L'ULTIMO ORACOLO (La profezia che si autoavvera)

Foto e acrilico su tela, 2023

L’operasi configura come la trasposizione visiva del componimento poetico omonimodello stesso autore, composto nel 2005 e confluito nella raccolta inedita“Liriche Avanti Cristo” (2015).

Comela poesia nasce dalla suggestione ricevuta da una prima visita all’Antro dellaSibilla di Cuma, così la composizione visiva prende le mosse da uno scattofrutto di una visita fatta anni dopo (lo scatto risale al 2022). Così ilsimbolo metafisico dello “sguardo infinito”, firma dell’artista, suggerisce lacapacità di vedere e sentire frammenti di una verità sconosciuta ai più.

Suquelle che simboleggiano foglie stilizzate, quasi dei cartigli, come nel mitodella sibilla, campeggiano le parole usate per comporre un messaggio sibillino,ripreso dalla originaria poesia, in cui non è dato un ordine prestabilito,aprendosi a variabili interpretazioni.

L'opera è stata in esposizione al MUST – Museo Storicodella città di Lecce (dal 1 al 10.12.2023) per la Biennale “L’Era degli Dei”,in occasione del conferimento del Premio “Medusa” per le Arti Visive presso ilTeatro Paisiello di Lecce.

L’ULTIMO ORACOLO          

Nel nigro antro solitariouna voce sibilante

penetra nelcervello come lama di ghiaccio.

Parole per secolicustodite nella roccia

si ridestano, prontea deporre larve

di torbidi dubbiche lenti divorano

la mente, rievocandopaure ancestrali

e oscuri presagidi future sventure.

Fluttuano incertele profetiche sillabe

che torturano ilmisero mortale:

naufraga con esseogni anelito

di serena eingenua ignoranza.

Non resta che unacriptica serie

di insolutienigmi verbali:

(daLiriche Avanti Cristo, 2015)

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