Cronistoria

La mia vita artistica

Filtri: Tutti gli anni 1975

1975

Cronologia:
1970. Un fragile puntino rosso al centro di uno sfondo dipinto di blu fu il segno, la traccia del mio percorso. Pittura e teatro all’Istituto d’Arte a Palermo. Partecipo a Incontrazione (Festival di teatro a Palermo) quando Battiato non era ancora conosciuto. Megalopoli, il mio primo gruppo teatrale. La maschera rossa, esordio come attore. Teates, scuola di teatro. Living Teather, un bacio. Il militare. Amore negato. Sogno infranto.
1980. Riparto da zero. Accademia di belle arti in scenografia. Altre stelle brillano nel cielo, è la materia che mi interessa. Colori accesi, rossi brillanti, inquietanti lucertole giganti attraversano le tele. Migro a Firenze. F. Tiezzi, la tesi, la fine di un era. Ritorno a Palermo gli specchi decorati, le maschere in lattice per casa bruciata di Guicciardini al teatro Biondo, il sesso, l’isola è stretta. Londra. “London boys” la solitudine dell’uomo comune, dipingo, mi arrangio, m’innamoro, la delusione. Mi rifugio a Milano. Murales “Il giardino d’apollo”. La casa di Piero. Giuni Russo. Bologna, murales “La terrazza degli inganni”. Il lavoro, la carriera è tutto un disastro a San Giuliano. Preda di mistico sconforto sforno icone con oggetti riciclati trovati nella spazzatura. Combine-paintigs di sinergica interferenza tra pittura e fotografia. Allusione al degrado sociale. Mi mostro al circolo Querelle “Il cacciatore di lucertole” (opere pittoriche figurative.)“Assolate atmosfere siciliane cariche di tensione pronte ad esplodere in crudi atti di violenza (la caccia da bambini alle lucertole, il morto ammazzato dalla mafia)” Non fu un gran successo, ma conobbi l’amore e collaborai con il circolo in eventi e feste a tema, serate sulla poesia gay, l’identità prende coscienza.
1990. La libreria Babele, le scenografie, il sociale
1992. Unione civile, un trionfo. Mai tanta attenzione dai mass media, tantissimi i passanti attratti dalla scenografia davvero imponente. Un gran palco colorato, panelli dipinti con figure maschili e una donna. Gli anni corrono veloci come i banner sul pc. Veloce e sintetico nel modo. Le tragedie, le guerre, l’epidemie. Le mode si susseguono. “I migliori anni della nostra vita” sono andati via. Citazione d’obbligo. Renato Zero un'altro eroe dell’avanspettacolo della nostra era e ogni tanto mi sveglio dal lisergico letargo.

I996 - “Progetto Clemy” allestimento e performance di una mostra personale di una pittrice disabile tetraplegica alla Piccola Casa del Rifugio Milano. Eventi animativi, t group con Contessa. Mi creo una professione, divento animatore d’arteterapia. Nell’attesa del 2000. Il mondo finirà? scoppierà come un pallone? Il mondo è andato avanti anche dopo l’esplosione delle torri gemelle. Sono uno spettatore che guarda la vita dentro uno schermo.
2000. Murales “Al di là del muro” (acrilico 6x3,50 metri) all’Ist. Piero Redaelli di Milano. Speranza dipinta sul muro come augurio per l’arrivo del 2000.
Vado a teatro mi sfogo dipingo scrivo e la scrittura si sostituisce alla pittura e penso al teatro come autore e regista scene e costumi
La Boheme” nella rassegna”Opera nei castelli”
La morte del Papa segna un nuovo passaggio. Il Papa tedesco e il mondo diviso. Cristiani e arabi palestinesi e i fuochi accesi bruciano ancora adesso

Drammaturgia e regia attore
“Fermate il Carnevale” canovaccio della commedia dell’arte
“Caterina la barbuna” monologo
“ “Vivere” teatro/canzone
“Carmela la bambola” monologo
“ Tragedia a Mantova “ Messaggero diretto d’Alfonso Santagata nel festival europeo di teatro Mantova
Lab. su woyzeck“Teste deboli” d’Alfonso Santagata La Cucina Milano
“ Olindo e Rosa The black show “a Monologhiamo (2009)
“Il nano spagnolo” tratto dal “Il silenzio del maestro Caruso” Monologhiamo (2009)
Riprendo i pennelli. Il mutuo pagato. C’è spazio per un atelier. Gli anni che corrono veloci. Ho compiuto 50 anni e il fragile puntino rosso è un uomo maturo e in modo non lineare racconto con le mie opere, il nostro tempo.


Opera di riferimento: WOYZECK

  • 1