Salvatore Cilio

artista

Il mio percorso artistico.
Il mio percorso artistico passa dapprima attraverso le suggestioni espressioniste, del cubismo di Picasso, poi sul futurismo incentrato sulla velocità, per giugere poi, all' inizi del 2000, alla formulazione di un nuovo linguaggio, che sarà definito come astrattismo conformazionista, dove gli elementi figurativi vengono totalmente estromessi ed il segno pone la mia valenza grafica per acquisire un nuovo linguaggio, l'inguaggio rivoluzionario nei confronti dell'arte tradizionale e l'obiettivo di pormi in avanti come l'avanguardia militare.
La pittura in sinestetica con la musica
La pittura in sinestetica con la musica è la più bella immagine delle leggi di progressione della natura. Il perfetto accordo ci dà l'immagine di questa unità dalla quale deriva ogni cosa, che vivifica tutto, che conserva tutto secondo leggi eterne nel più bell'ordine ininterrotto. Tutti i due tipi di toni insieme danno la più splendida immagine dell'unità divina, la sorgente di ogni armonia. La permutazione di parecchi toni, da cui nascono parecchi accordi, è dimostrata dalle permutazioni di parecchi colori che danno differenti risultati, tuttavia sempre secondo le leggi dell'unità. In una parola, il pittore trova l'armonia dei toni dei colori che si regola sulle leggi di progressione come in ogni cosa. Ebbene essa è l'immagine sublime che apre al pittore uno spazio immenso nella profondità dei segreti dell'eternità. Il termine sinestetica fa riferimento a quelle situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come momenti sensoriali distinti ma conviventi. A proposito di sinestetica, Franco Angeli afferma che “può essere intesa come capacità di percepire ed attivare i diversi sensi nelle loro interconnessioni e le sensazioni nel loro insieme”. L’uomo contemporaneo è abitualmente sottoposto a stimolazioni plurisensoriali, pertanto la sinestesia è un flusso a cui è inevitabile sottrarsi. Una maggiore consapevolezza dei propri sensi è la sola via per non rischiare di diventare ricettori passivi e illudersi di poter essere in grado di vedere ogni cosa. La sola vista non restituisce una comprensione esaustiva realtà e l’arte, sinestesia pura, è il mezzo che più di ogni altro può coinvolgere l’individuo in un’esperienza che sia al tempo stesso totalizzante ed emozionante. La musica è la più bella immagine delle leggi di progressione della natura. Il perfetto accordo ci dà l'immagine di questa unità dalla quale deriva ogni cosa, che vivifica tutto, che conserva tutto secondo leggi eterne nel più bell'ordine ininterrotto.

Io non dipingo quello che vedo, ma quello che si vedrà.
Quando gli scienziati arrivarono a penetrare nel sistema dell’atomo, cominciava un’epoca nuova per l’umanità. Constatarono, con stupore, che l’oggetto apparentemente più denso, era fatto soltanto di spazi vuoti dove era solo movimento: crollava un idolo. Non si trattava più di materia, ma di energia, forma invisibile delle potenze nascoste dell’universo. Si scopriva che la materia è soltanto apparenza, che l’universo è tutto dinamismo: è vita. Il vecchio materialismo subiva il colpo più consistente nella sua parte che riteneva «scientifica». Se i nostri occhi acquistassero la capacità di vedere la struttura intima della materia, anche solo fino alla stadio di elettroni e di protoni, ogni oggetto e ogni distanza sparirebbero in una visione di punti che girano intorno a vari nuclei centrali. Ma più fantastico e meraviglioso ci apparirebbe ciò che ci circonda, se i nostri sensi acquistassero la capacità di vedere e di sentire oltre i ristretti confini della loro limitata percezione. L’invisibile e l’inudibile sono divenute realtà, inimmaginabili, anche per gli uomini di più alta fantasia. L’energia può assumere forme dinamiche a noi o da noi inconcepibili, al di sopra e fuori degli schemi mentali umani.
L’arte creata con la scienza.
Accostare scienza ed arte appare forse a molti una contraddizione. Certamente sia l’artista che lo scienziato sono accomunati da una passione simile per il loro lavoro e condividono il medesimo spirito di osservazione per il mondo che li circonda. La figura di Leonardo mostra come i due mondi si possano coniugare armoniosamente assieme, come due sentieri verso un’unica destinazione. L’innovazione scientifica ha sempre contribuito all’arte, le ricerche scientifiche hanno sempre affascinato tanti artisti che ne traggono ispirazione analizzando l’aspetto artistico nascosto nella scienza. L’arte descrive come la scienza possa essere sfruttata per produrre arte importante ed aiutare la scienza ad illustrare e descrivere particolari fenomeni in modo da renderli più facilmente intellegibili al pubblico sia specialistico che non.
Arte e Scienza,che strano accoppiamento.
Arte e Scienza,che strano accoppiamento. L'artista utilizza immagini e metafore; lo scienziato utilizza il numero e l'equazione. L'Arte comprende un regno fantasioso delle qualità estetiche; la scienza esiste in un mondo di relazioni matematiche circoscritte tra le proprietà quantificabili. Tradizionalmente, l'arte ha creato illusioni destinate a suscitare emozioni; la scienza è una scienza esatta che avesse senso. Eppure, nonostante quello che sembra essere differenze inconciliabili, c'è una caratteristica fondamentale che collega solidamente queste discipline. Arte rivoluzionaria e la scienza visionaria sono entrambi indagini sulla natura della realtà. .. Mentre i loro metodi differiscono radicalmente, artisti e scienziati condividono la volontà di indagare i modi in cui le parti di collegamento della realtà si incastrano. Questo è il terreno comune su cui si incontrano.
Arte e Scienza: superare i limiti dell'astratto.
Secondo me la visualizzazione effettuabile nel futuro riposi sulla meccanica quantistica e si sottragga pertanto all'arbitrarietà totale che è propria del pensiero visionario. Vi è poi un'altra cosa da dire a questo proposito: essa sarà, dovrà essere, motivata da intuizioni o immaginazioni suggerite da problemi già individuati dalla meccanica quantistica. Il ricupero della forma è certamente allo stato delle cose molto difficile, se non s'identifica una forma alternativa rispetto a quella che è stata esperita nel XX° secolo, in altre parole un campo dove siano creabili forme inedite rispetto a quelle naturalistiche.

