Critica
Paolo Cao, con la maestra Nadine Calefato, percorre diversi indirizzi, dall'impressionismo, al figurativo, al post-impressionista, con buoni risultati che lo portano a conoscere tutte le sfaccettature della pittura, l'uso ardito del colore, puro, materico, azzardando accostamenti cromatici inusuali, particolari, che sfociano in effetti sorprendenti, ricchi di comunicazione emotiva, di una celata malinconia iniziale, ma che, a poco a poco, diventa energia, vigore: l'anima di Paolo Cao traspare dal dipinto, a volte solare a volte melanconica, ma sempre "positiva".
La fretta di trasporre sulla tavola le sensazioni che lo percorrono, da alle opere di Paolo Cao la freschezza, l'immediatezza e la capacità di trasmettere all'occhio di chi l'osserva, tutte le sensazioni sopite nell'anima, e che, trasformate in colore, acquistano nuova vita.
Il viaggio pittorico di Paolo Cao continua, da un esperimento cromatico ad un altro e, come ogni artista, tutte le sensazioni, che l'anima prova, trovano l'urgenza di essere trasformate in colore, unico mezzo per dare un senso di immortalità alle opere, fissando "l'attimo fuggente", con la presunzione sognante, di essere a sua volta immortale.
NADINE CALEFATO