LEZIONE 4 - IL CORPORALISMO
Quando anche l'arte cerca non corpi ma corporalismi
L’ arte ha sempre svolto la funzione di esplorare e rappresentare le intime espressioni dell’animo umano, avendo il nobile scopo di evocarne le più elevate. Mezzo spirituale per eccellenza, organo analizzatore delle sfaccettature, dell’intelletto, introspezione, specchio della psiche. Come abbiamo già detto nelle precedenti lezioni, modo e strumento per indagare e mettere a lume le recondite peculiarità della sfera interiore. Ma ora una nuova scuola di pensiero, facendo proprie certe antiche dottrine esoteriche, le quali situavano l’anima, non ai piani superiori, ma più giù, al ventre, propone ed avvia una suggestiva linea stilistica che si protende, non sull’interiore, ma sulle interiora. Con ciò illustrando tutta una fenomenologia legata alle varie manifestazioni di quel contesto; una linea densa, sanguigna, viscerale: “Il corporalismo”. La linea operativa si avvale delle tipiche manifestazioni corporali e fisiologiche, a volte artatamente organizzate, più di rado colte di sorpresa ad ignari esecutori per mezzo di telecamere e microfoni mimetizzati. Evacuazioni; espulsioni di feti; sangue mestruale, con corredo di assorbenti igienici, sia interni che esterni, placente ed annessi, vomitazioni, catarro, incisioni e spremitura di bubboni ed ascessi, rutti, peti, flatulenze ( con e senza componente sonora) sono gli elementi che formano il nuovo bagaglio espressivo. E non solo. Delicate e poetiche opere sono state concepite da sensibili autori i quali hanno esposto il proprio intervento di chirurgi plastica in tutte le fasi: scorticamento, trazione dei tessuti con scopertura del supporto osseo, sanguinamento, successive suture finali. Il tutto, ovviamente, filmato. Infatti le “performances” vengono, il più delle volte, filmate o registrate su nastro, molte di queste, di tipo particolarmente riservato, richiedendo la necessaria privacy. I nastri video e audio costituiscono le “tele” della nuova espressione. Purtroppo ciò costituisce una limitazione: manca infatti l’elemento emozionale della visione diretta: è come vedere un quadro in riproduzione, anziché dal vivo. Tuttavia è stata ideata una brillante soluzione, la via per conciliare la freschezza della esposizione diretta col rispetto della riservatezza: il progetto e la realizzazione di apparati artificiali che riproducono tutti i momenti del processo peristaltico. Si tratta di complessi meccanismi, ad un’estremità dei quali, chiamata “bocca” viene introdotto il pranzo, disponibile in vari “menù” (i più indicati sono: fagioli con cotiche o cotechino e lenticchie): al termine delle varie fasi procedurali dalla estremità opposta, chiamata “retrobocca” fuoriescono le scorie metaboliche, complete della componente olfattiva, che vengono servite agli estimatori, con un contorno di carta igienica, impiegata per forbire il retrobocca. Ma la perla, l’eminenza di queste elaborazioni è espressa dal gesto degli artisti “ al sangue” ossia da quegli autori che, praticandosi profondi tagli agli arti inferiori, fanno sgocciolare il proprio sangue formando delle scie e tracciando bei morfemi scarlatti. Costoro, ovviamente, necessitano di frequenti trasfusioni: ciò che viene effuso da sotto deve essere ricaricato d sopra ( si sta studiando una “cartuccia-flebo” intercambiabile, da applicare direttamente, per comodità). Questa suggestiva variante stilistica è emblematicamente denominata “stilo-grafica”. I “guru” della cultura plaudono ed approvano questo linguaggio vigoroso, materiale e concreto. Prezioso perché permeato di spontaneità e non mediato da elucubrazioni e forzature psicologiche. Così salutano con entusiasmo l’accantonamento dell’arte tradizionale, l’arte celebrale le speculazioni intellettuali, la smania ossessiva di ricerca della bellezza formale. In questa epoca, caratterizzata dal pragmatismo esasperato, dal materialismo, un’arte che scaturisce dalle pulsioni dello spirito, che viene evocata dalla cerchia delle astrazioni è ritenuta da costoro non più sufficiente a riflettere lo “zeitgeist”, lo spirito dei tempi, che invece è bene rappresentato dalla nuova corrente, che esalta la genuinità delle azioni ed è quindi consona i bisogni (nel senso delle necessità) ed agli eventi odierni. Stefano Nardi
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