PARADISE LOST (Paradiso Perduto) - Non è mai troppo tardi

Foto e acrilico su tela, 2016

ParadiseLost(Paradiso Perduto) e Paradise Regained(Paradiso Ritrovato) compongono il dittico della "Commedia Umana",esposto per la prima volta nel 2016 nella mostra personale DIVERSITY - Oltre i pregiudizi presso la sede di Napoli della Bancad'Italia; successivamente è stato esposto al Contemporary Art Museum di Casoria (CAM) nel 2018, all'Accademia diBelle Arti di Napoli nel 2019 e al Chiostro di S. Francesco a Benevento nel2021. Riprende nel titolo il capolavoro letterario del celebre poeta ingleseJohn Milton, che attesta la fortuna e l'influenza del poema dantesco oltre iconfini italiani. Le due tele si configurano quasi come una “Divina Commedia indue selfie”. Il punto di partenza è infatti un autoscatto: all'interno delSantuario di S. Giovanni Rotondo per ParadiseLost e nel mausoleo di Teodorico a Ravenna per Paradise Regained. L'opera sottolinea come spesso la strada per ilParadiso passa per l’Inferno e come, per usare le parole di Oscar Wilde, "ognuno di noi riunisce in sé il cieloe l’inferno”.

In Paradise Lost, in particolare, compare la scritta in aramaico chericorda il grido di dolore di Cristo sulla croce: "Eloì, Eloì, lamà sabactàni" (Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? in Marco 15, 34). Quitali parole aprono a varie interpretazioni: sono pronunciate da Cristo odall'artista stesso? Oppure, più in generale, dall'umanità che si senteabbandonata da Dio? Tuttavia, anche quando ci sembra di essere sprofondatiall’inferno, resta sempre accesa la speranza, perché è forse solo più difficileritrovare la giusta strada, ma non è mai troppo tardi. L’opera Paradiso Perduto è stata anche invideoesposizione nel 2021 a Palazzo Borghese a Firenze in occasione del Premio d’Arte Dante Alighieri.

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