Arte & Scienza
Tra scienziati e artisti ci sono molte somiglianze. Non per niente Leonardo fu un grande scienziato e un grande artista. Sia l'artista che lo scienziato basano il loro lavoro su una sperimentazione continua. Questa ricerca e' pero' guidata da criteri completamente differenti. In un caso criteri scientifici oggettivi, per l'artista criteri estetici soggettivi. Sia l'arte che la scienza sono in continua crescita : l'artista e lo scienziato di oggi devono conoscere i risultati ottenuti dai grandi scienziati e artisti del passato. Cosi' come un fisico non puo' ignorare i risultati di Galileo e Newton, un artista deve conoscere l'opera di Michelangelo e Picasso. In ambedue i casi raggiungere l'eccellenza richiede un duro apprendimento di anni e anni. Su questo tema è  iniziato da tempo un aperto dialogo e confronto su Scienza e Arte quantistica finalizzato ad attuare una condivisione cognitiva di come la scienza della vita e l’arte quantistica stiano modificando profondamente la nostra percezione della realtà.
Scienza & Arte
La meccanica quantistica, per le sue caratteristiche quasi “magiche”, da sempre affascina filosofi e scienziati. E oggi sta entrando nella nostra cultura “quotidiana”, ispirando anche libri, film e opere d’arte. Nel cuore della materia c’è un mondo immenso, composto da miliardi e miliardi di particelle, che sfugge ai nostri sensi e alla nostra intuizione. Un mondo in cui non valgono le leggi fisiche usuali, ma quelle più complicate e “misteriose” della meccanica quantistica. Due campi diversi tra loro, "scienza e arte" si avverte la medesima necessità di andare oltre la conoscenza empirica della realtà per giungere a nuovi modelli di descrizione e rappresentazione del reale. La ricerca da fare tra arte e scienza è quello di cercare nuove rappresentazioni di fenomeni al di là delle apparenze. Questo sforzo viene concentrato al momento nascente della creatività, quando i confini si dissolvono tra le due discipline e le nozioni di estetica diventano fondamentale. Venendo alle prese con questo fenomeno si richiede di approfondire la natura del pensiero creativo.
Espressione dell'impulso creativo.
Con l'avvento della relatività, della fisica quantistica, degli studi sulla coscienza e così via si scopre che l'osservatore a un ruolo molto più attivo, si apprende di essere molto più interattivi con il nostro ambiente, e prendiamo atto che, magari anche solo in piccola parte, influenziamo davvero l'ambiente con la nostra presenza. Credo che tutti abbiamo provato la spinta creatrice, abbiamo usato la nostra mente, le nostre mani, i nostri strumenti e gli elementi dell'ambiente per creare qualcosa su cui abbiamo concentrato tutta la nostra presenza. Abbiamo tutti avuto quei momenti in cui eravamo totalmente persi in un progetto, talmente assorbiti in ciò che stavamo facendo da perdere ogni traccia di tutto quello che accadeva nel l'ambiente circostante, finché emergevamo a prendere aria e noi non avevamo fame, non eravamo stanchi, il nostro corpo stava bene, questo è il momento creativo. E' quel processo creativo a cui dedichiamo la nostra intera attenzione. E' l'impulso creativo innato in tutti noi che ci spinge a mettere i semi nel giardino facendoli crescere fino al frutto. E la noia sopravviene quando non facciamo niente di creativo, non ci esprimiamo, rimanendo presi nella routine mondana e nell'irrisolutezza. L'espressione dell'impulso creativo ci fa crescere e cambiare, e chi ha la libertà di esprimerlo o sceglie di farlo viene riconosciuto come creatore.
Le nuove frontiere della scienza applicata all’arte: la Neuroestetica.
Il nostro secolo, quello dei nuovi “lumi” nel campo tecnologico, medico, scientifico e sociale, ha trasferito lo studio dell’Arte ad una realtà esplorabile mediante le nuove conoscenze sussistenti nell’unicità del Sapere. L’esperienza estetica viene ormai studiata come esperienza cognitiva e intellettiva: gli storici dell’arte e i filosofi hanno iniziato a pensare che il polo emotivo e quello cognitivo siano connessi tra loro e che quindi le opere d’arte siano analizzabili anche dal punto di vista dell’autore, della sua mente e del suo apparato di conoscenze. L’attenzione è puntata sull’oggetto come prodotto artistico, ossia come mezzo di comunicazione col fruitore, nato per sopravvivere nel tempo conservando quei valori eterni provenienti dalla mente e dal vissuto dell’artista.
I creativi.
I creativi sappiamo che sognare ad occhi aperti è tutt'altro che una perdita di tempo, una mente-vagante può aiutare nel processo di "incubazione creativa". E, naturalmente, molti di noi sanno per esperienza che le nostre migliori idee nascono apparentemente dal nulla quando le nostre menti sono altrove. Sognare ad occhi aperti può portare a improvvise intuizioni, perché è legato alla nostra capacità di ricordare le informazioni a fronte di distrazioni. I neuroscienziati hanno anche scoperto che sognare ad occhi aperti coinvolge gli stessi processi cerebrali associati alla fantasia e creatività, un'altra conseguenza di sognare ad occhi aperti è quello di aiutarci a uscire dalla nostra prospettiva limitata per esplorare altri modi di pensare, che possono essere una risorsa importante per il lavoro creativo. "Sognare ad occhi aperti ci permette di lasciar andare il presente", la "distanza psicologica" può aumentare il pensiero creativo. I creativi quando si dedicano alla pittura o si esprimono in un altro modo, vengono rapiti da quanto stanno facendo perdendo la cognizione del tempo. Uno stato mentale in cui un individuo trascende il pensiero cosciente per raggiungere un elevato stato di concentrazione senza sforzo e con tranquillità. Quando qualcuno è in questo stato, è praticamente immune ad eventuali pressioni e distrazioni interne o esterne che potrebbero ostacolare le sue prestazioni. I creativi tendono ad avere un gusto eccellente, e, di conseguenza, godono nell'essere circondati dalla bellezza. L'espressione creativa è espressione di sé", "La creatività non è altro che l'espressione individuale dei nostri bisogni, desideri e della nostra unicità". Se c'è una cosa che distingue le persone altamente creative da altri, è la capacità di vedere le possibilità dove altri non lo fanno.
Creatività fonte inesauribile di benessere.
Le prove scientifiche dimostrano che l'esprimersi creativamente provoca reazioni di rilassamento capaci di controbilanciare quelle di stress. La creatività libera endorfine e altri neurotrasmettitori salutari. La creatività diminuisce i sintomi di stress e migliora la qualità della vita per le donne affette di tumore; rafforza i sentimenti positivi, diminuisce lo stress, getta luce sui problemi esistenziali e spirituali, diminuisce il rischio di morbo di Alzheimer, riduce l'ansia e migliora il carattere, la socievolezza e l'autostima. Quando liberiamo la nostra creatività, inneschiamo processi inconsci che favoriscono la guarigione e il benessere. Esprimersi creativamente esercita il lato destro del cervello, con ripercussioni non solo sul corpo, ma anche sul nostro stato emotivo, rendendoci più felici. Esprimersi creativamente promuove pure pace sociale, perché aumenta la compassione, la tolleranza, la gentilezza, l'armonia, l'espansione, la crescita, la collaborazione, il rispetto e la guarigione.
