Roby Persi Santorum
pittore
. Finite le scuole dedicate, dopo un periodo di confusione artistica, decido di ricominciare da zero dimenticando volutamente ogni insegnamento o riferimento accademico.
Negli anni '80 con altri artisti locali fondo il gruppo "Ventilati Benacensi" con i quali produco molteplici mostre ed esibizioni toccando varie località del Trentino-Alto Adige ( Riva d.G.- Arco- Torbole sul Garda- Trento- Bolzano ecc.
All'inizio degli anni '90 trovo finalmente la mia collocazione definitiva aderendo alla PATAFISICA ed entrando con alcuni compagni di viaggio nel "Simposio Permanente Patafisici Ventilati Benacensi". Seguono varie mostre e performance ( in gruppo o singolarmente ) in regione o in altre realtà prestigiose di Milano, Firenze, Lucca, Malcesine sul Garda e Reschigliano di Campodarsego (2009) che rimane l'ultima vera mostra personale fino ad oggi.
Segue un lungo "periodo di Riflessione" con brevissime e sporadiche uscite sino ad oggi, anno 2021.
Si riparte! Sempre Patafisico e Ventilato.
Formazione
Nato a Riva del Garda nel '55, frequento l'Istituto Statale d'Arte a Trento, Magistero d'Arto Grafiche e Accademia di Belle Arti ramo pittura a Firenze.
Menzione speciale per l'insegnamento "sul campo" a mio padre Andrea (imbianchino decoratore)
Tematiche
Mi interessa l'universo mondo e le sue varie declinazioni con particolare interesse per le storture intime e sociali.
Dipingere e/o creare arte e cultura in tutte le sue forme è sempre e comunque atto politico. L'importante è che non diventi manifesto o bolso tentativo di propaganda più o meno diretta delle proprie idee.
Tecniche
La tecnica principale da me utilizzata è la classica pittura ad olio.. In passato ho utilizzato indistintamente tempere acriliche, acquarelli, gessi, pastelli, smalti ecc. mezzi pittorici che ora utilizzo esclusivamente per comporre grafiche veloci normalmente su carta di piccole dimensioni.
Quotazione
Roby Persi Santorum è pittore Patafisico, ma questo non significa nulla, poichè la Patafisica è corrente che neutralizza le correnti, codifica e ridicolizza i codici.
La sua pittura parla per lui. I labirinti ci sono tutti, la passione cromatica morbida insinua abissi di cosmica perdizione grazie a un'ironia sempre presente, sebbene talvolta tragica.
Ovunque l'uomo si trovi, femmina e maschio insieme, rapito tra le mura di una natura lussureggiante, scoprirà una leggerezza sorridente a soccorrerlo poichè niente è più irreale della realtà, niente è meno serio di cio che si definisce mortalmente serio, niente è abbastanza grave per chi ricrea l'universo sintetizzandone l'immagine attraverso l'intelligenza del cuore.
Salviamo il mondo che stiamo distruggendo e distruggiamo il mondo che stiamo salvando: contraddizioni letali che solo nella pittura diventano benedizione dell'anima
Marco Ongaro 2009
Premi
Mai partecipato a rassegne che contemplassero premi o attestati. In futuro chissà...
Bibliografia