Patrizia Morello
pittrice
Patrizia Morello, sin da giovanissima manifesta spiccate doti artistiche. Determinante è il sodalizio artistico col maestro Flavio Canta il quale oltre a trasmetterle la tecnica, la accompagna nello sviluppo di una personale identità artistica. Di notevole importanza per la realizzazione dei ritratti, sono i corsi effettuati con il noto pittore iperrealista Fabiano Millani. Diverse mostre sia nazionali che internazionali segnano negli anni il percorso artistico di Patrizia Morello ultime tra queste premio internazionale arte Milano nel 2017 presieduta da Vittorio Sgarbi, Premio internazionale Berlino nel 2018.
agosto 2023 palazzo Marchesale di Melpignan0 : Mostra collettiva "Vertigini e vibrazioni del XXI secolo," a cura di Patrizia Stefani, direttrice di Patty's art gallery.
Dicembre 2023: Mostra collettiva "Sulle orme di un viaggio" presso la Galleria Riccardi di Matera. sempre a cura di Patrizia Stefani, direttrice di Patty's art gallery,
Dicembre 2024/ gennaio 2025: Mostra personale " Sulle ali di un sogno" al palazzo marchesale di Arnesano a cura di M. Grazia Renis.
Formazione
Patrizia Morello, nata nel Salento nel 1970, dimostra fin da bambina un talento naturale per l’arte. Nel 1986, a soli 16 anni, un momento di attesa diventa una rivelazione: seduta sul divano di un’amica, il suo sguardo si posa su un dipinto che la colpisce profondamente. I dettagli dell’opera suscitano in lei un’energia creativa e una nuova consapevolezza, trasportandola nel mondo delle pennellate. Il giorno seguente acquista la sua prima tela e gli strumenti necessari per dipingere, dando inizio a un percorso che unisce studio e sperimentazione. Ammira e si ispira ai grandi maestri impressionisti, ma presto arricchisce la sua tecnica con esperienze personali e intuizioni sensoriali. È in questo periodo che incontra il maestro Flavio Canta, il cui stile naïf e la generosità professionale la guidano nei primi passi del suo viaggio artistico. Da lui apprende non solo tecnica, ma anche l’importanza di dare voce alla propria autenticità. Le sue opere esplorano una varietà di soggetti: paesaggi costruiti con sapienza, corpi in movimento, danze fluide, maternità delicate e cieli dettagliati con nuvole e voli che evocano emozioni poetiche. Con il tempo, Patrizia sviluppa uno stile che passa dal reale al surreale, fino all’astratto, mantenendo sempre una connessione profonda con la sua identità salentina, pur spaziando verso paesaggi di ogni tipo. Ogni sua tela è frutto di una ricerca cromatica attenta, dove i colori si sovrappongono creando profondità e suggestioni fiabesche. La sua arte è un equilibrio tra leggerezza e concretezza, tradizione e modernità. Il colore diventa il suo linguaggio principale, capace di trasmettere emozioni profonde attraverso giochi di chiaroscuro e tonalità vibranti. Le sue tele sono un inno alla bellezza della natura e ai sentimenti di fratellanza che essa ispira, un omaggio al Salento ma anche un ponte verso una dimensione universale. Patrizia Morello si distingue nel panorama artistico contemporaneo come un’artista capace di fondere tecnica raffinata e sensibilità emotiva. Le sue opere, vibranti e poetiche, sono finestre su mondi fantastici e concreti, dove il realismo si intreccia con l’astrazione in composizioni libere ed eleganti. Ogni pennellata racconta una storia e invita chi osserva a immergersi in un’esperienza quasi terapeutica, fatta di colore e poesia. Le sue opere, sono disponibili per la vendita o la personalizzazione, rappresentano una voce unica e rispettata nel panorama artistico attuale. Patrizia Morello crea mondi in cui la pittura diventa una celebrazione della vita, della natura e dell’umanità.
Tematiche
Attraverso le mie opere vi raccontano un viaggio che affonda le radici nella mia infanzia trascorsa in campagna, dove il contatto diretto con la natura ha alimentato il mio amore per i suoi colori, suoni e forme. La natura è stata per me una fonte inesauribile di ispirazione, un luogo in cui il tacer nella bellezza dei paesaggi mi ha consentito di vedere oltre, a cogliere quei dettagli che sovente ci sfuggono.È proprio da questa relazione profonda che nascono molte delle immagini che potrete visionare nelle mie opere. Sin da ragazza ho sognato di volare, chi non l'ha fatto? quel sollevarci e vedere questa terra bistrattata da una prospettiva diversa. Il senso di libertà e leggerezza è il filo conduttore di questa mostra, in cui ogni quadro rappresenta un sorvolare, un'immersione onirica che oltrepassi gravità e ordinario.Vi porto con me là dove ogni colore, ogni tratto, nasce dall'esigenza di far vivere emozioni profonde e trasformare in suggestioni quelle sensazioni che a volte sfuggono alla parola. Le ali, simbolo di libertà e levità, sono protagoniste di questo percorso: un invito ad elevarsi dagli inganni del tempo (cito il maestro Battiato) a lasciare che l'essenza voli oltre i confini della realtà.Ogni opera racconta una storia, un frammento dell' essere, di sentimenti che si fanno forme contenute nei colori. La pittura diventa uno strumento per dar voce all'invisibile, per rendere tangibile ciò che la fantasia ci sussurra. Vi invito a esplorare ciò che ho creato con il cuore, e a lasciarvi guidare dalla letizia e dalla meraviglia, svelando come l'arte possa essere evasione dalle abitudini quotidiane.attraverso le mie opere, possiate percepire un po' di tutto.