Espressione dell'impulso creativo.
Sto iniziando a notare quanto spesso nel corso della giornata smetta di essere creativo per essere soltanto un consumatore o uno spettatore. Ho avuto modo di vedere chiaramente che è molto più facile ricadere nella percezione che la realtà sia la fuori, e che sia molto più interessante osservare qualcun altro che la sta creando e ricevere il feedback della sua creazione piuttosto che creare attivamente la nostra realtà, perché questo richiede sforzo, spostamento di focus e una creatività continua, senza riscontro sociale.
Processo di creazione dell' A.P.Q.
Il processo di creazione dell'arte pittorica quantistica (A.P.Q.) deve partire, dalla constatazione che la logica della natura non è logica umana. Il campo di dominio incontrastato della logica umana è il linguaggio di rappresentazione della natura, mediante teorie fisiche quantistiche, tale linguaggio non può che essere matematico ossia quantitativo e sinottico nella sua forma ideogrammatica. Compito della A.P.Q. deve essere l'adeguare; sempre mediante la pittura, le caratteristiche logiche delle entità misurate con le caratteristiche logiche della matematica con cui la teoria le descrive.
Cosa provo mentre creo?
Creo la mia arte pittorica con tratti fluidi e continui senza timore di sbagliare, dando un concetto di rapporti e proporzioni, di luci e ombre. O meglio ancora immagino i fotoni in movimento nell’atto di generare un oggetto dall’apparenza solida, in relazione proporzionale tra presenza e assenza di fotoni, come usavano fare i futuristi, contemporanei alle prime scoperte sulla relatività e alla diffusione della luce elettrica, che erano rimasti folgorati dalla nuova consapevolezza del movimento vorticoso delle particelle atomiche e dalla velocità dei fotoni. Uso la pittura non per dipingere quello che vedo, ma quello che si vedrà , per raffigurare tutto ciò che ho studiato e che quindi voglio far vedere a tutti. Voglio, insomma, dimostrare che il pittore deve essere colui che, con filosofia e sottile speculazione, riesce a percepire tutte le qualità delle forme. Io insisto sul fatto che l'arte della pittura dovesse essere sostenuta dalle conoscenze scientifiche, dalla conoscenza approfondita delle forme viventi e dalla comprensione intellettuale della natura intrinseca e dei principi fondamentali delle medesime. La mia pittura non è un fatto puramente artistico come la poesia, o la scultura, la mia pittura è un mezzo per rappresentare tutto ciò che ho appreso anche tramite studi di alchimia, di cabala, di ermetismo, di gnosi, di embriologia, di etmologia, ecc. Ma soprattutto di attento studioso verso le continue scoperte della meccanica quantistica, studio e poi quando credo di aver capito, testimonio quanto ho appreso con la pittura. Le mie opere, i miei disegni, sono la testimonianza del mio lavoro. Questo concetto è fondamentale per capire come le mie opere vengono fatte.
Lo stile dall' Arte Pittorica Quantistica.
L' Arte Pittorica Quantistica intende essere portatrice di un messaggio nuovo, in favore dell'istinto e della libertà contro ogni tipo di limitazione e repressione. L'esuberanza e l'eccesso diventavano scopi da perseguire, non difetti da evitare. la libertà dalle catene politiche non è sufficiente se non viene accompagnata da una parallela liberazione da tutte le inibizioni causate dalle istituzioni religiose e civili, fonti primarie dei mali dell'umanità. Il fascino della A P Q nasce, non tanto dalla ricchezza od originalità pittorica, quanto dalla novità prepotente degli accostamenti, dalla grandiosità dei pacchetti e dalla progressiva rottura della metrica e delle strutture stilistiche tradizionali.
Per fare pittura quantistica.
Per fare pittura quantistica, gli ingredienti fondamentali sono le informazioni che acquisiamo sulla fattibilità e la conoscenza dei mezzi e modi per la sua realizzazione. Informazioni e conoscenze sono infatti le basi del pensiero concreto, il cui grado di concretezza appunto distingue i sogni dalle visioni e dai progetti. Ma per raggiungere l’obiettivo è necessaria l’azione. La visione senza azione è solo un sogno, l’azione senza visione è un incubo, ma visione e azione unite possono cambiare il mondo. Avere una splendida visione, e mettersi al lavoro per renderla visibile e concreta, accende certamente la passione di vivere. Ogni artista, inventore o creativo lo può confermare. Necessita nuovo linguaggio pittorico che si pone a seguito dell'avanguardia futurista, una rigorosa ricostruzione futurista dell’universo, attraverso magiche compenetrazioni luminose e la idea di un movimento virtuale degli oggetti in statica, quale forma dell’energia costitutiva del reale, una nuova scienza del colore e della forma, che sveli la segreta magia di relazione e interferenza che costituiscono il cosmo.
Cosa hanno in comune il Cubismo e APQ , (Arte Pittorica Quantistica).
Nel 1905 Albert Einstein, pubblica la sua Teoria della Relatività Ristretta, unificando la meccanica e l’elettromagnetismo in una struttura comune. Secondo la relatività ristretta, lo spazio e il tempo sono connessi in modo inseparabile e formano un continuum quadridimensionale: lo spazio-tempo. Perciò, non si può mai parlare dello spazio senza parlare del tempo e non esiste un flusso universale del tempo come nel modello newtoniano. La relatività einsteniana dimostra quindi che tutte le misure in cui entrano lo spazio e il tempo perdono il loro significato assoluto. Non esiste uno spazio tridimensionale e il tempo non è un’entità separata. Nel principio di relatività: ciò che vediamo di un oggetto è sempre relativo al punto di vista da cui lo osserviamo. Lo stesso oggetto, fermo nello spazio di una stanza, possiamo vederlo infatti in tanti modi diversi a seconda di dove ci troviamo. I punti di vista cambiano non appena cambia la nostra posizione nello spazio. Quando il Cubismo rompe la convenzione sull’unicità del punto di vista, di fatto introduce nella rappresentazione pittorica un nuovo elemento: il tempo, una variabile che prima era assente. L’immagine naturalistica, infatti, ha un limite ben preciso: può rappresentare solo un istante della percezione. Avviene da un solo punto di vista e coglie solo un momento. Per poter vedere un oggetto da più punti di vista è invece necessario che la percezione avvenga in un tempo prolungato, che non si limiti a un solo istante, in modo che l’artista abbia il tempo di vedere l’oggetto, e quando passa alla rappresentazione porta nel quadro tutta la conoscenza che egli ha acquisito dell’oggetto. All'inizio del '900 Max Planck afferma che l'energia viene emessa non in forma continua ma in pacchetti che lo scienziato tedesco chiama “quanti”. Gli scambi di energia nei fenomeni di emissione e di assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche avvengono in forma discreta, non continua come sosteneva la teoria elettromagnetica classica. Ora, la constatazione di Planck apre la via alla configurabilità di entità discrete, cioè apre il problema di quali aspetti visivi assumano i risultati dell'emissione di energia. Quest'ultima nel flusso appare amorfa; mentre il processo di quantificazione fa riaffiorare delle entità distinte dotate di forma. I “quanti” sono dei valori nuovi e intermedi, impropriamente si può dire semispirituali, equivalenti a quei valori intermedio tra materia e energia, irriducibile all'una o all'altro, che è la psiche. La ricerca di questo valore intermedio è, in sostanza la A.P.Q. Il movimento come frequenza universale, affidato alle vibrazioni della luce colorata, e il movimento come impressione particolare. L'estetica d'A.P.Q. ha la finalità della conoscenza e il legame con la scienza e con il pensiero. Il tempo ridotto a successioni di attimi, invece che valutato globalmente come durata e dimensione della coscienza.
