Spazio 61

Cenni biografici
Mi sono dedicato alla pittura fin da ragazzo. Figurativo classico con tecniche tradizionali: acquerello, olio, china e successivamente acrilico. Dopo anni di pittura figurativa, sento però l'esigenza di cambiare forma artistica, meno descrittiva e più emozionale. Col passare del tempo i paesaggi e gli scorci mi hanno infatti ingabbiato in un genere che non mi permette di esplorare nuove vie dove possano trovare spazio temi che stimolino alla riflessione. Ho voluto cercare, quindi, un linguaggio di rottura con la mia pittura del passato, sperimentando mix di tecniche, utilizzando assemblaggi di materiali diversi per ottenere una base su cui poi sviluppare un nuovo (per me) linguaggio artistico che prevedesse sia il realismo figurativo sia l'informale. Gli aforismi, come i richiami discorsivi e i frammenti di pensieri inseriti direttamente nell'opera, mi hanno poi consentito di creare movimento e di trarre gli spunti per ciò che cerco: una pittura che, si rifaccia un po’ al simbolismo, un po’ all'arte concettuale, ma anche a quella espressionista e al futurismo, fino all'art nouveau e alla pop-art, senza però essere condizionato dal seguire fedelmente un unico filone. Il risultato di questa mia ricerca, maturato attraverso lo studio, la riflessione e la metabolizzazione di stili di epoche differenti, può essere sintetizzato in queste frasi: “Non è che cambiando miglioreremo, ma è certo che per migliorare bisogna cambiare” (Winston Churchill), considerando inoltre, che “non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono” (Galileo Galilei), anche con la consapevolezza che “Arte è ciò di cui non si capisce il significato, ma si capisce avere un significato” (Anonimo), ma soprattutto che “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è” (Paul Klee).
Sandro Serra
Biografia completa

Formazione

Sandro Serra, nato a Cagliari, si è dedicato giovanissimo al disegno e alla pittura, osservando le realizzazioni artistiche del nonno, il pittore Ennio Perrotti. Nel 1994 ha seguito il corso di illustrazione all’Istituto Europeo di Design. Ha partecipato a numerose collettive ed estemporanee di pittura ottenendo vari premi. Nel 2008 al Caffè dell’Arte di Cagliari presenta per la prima volta al pubblico le nuove opere della svolta artistica (intrapresa nel 2006) nella Mostra personale dal titolo “Aforismi. (Niente è come sembra)”. Nel 2009 inaugura lo studio-atelier “Spazio 61” e costituisce l’omonima Associazione Culturale con lo scopo di divulgare l’arte attraverso l’allestimento di mostre. Sua quella inaugurale dal titolo “Tra Tempo e Spazio”. Nel 2010, selezionato da Vittorio Sgarbi, partecipa alla Mostra curata dallo stesso critico ferrarese per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nello stesso anno vince il 1° premio al concorso di pittura indetto a Villacidro nell’ambito della 25^ edizione del premio letterario “G. Dessì”.
Nel 2011 vince il 2° premio al concorso di pittura dedicato all'antico Sposalizio Selargino.
Le sue opere sono custodite in numerose collezioni pubbliche e private oltre che in Sardegna, in Italia e all’estero.

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