Libro: I cinque di mezzo di Francis La Flesche, curato da Raffaella Milandri
Continua l’opera di recupero della letteratura nativa americana da parte di una piccola casa editrice marchigiana. Francis La Flesche in prima edizione italiana
La mission è il recupero digrandi classici di famosi autori nativi americani mai tradotti in italiano:Mourning Dove, Zitkala-Sa, Luther Standing Bear, Charles Eastman e tanti altriin programmazione. Nonostante i molti appassionati degli Indiani d’America inItalia, i titoli scarseggiano e non viene resa giustizia a una cultura che non èsemplicemente affascinante nella sua diversità, ma che offre anche preziosispunti storici, sociali, antropologici e che ha molto da insegnare, soprattuttonel paragone con la cultura “dominante” occidentale. La spinta trainante delprogetto della Mauna Kea Edizioni, di San Benedetto del Tronto, è quella deldirettore editoriale Raffaella Milandri, giornalista e antropologa, attivistaper i diritti dei Popoli Indigeni e membro onorario di due tribù di NativiAmericani. La Milandri è determinata a divulgare classici ma anche autoricontemporanei e informazioni attuali su un popolo che non è affatto scomparso,ma ha una realtà sociale, economica e politica in continua evoluzione. Dopoassimilazione forzata e genocidio culturale, i Nativi Americani continuano asubire ancora la violenza dell’essere ignorati e falsificati nel loro passato enel loro presente. La loro storia meriterebbe di essere studiata nelle scuole,anche per essere da esempio su come non dovrebbe essere trattata una cultura diversa. Nella collana dedicata aiNativi Americani, l’ultimo grande classico del Novecento uscito in questigiorni è “I Cinque di Mezzo. Ragazzi Indiani a Scuola”, di Francis La Flesche; è stato ilprimo etnologo professionista nativo americano, ha lavorato con la famosa antropologa Alice C. Fletcher econ lo Smithsonian. Era specializzato nelle culture Omaha e Osage,quest’ultima alla ribalta nel recente film “Killers of the Flower Moon”, cheha sfiorato diversi Oscar, dove Scorsese narra uno degli episodi venuti allaluce in cui i Nativi subiscono abusi di ogni tipo, sempre causati dalla strenualotta occidentale per soldi e potere. Nella sua prima edizione in italiano, The Middle Five, “I Cinque di Mezzo”, èconsiderato un classico della letteratura dei Nativi Americani, uno dei libripiù apprezzati come autentica fonte di informazione sulla cultura indiana, eche possono essere raccomandati a tutti i lettori anche giovani, come utilecorrettivo all'immagine spesso distorta della vita indiana che si vede nei film,nei fumetti e in televisione. È un racconto semplice e toccante di giovaniragazzi indiani a metà strada tra due culture, riluttanti ad abbandonare leabitudini dei loro padri, e perplessi e a disagio nel loro nuovo ruolo di“uomini bianchi per finta”. Si tratta del resoconto della vita di Francis LaFlesche come studente in una scuola missionaria presbiteriana nel nord-est delNebraska, all'incirca al tempo della Guerra Civile. Scrive La Flesche: “Inquest’opera, in una serie di ritratti, voglio presentare i miei compagni deigiorni di gioventù, specialmente ai ragazzi della razza che si è impossessatadella terra dei miei padri”. Le vicende dei collegi indiani, boarding schools,spesso si sono concentrate sugli abusi, sulla rimozione forzata delle credenzee dei simboli culturali e sulla rottura degli alunni con la loro identità diNativi Americani. Sebbene questi fattori siano senz’altro in gioco nel memoiredi Francis La Flesche, quest’opera presenta un punto di vista più “morbido”,essendo l’autore un promotore della necessità di adeguarsi allo stile di vitaoccidentale per salvare i Nativi Americani dalla distruzione. In fin dei conti,ha avuto ragione: oggi i Nativi negli Stati Uniti sono oltre nove milioni, inbase al Census 2020.
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