Espressionismo astratto e astrattismo conformazionista.
L'espressionismo astratto o action painting di Jackson Pollock si presenta come un caotico intreccio di linee e macchie colorate, con una totale assenza di organizzazione razionale, praticamente Pollok da un concetto pittorica all'energia che viene emessa nei fenomeni di emissione e di assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche in forma continua come sosteneva la teoria elettromagnetica classica. L' astrattismo conformazionista di Salvatore Cilio da un concetto pittorico all'energia che viene emessa non in forma continua ma in pacchetti che lo scienziato tedesco Max Plank chiama “quanti”. La constatazione di Planck apre la via alla configurabilità di entità discrete, cioè apre il problema di quali aspetti visivi assumano i risultati dell'emissione di energia. Quest'ultima nel flusso appare amorfa ( Espressionismo astratto o action painting di Jackson Pollok); mentre gli aspetti visivi dell'emissione di energia fa riaffiorare delle entità distinte dotate di forma (astrattismo conformazionista di Salvatore Cilio).
Credo che necessità un nuovo futurismo.
Così come il futurismo del XX° secolo si fonda sul completo rinnovamento della sensibilità umana avvenuto per effetto delle grandi scoperte scientifiche. Nei fatti il Futurismo viene considerato come fenomeno globale, nel concatenarsi delle sue scoperte e delle sue anticipazioni sui diversi settori dell'avaguardia, prima ancora che nei risultati. L'A.P.Q. futurismo del XXI° secolo da un concetto al dinamismo dell'universo. La fisica quantistica è lo studio del comportamento della materia e dell’energia a livello molecolare, atomico, nucleare e delle particelle ancora più piccole. Già all’inizio del 20simo secolo infatti si era scoperto che le leggi che governano gli oggetti macroscopici non funzionano allo stesso modo con le particelle microscopiche. In sintesi il Futurismo del XX secolo da un concetto al dinamismo del macrocosmo. L'A.P.Q. futurismo del XXI secolo da un concetto al dinamismo del microcosmo.
Dalle teorie della meccanica quantistica al concetto dell'artista.
Credo che uno dei tratti distintivi del Arte Pittorica Quantistica, sia l’aspetto prettamente, concettuale, pro-cubista, futurismo del XXI° secolo. Crocevia di questa trasformazione è senza dubbio la mia pittura e, più in generale, tutto il lavoro svolto. L'opera d’arte intesa in senso classico, come espressione di valori formali, lascia il passo a un’arte che non ha più il suo fondamento nei valori visivi. Una rivoluzione che, a ben vedere, pone le mie premesse già negli anni settanta. Abbandonando precocemente la pittura contemporanea per dedicarmi a operazioni il cui tratto saliente è il prevalere l’aspetto concettuale delle teorie quantistiche. Ci fu un incidente che, se così posso dire, mi rivoltò lo stomaco. Avevo presentato in numerose collettive di pittura delle opere contemporanee e fui invitato a fare una pittura , cosi detta commerciale. Tutto questo mi parve puerile, insensato. Non è dunque un caso che io disertassi degli appuntamenti di alcuni eventi, non è necessaria alcuna sede in cui affermare la propria ortodossia attraverso inutili sfumature cervellotiche. Per compiere gesti radicali bisogna crederci, ho intuito che l’arte è entrata in una fase di stallo che la porta a cadere nella ripetizione sterile di forme consolidate, procedendo per piccoli strappi che si limitano a contraddire quanto detto in precedenza senza uscire dal paradigma del gusto, e ritenere di poter uscire da questo meccanismo con una contestazione radicale del concetto. Un cambiamento di prospettiva radicale che non può che comportare una maggiore importanza dell’artista: d’ora in poi sarò io a irradiare l’artisticità sul mio lavoro, e non viceversa, nel momento in cui creo dal concetto un pensiero nuovo, dimostrando che è sufficiente un atto mentale per modificare lo statuto degli oggetti. L’opera d’arte è tale quando qualcuno la sceglie, e non in virtù di sue qualità intrinseche. Per fare questo sono in rotta di collisione con un mondo che ritengo svuotato di senso e capace di ridurre l’artista a marionetta e il pubblico a mero assertore di concetti già approvati. In questo senso la mia arte è già pienamente concettuale perché inaugura la riflessione sugli stessi processi creativi e sulla loro fruizione come prassi artistica. Il processo mentale deve prendere il sopravvento sull’atto demiurgico, diventando esso stesso atto creativo. L'Arte Pittorica Quantistica è, dunque, un vero e proprio atto di fondazione che riporta l’artista a nuova dignità intellettuale, alla libertà di pensare e agire in disaccordo con il principio di autorità. A un’ampiezza di vedute raramente raggiunta in passato, una diretta conseguenza dell’approccio radicalmente nuovo verso la problematica del cosa sia un’opera d’arte e cosa determini le sue qualità estetiche. Una rivoluzione di questa portata richiederà lungo tempo per essere compresa e assorbita, io sono pienamente cosciente anche di questo, come pure sono cosciente del destino della mia pittura quantistica. Per quanto possa sembrare un paradosso, è proprio qui che risiede la mia continuità col passato perché ci dice che l’arte non può uscire da sé stessa, ma solo trovare dei contenuti più o meno validi, più o meno in linea con il proprio tempo. Io dimostrerò che quand’anche l’opera fosse azzerata, non sarebbe comunque possibile fare a meno di essa perché il meccanismo che la celebra non può interrompersi ed è disposto a innalzare nuove cattedrali per celebrare il rito. Solo la storia decreterà il senso della mia operazione, ma persino di questo sono consapevole. Forse occorrerà aspettare quaranta o cinquant’anni per trovare il mio vero pubblico, ma questo solo mi interessa, io posso gridare ai quattro venti che possiedo del genio, dovrò aspettare il verdetto dello spettatore perché le mie dichiarazioni assumano valore sociale e finalmente la posterità lo citi nei manuali di storia dell’arte. Non c’è dubbio che io abbia formulato la meccanica quantistica come concezione radicale del nostro tempo. Non possedere un concetto convincente significa esser privi di qualcosa di fondamentale, dei mezzi stessi mediante i quali la nostra esperienza delle singole opere si collega alla comprensione dei valori da esse rappresentati. Io avevo già intuito questo fenomeno e avevo opposto alla centralità sterile dell’oggetto le teorie quantistiche, troppo spesso propensa a trasformarsi in un concetto, la centralità del concetto e del suo portatore.
