MEMENTO – Verrà la morte e avrà i miei occhi
Foto e acrilico su tela, 2016
L’opera è stata esposta per la prima volta nel 2016 in occasione della prima personale dell’artista dal titolo “DIVERSITY – Oltre i Pregiudizi” presso la sede di Napoli della Banca d’Italia. Nel 2024 è stata, inoltre, inserita nella mostra virtuale promossa da QUIA APS per la Giornata della Memoria.
Tema centrale dell'opera è la paura del diverso, intesa sia come rifiuto dell'altro da sé, che spesso sfocia nella violenza, sia come angoscia di vivere una condizione di diversità che non si accetta.
Nel titolo siriprende in chiave rovesciata il noto componimento di Cesare Pavese (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi),esprimendo così il disagio quasi ossessivo dell’autore derivante dall'avanzaredella degenerazione della vista che lo ha colpito, un messaggio amplificato dalsenso di inquietudine provocato dalla rappresentazione dell'incontro con laMorte.
Tuttavia, comespesso succede, il dato biografico fornisce lo spunto per una più ampiariflessione, suggerita dal luogo stesso in cui tale opera è stata concepita,ossia un museo della tortura.
"Memento"intende, infatti, ricordare tutti coloro che, in vari periodi della storia,hanno subito atroci torture, a causa di una qualsiasi diversità, vera opresunta che fosse. E si rimane inorriditi nello scoprire i vari strumenti epratiche adoperati per infliggere pene e sofferenze indicibili, al punto cheper i malcapitati la morte da temuta diventava desiderata, apparendo come unaliberazione.
Sul pettodell’autore, che si ritrae come portatore di diversità, compare un simbolo cheha assunto significati distanti tra loro nel corso del tempo, dallarappresentazione del martirio subito dai primi cristiani sotto Nerone a logodella campagna per il disarmo nucleare del 1958, da vessillo dei movimentipacifisti degli anni ’60 fino a emblema della solidarietà dopo l’attaccoterroristico alla redazione della rivista parigina Charlie Hebdo nel 2015, senza contare gli usi da parte di settededite all’occultismo. Qui l’autore gli conferisce il ruolo di universale“lettera scarlatta” di tutti i diversi perseguitati in ogni epoca, dai martiricristiani ai martiri laici, come il filosofo Giordano Bruno.
Al macabro memento mori si intreccia, pertanto, iltema della memoria di chi è incorso nella crudeltà di quanti hanno da sempre cercato di debellare ogniforma di diversità. E il monito risuona anche per la società contemporanea, non solo con riferimento ai Paesi in cui sono ancora in vigore pratiche disumane(dall'infibulazione alla pena di morte), ma anche laddove le torture, fisiche emorali, hanno assunto altre sembianze, spesso più' subdole, e altri nomi: dal bullismo al femminicidio, dal mobbing alla xenofobia.
Informazioni generali
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Categoria: Mista
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Eseguita il: 2016
Informazioni tecniche
- Misure: 50 cm x 70 cm x 2 cm
- Tecnica: Foto e acrilico su tela
Informazioni sulla vendita
- Collezione: CASORIA (NA)
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA217401
- Archiviata il: 30/08/2024
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