STEFANO NARDI
pittore
Formazione
Stefano Nardi nasce in provincia di Mantova e trascorre l'infanzia tra Verona e Mantova, dove rimane fino agli anni '70.
Fino da giovane ragazzo predilige, come giochi e passatempi, colori e matite e materiali vari per il disegno.
Già all'epoca della scuola media inferiore partecipa, con alcuni coetanei, a mostre di pittura per giovani, organizzate dalla Provincia di Mantova, avendone buone segnalazioni.
La sua formazione scolastica è di orientamento tecnico (consegue infatti il diploma di geometra). In quella artista è autodidatta.
Subito dopo il termine degli studi scolastici si dedica assiduamente alla attività di pittore.
Si trasferisce, poi, a Castiglione delle Stiviere, dove risiede e lavora e dove svolge l'attività collaterale di designer.
Nel '95 aderisce alla Società Belle Arti di Verona.
Nel '97 organizza il gruppo artistico "Arte-Anno" il cui programma dichiarato consiste nel promuovere l'attività artistica e lo sviluppo del livello culturale dell'ambiente.
Tra i vari incarichi che riceve su commissione, gli viene affidato quello, assai qualificante, per il ritratto ufficiale del Vescovo di Mantova, opera che propone, oltrechè nella soluzione celebrativa, anche in successive forme riferite al proprio peculiare modo pittorico.
Tematiche
"Ritengo il mio lavoro artistico, che definisco "defiguratione", un atto di ricerca formale: mi inoltro nei vari ambiti della Forma e dei Significati, ne analizzo e metto a nudo i costrutti, rarefacendoli per fasi successive; compio un'operazione di scavo fino ad ottenere (a cercare di ottenere) la sintesi, l'essenza più recondita, l'estrema struttura che dà luogo ad un segno astratto (o meglio non-figurativo); un segno, a volte, morfologicamente affine all'Insetto e che communque accenna a valenze metamorfiche.
Il fine di tale azione è l'equilibrio formale e compositivo.
L'Artista non solo rappresenta delle cose, ma anche intercetta delle forze che pone in un contesto dinamico (uno degli scopi è di evitare la staticità).
Il suggerimento al moto, accennato dalle linee compositive, è latente e permanente, perciò equilibrato. "
Stefano Nardi