Disegno la mia arte pittorica.........
Disegno la mia arte pittorica con tratti fluidi e continui senza timore di sbagliare, dando un concetto di rapporti e proporzioni, di luci e ombre. O meglio ancora immagino i fotoni in movimento nell’atto di generare un oggetto dall’apparenza solida, in relazione proporzionale tra presenza e assenza di fotoni, come usavano fare i futuristi, contemporanei alle prime scoperte sulla relatività e alla diffusione della luce elettrica, che erano rimasti folgorati dalla nuova consapevolezza del movimento vorticoso delle particelle atomiche e dalla velocità dei fotoni.
Processo di creazione di “nuove forme” .
La fisica quantistica si configura come matrice di forme, ovviamente diverse rispetto a quelle macroscopiche che appaiono nella natura visibile. Queste forme possono diventare constatabili con l'ovvio soccorso della luce attraverso una “visualizzazione” ossia col rendere visibile ciò che ad uno sguardo naturalistico non lo è. Dunque la fisica quantistica porta con sé una possibilità di vedere ciò che è naturalmente invisibile. Questa può essere la porta attraverso cui è dichierabile la forma dei processi energetici, che senza una visualizzazione rimangono oscuri. E' comprensibile che la visualizzazione diventi un fattore sostanziale dell'epistemologia moderna, una sorta di illuminazione di ciò che è immerso nell'oscurità. Il concetto di visualizzazione diventa, perciò, elemento essenziale nel processo cognitivo. Tale visualizzazione può essere realizzata in modo coerente con le leggi della fisica quantistica, ma comporta sempre un certo apporto di creatività. Il processo di creazione di “nuove forme” è dunque sempre in un modo o nell'altro creativo, esige il contributo d'una mente immaginativa. Sembra infatti innegabile che se ci si pone al di là della naturalità, la conoscenza sia resa possibile o almeno favorita dalla “visione”, ossia da un'anticipazione visiva e soggettiva della forma subatomica. Lo stesso concetto di “osservazione” è in parte sovrapponibile al processo di visualizzazione, perché l'itinerario cognitivo attraverso cui una realtà può essere osservata, passa quasi sempre per una messa in evidenza visiva di ciò che è oggetto di osservazione. Si può sostenere che quest'ultima presuppone un fattore metodologico, la visualizzazione, dato che mette in evidenza ciò che rimarrebbe occulto se non fosse offerto e aperto alla visione. Da ciò deriva la centralità dello sforzo di visualizzazione per qualsiasi estetica riferita al mondo subatomico. Se ne può ricavare la convinzione che, a tale livello, fare arte significa visualizzare creativamente le fonti di energia e i processi che ne derivano. Arte, dunque, non più come rappresentazione della realtà naturale, ma come visualizzazione dell'energia in tutte le modalità assumibili ed esperibili da questa, sia fisiche sia d'altra natura.
Le meraviglie della fisica dei quanti.
Oggi la fisica quantistica ha la potenzialità di illuminare, seppure da un diverso angolo prospettico, la natura estetica della condizione umana e la sua naturale propensione creatrice, prima ancora di affrontare il tema specifico dell’arte e divenire neuroestetica. Da un certo punto di vista, l’arte è superiore alla scienza. Con strumenti meno onerosi da un punto di vista economico e con una capacità di sintesi probabilmente inarrivabile da parte della scienza, le mie intuizioni artistiche mi fanno comprendere molto della natura umana, essere umani significa divenire capaci di interrogarsi su chi siamo.
Essere in Arte .
Essere in Arte emancipa immediatamente la mente dalle sue nevrosi, portandola all'ordine e sollevandola da quel carico di responsabilità tanto gravoso quanto inadatto alle sue capacità. ---Essere in Arte diviene dunque uno stato interiore, non un azione, capacità manifesta o comportamento. Ogni esteriorità è passibile di copiatura, imitazione... ridurre l'arte a ciò che si vede, che può essere valutato, stimato, misurato o giudicato da altri che non sia l'artista stesso, ovvero la coscienza interiore della persona che sperimenta lo "stato d'arte", sarebbe un errore. Dunque nella sua accezione assoluta e oggettiva l'arte è ispirazione interiore, amore per la vita, empatia con l'armonia del creato, trascendenza dell'Ego nell'Essere; l'arte è innamorarsi della vita.
La vera Arte
L'Arte deve essere sostenuta e portata a ricoprire un ruolo centrale nell'odierna società, deve avere un ruolo fondamentale di canale di positività e crescita per divenire, un traino verso una maggiore consapevolezza e partecipazione sociale, verso scelte e proposte ecosostenibili, verso una più intensa e rinnovata spiritualità. L'Arte deve lavorare sull'evoluzione interiore diffondendo il benessere, la guarigione umana e porsonale, collettiva e ambientale, per la bellezza da riconoscere e restituire al mondo, per valori alti da recuperare e divulgare. Abbiamo solo un capitale per sopravvivere e migliorare il nostro futuro, l' immaginazione e la creatività applicata per risvegliare l'enorme capacità in tutti noi, metterla al servizio della comunità mondiale aprendo nuovi scenari per nuove e migliori esistenze da vivere. L’arte nella sua specifica funzione di strumento per ricondurre l’essere umano a se stesso, si sta rivelando incredibilmente efficace per la cura di moltissime patologie psichiatriche, squilibri metabolici ed energetici, disagi sociali e di quel malessere dato dal vuoto di senso della nostra società.
L'arte pittorica quantistica è medicina.
La pittura, la poesia, la danza, la musica sono un dono offerto all’uomo di tutte le epoche che da sempre rimane colmo di stupore di fronte alla meraviglia delle opere d’arte. L'arte pittorica quantistica, cerca di interiorizzare gli aspetti infinitamente piccoli e di scoprire come l'intuito tramite le teorie quantistiche da un concetto e da questo concetto la creatività può inferire nell’opera d’arte. Anche chi fruisce dell’arte è coinvolto in questo processo e osservare un’opera d’arte è partecipare al movimento segreto in cui l’artista, spinto dalle teorie quantistiche esprime il proprio mondo interiore e collabora per certi versi al senso stesso della creazione. È per questo motivo che l’arte pittorica quantistica pur non avendo soggetti religiosi si rivela essa stessa colma di spiritualità, anzi si rivela propriamente spiritualità.
L'arte pittorica.
L’Arte pittorica deve trattare argomenti, concetti, fatti reali o esistenziali, dinamiche sociali finanche teoretiche, filosofiche, religiose, spirituali, o qualsivoglia che l’artista ritenga di dover trattare, con la tecnica che egli ritiene più opportuna. Se cosi non fosse, l’Arte si relegherebbe ad un ruolo meramente comprimario, decorativo, estetico o di intrattenimento








