

2007

La dinamica espressiva di Tommaso Maurizio Santoro si determina in una concezione figurativa che decanta le forme in delicate dissolvenze, intessendo visibilmente nella composizione gli emozionali fermenti di una sensibile osservazione. Gli stimoli ispirativi, dettati da una realtà circostante rivisitata nel vissuto interiore con evidente interesse alla traslazione simbolica, si condensano ineffabilmente nella sua pittura, dove i soggetti emergono come in un transfert onirico. Visioni d'interni, scorci paesaggistici, oggetti e motivi naturalistici, ben tratteggiati nell'essenzialità strutturale, acquistano rilevanza tattile e pregnanza di contenuti nel composto ritmo dei colori, che sanno ascendere con eleganza dalla gravità tonale delle ombre alle sonorità delle luci. Salvatore Perdicaro - critico d'arte -

2006

Tommaso Maurizio Santoro
è un artista dall'affascinante tecnica pittorica, un sapiente e delicato tratto segnico, che mirabilmente si fonde con la pura intuizione ispirativa. Egli ama avvolgere le sue tele da un'aura di mistero, grazie all'utilizzo di sfumature, di luci, ed ombre che rendono le immagini quasi velate al nostro sguardo. La narrazione pittorica diviene così un poetico sussurro, che Tommaso Maurizio Santoro con ineffabile grazia inserisce nelle sue opere sino a trasportarle in una dimensione in cui la bellezza e la dolcezza regnano sovrane. Il tenue cromatismo di cui si avvale è inoltre complice nel creare un'atmosfera di altri tempi, immagini antiche che si confondono in una luce pallida e soffusa. Santoro è un pittore che riesce a cogliere i particolari di bellezze prese dal quotidiano e meditate con amorosa analisi ce le rendesulle tele con una suadente espressività, ricca di liriche vibrazioni e delicati accenti. Un artista esperto ed ispirato, che ha saputo fondere la precisione e la perizia della tecnica con la spiccata sensibilità di un animo attento e riflessivo. Elisa nas - critico d'arte-

2005

Tommaso Maurizio Santoro
Pittore, scultore, critico d'arte. Inizia la sua attività artistica nel 1979. Le sue manifestazioni negli anni 80 attirano un pubblico numeroso, diversi critici si interessano alla sua attività e numerose gallerie si contendono le sue opere, molte delle quali, sono presenti oggi all'estero in gallerie pubbliche e collezioni private. Partecipa ad innumerevoli concorsi d'arte, riscuotendo un continuo successo, che lo portano successivamente ad importanti pubblicazioni su prestigiose riviste del settore. Partecipa negli anni 90 a seminari d'arte e trasmissioni televisive sull'arte contemporanea portando all'attenzione del pubblico la sua pittura, definita dai critici d'arte di quegli anni, particolarmente innovativa. Egli rifacendosi al puro espressionismo oltre ad eliminare il disegno dalle opere, elimina il concetto di immagine non più quindi immagini viste, ma pensate, non più l'impostazione del dipinto ma un'elaborazione mentale in costante evoluzione, fino a conclusione dell'opera, elaborando non soggetti informali ma oggetti e spunti presi dal quotidiano. Di lui scrive il critico d'arte Giuseppe Toregiani " Nella ricerca stilistica di armonia ed accuratezza si colloca la pittura di Tommaso Maurizio Santoro, il quale, ha raggiunto una connotazione espressiva densa di atmosfera. Le immagini vengono colte con attenta osservazione del reale e con la particolare capacità introspettiva di cui solo un vero artista è depositario". Uno degli ultimi progetti dell'artista è la fondazione del gruppo d'arte Tommaso Maurizio Santoro " Arte a cielo aperto".

2004

... il pittore Santoro, visto dalla mia ottica si può definire come artista eclettico, osservando le diverse ricerche espressive da lui seguite, è riuscito a farci sorprendere con il suo racconto artistico e a volte con una leggera surrealtà che lui ha voluto sposare nelle sue opere con l'utilizzo di sfumature, luci e ombre che rendono le immagini quasi velate al nostro sguardo. Ma nel suo espressionismo non asfissiante o maniacale della perfezione c'è il dinamismo plastico e l'intensità del movimento. Un esempio, che crea subito in noi una nuova problematica, sono le opere divise, ma sempre unite, ovvero l'espressione di vari soggetti di una immagine divisa tra loro, ma pur sempre uniti, così racchiusi in un'unica forma, e la continuità di diverse realtà focalizzate in un medesimo istante. E come non segnalare le sue grafiche eseguite con sapienza e delicata perfezione, in soggetti passati e presenti. Un artista molto interessante nella forma e nei temi da lui trattati, esperto, scaltro e ispirato si avvale di un tenue cromatismo complice nel creare atmosfere di altri tempi
A. De Bono - critico d'arte -

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