Stefano
pittore
Stefano Santucci nasce a metà strada tra Chioggia e Padova più precisamente a Piove di Sacco (PD), da mamma ANNA casalinga e papà SERGIO carabiniere. Già dai primi anni di vita si nota subito la sua passione per l’arte, infatti l’osservazione di tutto ciò che lo circonda passa attraverso le sue tele, i suoi bozzetti e le sue cartelline.
Nei suoi anni ridenti conosce la moglie Annalisa, da cosa nasce cosa, si trasferisce a Castelmassa (RO), si sposano e hanno due figli BARBARA e ALESSANDRO, svolge egregiamente la sua funzione di buon padre di famiglia e il suo lavoro come operaio ma, nonostante questo, la sua passione e l’interesse per l’arte continua tra progetti personali, mostre, vernissage e teatri.
Nel tempo la sua capacità di creare opere artistiche utilizzando varie tecniche di disegno e pittura: matita, carboncino e acquerello dove la sua capacità è notevolmente migliorata, grazie alla completa visione del mondo.
Formazione
Il suo percorso di studi passa attraverso il DIPLOMA AL LICEO ARTISTICO DI BOLOGNA, per poi terminare al secondo anno di D.A.M.S
Tematiche
SURREALISTA, VEDUTISTA, GRAFICA.
Tecniche
ACQUERELLO, ACRILICO, GRAFITE, CHARACOAL, PASTELLO, OLIO.
Quotazione
DAI 500,00 EURO IN SU
Premi
ATTESTATO DI MERITO ARTISTICO FONDAZIONE ARTISTI NELLA STORIA DEL 21.06.24 AL TEATRO ITALIA DI ROMA
Bibliografia
Stefano Santucci nasce a metà strada tra Chioggia e Padova più precisamente a Piove di Sacco (PD), da mamma ANNA casalinga e papà SERGIO carabiniere. Già dai primi anni di vita si nota subito la sua passione per l’arte, infatti l’osservazione di tutto ciò che lo circonda passa attraverso le sue tele, i suoi bozzetti e le sue cartelline. Il suo percorso di studi passa attraverso il DIPLOMA AL LICEO ARTISTICO DI BOLOGNA, per poi terminare al secondo anno di D.A.M.S.
Nei suoi anni ridenti conosce la moglie Annalisa, da cosa nasce cosa, si trasferisce a Castelmassa (RO), si sposano e hanno due figli BARBARA e ALESSANDRO, svolge egregiamente la sua funzione di buon padre di famiglia e il suo lavoro come operaio ma, nonostante questo, la sua passione e l’interesse per l’arte continua tra progetti personali, mostre, vernissage e teatri.
Nel tempo la sua capacità di creare opere artistiche utilizzando varie tecniche di disegno e pittura: matita, carboncino e acquerello dove la sua capacità è notevolmente migliorata, grazie alla completa visione del mondo.
Negli anni ‘80 partecipa ad una mostra alla galleria Roda di Rovigo, vende un quadro, quasi con rammarico, come se qualcosa di personale fosse svanito. In quel trasferimento di proprietà si è sentito così svuotato e privato dì una parte di sé che dopo quell’evento decise di smettere, cominciando un lungo periodo di progetti, lavori e bozzetti da custodire molto gelosamente, quasi per proteggerli dal mondo esterno.
Il periodo di introspezione è durato fino a qualche tempo fa, quando, dopo essersi iscritto ad un corso di scultura, prendendo coscienza di sé, ha deciso che forse era il momento di farsi conoscere.