Formazione

Ho dedicato la mia vita alla ricerca di una nuova forma d'espressione dell'arte, dal lontano 1975 per me l'arte è una fonte inesauribile di ricerca. Questa ricerca si è sviluppata nello studio della fisica quantistica, so che l'arte pittorica serve , o se si vuole anche ad esplorare la realtà per le emozioni cognitivi della vita nei suoi aspetti più reconditi, fino alla filosofia della geometria.
Sono nato ad Acate (RG) nel 1957, la prima insegnanza dell'Arte della pittura mi fu impartita da un anziano decoratore dei famosi "Carretti Siciliani". Certamente questa fu una esperienza significativa che mi portò da giovane ad una passione per la pittura. Alla età di 10 anni partecipo in varie manifestazione artistiche, organizzate nelle scuole Elementari con risultati positivi. Ma la vera attività iniziò negli anni della scuola Media. quando constantemente ero guidato e stimolato dal professore di Educazione Artistica, il quale mi animò ad iscriversi nell'Istituto Statale d'Arte di Comiso, città natale del Maestro d'Arte contemporanea Salvatore Fiume e dal quale capto l'influenza Mediterranea dei colori. Ottengo il Diploma di Maestro d'Arte alla età di 19 anni, con una valutazione eccellente nell'artistica.

Tematiche

Io uso la pittura non per dipingere e far vedere alcune cose, ma per raffigurare tutto ciò che ho studiato e che quindi voglio far vedere a tutti. Voglio, insomma, dimostrare che il pittore deve essere colui che, con filosofia e sottile speculazione, riesce a percepire tutte le qualità delle forme. Io insisto sul fatto che l'arte della pittura dovesse essere sostenuta dalle conoscenze scientifiche, dalla conoscenza approfondita delle forme viventi e dalla comprensione intellettuale della natura intrinseca e dei principi fondamentali delle medesime. La mia pittura non è un fatto puramente artistico come la poesia, o la scultura, la mia pittura è un mezzo per rappresentare tutto ciò che ho appreso anche tramite studi di alchimia, di cabala, di ermetismo, di gnosi, di embriologia, di etmologia, ecc. Ma soprattutto di attento studioso verso le continue scoperte della meccanica quantistica, studio e poi quando credo di aver capito, testimonio quanto ho appreso con la pittura. Le mie opere, i miei disegni, sono la testimonianza del mio lavoro. Questo concetto è fondamentale per capire come le mie opere vengono fatte.

Tecniche

Fin da bambino ho avuto la fortuna di avere in regalo dei colori ad acquarello, ho ritenuto che i colori generano delle informazioni coerenti. Era il 1968 e i colori erano semplici acquarelli, da allora sono passati un bel po' di anni e nel campo della pittura ho compiuto balzi evolutivi assolutamente sbalorditivi, in grado di aggiungere sempre nuovi elementi ai comuni dipinti generati da normali concetti. Tale pittura spesso definita troppo superficialmente fredda e rigida dalla contrapparte dei sostenitori delle tonalità visive, erano invece a mio parere l'espressione più pura della congruenza matematica dell'universo intelligente, che vuole esprimere sé stesso e la voglia di comunicarci parte della sua natura. Data una maggiore divulgazione, negli ultimi anni, delle più affascinanti scoperte in campo scientifico, e in particolare modo in quello relativo agli atomi della meccanica quantistica, e ai modelli utilizzati nella generazione dei frattali, si sta oggi concretizzando, per quanto riguardo la pittura quantistica, nuovi scenari di sperimentazione pittorica totalmente rivoluzionaria. Questo mi ha consentito come un alchimista di elaborare nuovi modelli di pittura, che saranno, ha mio avviso, senz'altro in grado di cambiare radicalmente non solo il contatto espressivo e partecipativo diretto dell'osservatore, attraverso dispositivi capaci di tradurre visibilmente tali modelli (realtà aumentata), ma persino di influire in modo coerente sul campo che permea la materia attraverso il quale la mente viaggia e prende vita.

