Samuele Venturin

pittore

Artista,musicista e pittore. Vive nella campagna fiorentina, nel bosco a 600mt sul livello del mare dove lavora parallelamente alle arti visive e alle arti musicali. Ha pubblicato decine di dischi utilizzando gli pseudonimi di Amilcare Tellacci e Tonio Manasca, e tiene personali di pittura molto partecipate in cui unisce la pittura alla musica dal vivo. Per quanto riguarda la pittura ha studiato arte a Livorno diplomandosi nel 1997. Ha poi sempre usato la pittura come canale espressivo senza mai proporre il proprio lavoro fino al 2017, anno in cui ha tenuto la sua prima personale  grazie a Fabio Norcini a Firenze presso lo Studio Rosai.Ha passato parte dell'infanzia in Africa dove ha inconsapevolmente contratto una personalità anarchica che lo ha avvicinato molto giovane al mondo della musica che ha frequentato e frequenta ancora oggi come professionista sia come autore e produttore. Dal diploma superiore in Arte per i successivi venti anni si è dedicato alla pittura cercando una solitaria visione figurativa, espressione di una sintesi estremamente personale del circostante. Da sempre interessato alla filosofia cerca con la sua pittura e la sua musica una chiave.





Tematiche

.... Quello che caratterizza, l’impaginazionedella ‘Persona’ in Venturin e la sua scomposizione sfaccettatasegnatamente nei ritratti, ma anche nei corpi, questi ultimigeneralmente senza volto, che richiamano i manichini dechirichiani. Enotiamo, en passant,citazioni della pittura novecentesca di ironico conio. Premesottolineare con forza il centrale e importantissimo interesse perla persona, proprio nell’accezione bedjaeviana, di fenomeno unico eirripetibile che va difesa nella sua dignità, libertà,realizzazione nella creatività dei propri talenti dall’aggressionedella violenza della società, mirante solo alla schiavitùdell’uomo.

Proprioquesta del tutto ‘personale’ ricerca lo porta a quello che sopraabbiamo definito sintassi del suo dipingere, con sinuoso e quasidanzante periodare, che scandisce figurativo ma lo coniuga conl’astratto dei particolari, in campiture ora rarefatte, oradistese. Conquistando alla pittura uno spazio inedito in grado dicantare in poesia (improvvisata in ottava rima o ermetica non fadifferenza) con colore e sciolte linee la possibile libertà erealizzazione del sé che spetta a tutti, anche all’ultimo degliuomini.

Fabio Norcini


Tecniche

Prediligo le tele ma lavoro molto su carta usando Tecniche miste, Tempere, Acrilico, oli, Pigmenti naturali e materiali come Sabbie .impasti di cementi o stucco.

Bibliografia

2017 - Personale - CAMALEONTE, TRA PANICO E SBADIGLI - Studio Rosai FIRENZE 
2020 - Personale - VENTI VENTI SURREALISMO VIRALE - Ass4QArti - FIRENZE
2022 - personale - FLYWORKS - Botteaga Ghiberti/Fondazione Lanfranco Baldi PELAGO (FI)
2022 - personale - PANE E CORAGGIO - Centro culturale Instabile - FIRENZE