Tecniche
Le tecniche utilizzate sono: acrilico su tela, olio su tela. paste materiche e foglia oro.
Quotazione
Quanta luce e quanti colori, nelle opere di Patrizia Morello. Surreali ed onirici elementi, compongono intense vedute e suggestivi paesaggi nella fantasia dell'artista. Il vasto universo cromatico che esiste dentro di lei, prende vita e forma ogni qualvolta la Morello si lascia andare all'arte in un intenso e meraviglioso gesto pittorico. L'artista utilizza il colore in maniera talentuosa, le sfumature si susseguono livello dopo livello, creando degli strati tonali che diventano presto l'emblema del suo reale talento. Opere che hanno al loro interno l'impegno e l'amore per L'arte, la cultura di una ricerca raffinata ed elegante che Patrizia Morello conduce durante la sua carriera ed è per questo che i suoi lavori sono talentuosi e anche di grande espressività'. Il loro linguaggio è brillante e il fattore contemporaneo esalta la modernità' di una paesaggistica non più' tradizionale, un linguaggio dinamico ed efficace che mette in atto un vero e proprio rapporto empatico tra l'artista e l'astante.
Sandro Serradifalco
Critico d'Arte , Editore e Saggista
Se il paesaggio, la figura, il soggetto sono campo di prova nella ricerca della perfezione, è nella rappresentazione dei cieli che l’emozione più profonda ed elevata si esprime massimamente:”...il cielo contiene forme e colori bellissimi...”afferma l’artista, forme e colori che spesso sfuggono all'occhio prosaico dell’osservatore ordinario ma che Patrizia riesce a trasferire sulla tela, animandola coi colori dell’emozione, del sentimento, della positività tutta femminile che l’artista trasmette. Nei cieli di Patrizia Morello l’osservatore aleggia tra speranzosi voli di rondini, sente la brezza dolce che muove le fronde, l’aria frizzante e acerba della primavera, riposa nel blu notturno irradiato da splendide lune. Le opere dell’artista manifestano un mondo interiore che si muove tra semplicità e perfezione, realismo e rappresentazione, espressione ed emozione. Dr. Federica Ricchiuto
Un ripartire dall’Arte promosso dal Comune di Arnesano – Assessorato alla Cultura - La Pittrice, Patrizia Morello giovanissima, Salentina di Ruffano ( LE), mi viene presentata dalla curatrice Maria Grazia Renis, ne percorriamo insieme le maestose stanze Comunali di Arnesano: storiche d’ambiente e, storicistiche nel discorso palesato su pitture murarie a mo’ d’ affresco in versione Partenopea in alcune stanze che, ne caldeggiano alcune fisionomie. Il luogo, o complesso a citazione Marchesale, era colmo di una eccezionale Quadristica in parte distrutta e dispersa: ne cito ovviamente i nomi che vanno; dal Tiso all’Elmo e al nostro Passabì. Patrizia, in una prima stesura, si destreggia fra elementi floreali dove ammiccano fisionomie di paesaggi campestri tra fiori e alberi, n’è, disdegna le affabulanti nature morte in luminosità di colori, probabilmente segno di un sua pacata fanciullezza. In risvolto di copertina poi , come se ne saggiasse i colori gli enumera per non dimenticarli: la tela bianca, fin dove poeticamente ne conta l’impasto tra nero e bianco, la sua zona d’ombra. Ma esplode più in là, dove la scoperta del colore più nulla gli basta: fiori, alberi, fisionomie verticali e orizzontali; il colore, non la trattiene più. La sua, è un ricerca quasi rabbiosa, ne domina le stesse esplosioni, tra querceti e velate dicotomie di fiori, tra voli di farfalle e statici ripensamenti e, malianti figure: galattiche, le esplosive melagrane dove poi si placa nella pensosa figura, omaggio a se stessa: se vogliamo, alla Sua fattiva personalità e, l’attendiamo.Professor Peppino Martina Palazzo Marchesale di Arnesano – 12 – 24.
Bibliografia
E' il 1986, e sono seduta sul divano di casa della mia amica che sto aspettando. Il mio sguardo è catturato dal quadro appeso alla parete di fronte a me. Lo osservo, ne studio i dettagli, e all'improvviso sento un impulso irrefrenabile che mi attraversa: "Anch'io voglio dipingere "All'indomani stesso mi precipito in un negozio di belle arti. Acquisto la mia prima tela, colori e pennelli, tutto ciò che mi serve per iniziare. Con trepidazione, inizio a dipingere il mio primo quadro. Mi ispiro ai grandi maestri impressionisti, studio le loro tecniche, cerco di carpirne i segreti. Ma dentro di me cresce un desiderio più profondo: voglio dipingere attingendo solo dalla mia mente, dalle mie emozioni. È in questo momento che incontro il maestro Flavio Canta. Con lui intraprendo un viaggio artistico personale. Mi guida con pazienza, mi accompagna passo dopo passo in un percorso di personalizzazione della tecnica, aiutandomi a trovare la mia vera voce artistica. Negli anni sperimento nuove tecniche e svariati stili pittorici.