Quotazione

Dott.ssa Leonarda Zappulla: storico,critico d'arte e curatore.
"Con la sua “Arte Pittorica Quantistica” il maestro Salvatore Cilio è inventore di un nuovo linguaggio che si pone a seguito dell'avanguardia futurista. L'artista effettua e sviluppa una ricerca tra materia ed energia nella quale il movimento è rappresentato tramite una successione di attimi inglobati e tracciati con la tecnica dell'acquerello. In porzioni di spazio ben definite e magistralmente rese da orchestrazioni cromatiche, pacchetti di energie rappresentati creano una composizione armonica e ben equilibrata tra forme e colori. Ciò che il fruitore riesce a sperimentare osservando le sue opere è una sensazione di cristallizzazione in un flash, che mostra l'invisibile rintracciato e sviluppato tramite un attento studio dei movimenti della materia nello spazio. I suoi lavori sono frutto di un'accurata ricerca che prende le mosse dalla meccanica quantistica trasposta in linguaggio d'arte."
Dott.ssa Leonarda Zappulla: storico,critico d'arte e curatore.

Recensione Critica Arte Salerno 2017
Salvatore Cilio
L’apparizione dell’immagine olografica è messa al centro del processo creativo di Salvatore Cilio attraverso un modus operandi in grado di spaziare dal disegno alla pittura. Egli realizza una fusione plastica totale per ricostituire integralmente l’universo, ovvero l’equivalente di tutte le forme e di tutti gli elementi presenti, combinati secondo il principio della sua personale visione della realtà. La sua sensibilità emotiva fa sì che l’interpretazione di ciò che lo circonda sia la valvola di sfogo del suo modo di sentire le cose. Cilio mira alla sintesi, l’essenziale è esprimere lo stato del momento, il risultato è un turbinio di energie cinetiche cariche di policromie cangianti che si articolano con segni decisi ed incisivi. Il colore è fondamentale per Salvatore, è la trascrizione della sua interiorità. Il giallo, colore pregnante e dominante nel suo operato artistico è un messaggio di curiosità e di indagine cosmologica. La pittura di Salvatore Cilio è una complessa ricerca per formare complessi plastici: il moto traspare dalla composizione dell’opera, organizzata a strutture centrifughe, centripete, direzionali. Su questa base si innesta un ulteriore sviluppo, dato dal colore. Accostamenti contrastanti, capaci di dare forza e ribaltare i piani spaziali; colori ora stesi per filamenti diluiti, ora campiti a geometrie di pigmento quanto più puro. Sono opere di forte impatto emotivo, assimilabili alla pittura di impronta futurista.
Veronica Nicoli.-Curatrice d'arte, collezionista e Figlia d'Arte, Veronica Nicoli è imprenditrice nel settore artistico. Presidentessa di ArtetrA e fondatrice di Opera74

Un nuovo linguaggio d’arte. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta.-STORIA DELL’ARTE ITALIANA DEI MAESTRI D’OGGI.
Per un percorso informativo di mostre d’Arte e riconoscimenti degli Artisti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
Salvatore Cilio – Ragusa – Una spazialità dinamica ed imprevista, rende l’immagine visionaria, ma non irreale nella metamorfosi del mondo visibile, sempre carica di energia sottesa, dove fluttuano nell’immaginario forme di onirica geometria nella costante ricerca personale che si sviluppa nello studio della meccanica quantistica, dove è dominante un senso armonico del cromatismo nelle architetture delle forme fantastiche che prendono vita nello spazio cosmico nella coniugazione, tra libertà ed ordine razionale, il senso assoluto della geometria e la pulsione organica dei sensi per "un nuovo linguaggio d’arte".
Critico d'arte Carla d’Aquino Mineo, Presidente del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
Plinio Perilli - Poeta e Critico d'Arte.
Pubblicati dalla casa editrice -Pagine - Roma "Arte e Artisti contemporanei", una collana di volumi d'Arte che nasce per promuovere gli artisti e l'arte. Salvatore Cilio- Ragusano di Acate (1957) cominciò ascoltando un anziano decoratore di carretti siciliani- ma presto fu attratto dalle nuove, enigmatiche...certezze della fisica quantistica. Ripartendo come dalle stesse intuizioni di cromia e forma che decisero Boccioni o Delaunay, ecco gli acquarellati " Aspetti visivi nella pittura dei quanti", il"Dinamismi dell'universo", un "Dipolo quantico"....
Plinio Perilli - Critico d'Arte.
Un nuovo linguaggio d’arte.-Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta.-IL GIORNALE DELL’ARTE.
Interessante documentazione illustrativa ed informativa sui fermenti e novità che animano oggi l’arte nel panorama internazionale.
Salvatore Cilio – Ragusa – Lo spazio si dilata, senza confini, mentre la materia in un costrutto geometrico, tra pieghe misteriose, diviene fluida e diafana nello svelamento dei dati figurali, dove la natura morta appare nell’essenzialità cubista, ma lievita nelle trasparenze cromatiche e nei trapassi di luminosità, in cui le sfumature del blu giottesco dominano l’immagine illusionisticamente irta di chiaroscuri e screziature nella metamorfosi del reale per rendere l’onirica visione, sensorialmente percepita, in libertà di spirito nel fermento psichico e nella vibrazione di luce per un nuovo linguaggio d’arte.
Critico d'arte Carla d’Aquino Mineo. Presidente del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
Veronica Nicoli
Andare oltre ciò che si vede in superficie e scoprire L' anima di un' opera d' arte, di una creazione, è sempre un' emozione unica che nutre L' anima di chi osserva. I suoi studi di meccanica quantistica e la sua elaborazione pittorica sono unici nel suo genere, come unico è il genio di chi interpreta la natura e scopre in essa forme che altri non avevano visto. Le faccio i miei vivi complimenti. Le sue opere costituisco un esempio di come materia e spirito siano legati L' uno all' altro con la finalità di rappresentare un legame tra scienza e pensiero che sfocia nell' estetica dell' arte pittorica quantistica. Il suo modo di rappresentare attraverso le sue opere il movimento illumina quantismo è davvero unico.
Veronica Nicoli, curatrice d'arte, collezionista e Figlia d'Arte, imprenditrice nel settore artistico. Presidentessa di ArtetrA e fondatrice di Opera7

Cav. Flavio Di Gregorio, Critico e Storica dell'Arte
Cilio Salvatore gestisce una linearità esecutiva mediante coesa e astrattiva risposta ai calcoli quantistici di ricercate e complesse visioni matematiche. Egli, a seguito della rielaborazione concettuale modera la cromaticità astrattiva con una squadrata convergenza parallela formattando nella spazio il modulo reattivamente espressivo e coeso verso doppia stratificazione dei piani. Così l'artista Cilio Salvatore, contemporaneamente alla metamorfosi cognitiva, sugella la valenza, la sostanziale meticolosità trasfigurante la stessa realtà figurativa, permettendo alla volumetria simmetrica eleganza di comunicare il risultato che è dato da un modello percettivo di unificazione degli elementi espressivi.
Cav. Flavio Di Gregorio, Critico e Storica dell'Arte




Premi

-Collaboratore del gruppo "quARte" di Firenze
-Delegato Corrispondente in Arte/Scienza, Movimento “Cento artisti per il Mondo”Roma.
Mostre
-1975 Acate, la prima Personale di arte contemporane esponendo 57 opere.
-1977 Rimini, disegno una cartolina per l'Esercito Italiano
-1991 Vittoria, ho donato al "Centro Donna" di Vittoria un quadro "Per la Pace nel Mondo"
-1993 Puerto La Cruz (Venezuela), 2° Biennale Nazionale d'Arte Plastica.
-2007 Agrigento, Palacongressi di Agrigento 3° Edizione della Mostra Mercato Nazionale D’arte Contemporanea "Agrigento arte”.
-2011 Ragusa Ibla, Collettiva D’Arte “Linee Barocche”, Accademia Internazionale Città di Roma mi premia con una targhetta alla carriera, per la qualità della ricerca tecnica e creativa.
-2011 Vittoria, I° Edizione “MAC” Mercato Arte Contemporanea , presso il Polo Fieristico del Mediterraneo Fiera Emaia.
-2011 Gela-Rassegna D’Arte” L’Arte Contemporanea nelle Colonie Greche d’Occidente”.
-2013 Pietrasanta (LU)-Conferenza-Esebizione "quARte ",Arte Quantistica, Scienza e Realtà aumentata: sinergie d'innovazione, Sala dell'Annunciata, Chiosco di Sant'Antonio Pietrasanta (LU), questo evento viene "Premiato dalla Medaglia di Rappresentanza per la innovazione culturale dal Presidente della Repubblica"
-2014 Monaco (Germania)- Artisti Italiani in Germania
-2016 Firenze- Arte Firenze 2016
-2016 Lussemburgo- I° edizione di ARTbeLU, rassegna d'Arte contemporanea internazionale
-2017 Roma- " 2° edizione del del concorso di Arte e Artisti Contemporanei in onore del grande Paul Gauguin
-2017 Roma- adesione alla nuova collana di Arte e artisti contemporanei, Casa Editrice Pagine-Roma Arte e Artisti volume n°51
-2017 Torino- Museo Miit -Internazionale Italia Arte
-2017 Perugia- Perugia Contemporanea
-2017 Salerno- Salerno Arte 2017, Premio Internazionale d'Arte Contemporanea
-2017 Ragusa- VIII° edizione artisti Iblei per San Giovanni
-2017 Biscari Arte 16/23/ Dicembre Castello dei principi di Biscari.
-2017 Vittorio Sgarbi include Salvatore Cilio nella sua prestigiosa collezione privata.
Collezione Sgarbi- Raccolta delle Stampe e dei Disegni - OPERA ARCHIVIATA- N° PO 136
Collezione Sgarbi- Raccolta delle Stampe e dei Disegni - OPERA ARCHIVIATA- N° PO 137
-2018 Roma- 23 Marzo “L'Arte si Mostra” palazzo Ferrajoli.
-2018 Monreale- Premio Internazionale Van Gogh, complesso Monumentale Gugliermo II
-2018 1° Premio Internazionale Arte Palermo- Luglio 2018
-2018 Paternò- Etnea Art Rassegna d'Arte Internazionale- Palazzo Alessi 21-28 luglio 2018
-2018 Adrano- Estate in Arte- Palazzo Bianchi- Sala "De Andrè" dall'1 al 5 Agosto 2018
-2018 Capo D'Orlando- Ottava Edizione Esposizione Arti Visive-Atristi Siciliani, 09-29-Settembre
-2018 Roma - Maestri Oggi- Palazzo Velli- dal 15 al 17 Dicembre 2018
-2018 Lecce - Omaggio a Pablo Picasso - Premio internazionale D'Arte - Alto Riconascimento D'Arte
a Personalità del mondo dell'Arte della Scienza e della Cultura, che si sono particolarmente
distinte nell'opera di diffusione della conoscenza, della difesa e della affermazione dell'Arte
e dei Diritti Umani - Antico Monumentale Teatro "Apollo" Lecce 19 Dicembre 2018.
-2019 Padova -11 febbraio 2019, inserimento delle opere d'arte del Maestro Salvatore Cilio nell'archivio storico dell'Arte Italiana del Centro Accademico Maison D'Art Padova, Anno 2018-2019, per meriti artistici.

Bibliografia

Maestro Salvatore Cilio sono un ricercatore di arte pittorica applicata alla meccanica quantistica. Da molti anni i miei studi e le mie ricerche si sono indirizzati verso tematiche normalmente non esplorate da molti artisti. Studiando le ancora sconosciute potenzialità dell’essere umano, l’energia che permea tutto l’Universo, i misteri della vita e del cosmo, gli archetipi eterni, ho sviluppato uno speciale ambito di ricerca della realtà tra arte & scienza , tra razionalità e misticismo, che rendono la mia vasta conoscenza unica e degna della massima attenzione, facendo riflettere sulla natura di noi stessi e del mondo.