Processo alchemico

das, 2010

Il cammino dell’uomo è lento.
Nella manifestazione egli è materia pesante e fortemente radicato alla terra.
In lotta con se stesso ed i propri attaccamenti atavici.
Estremamente materico, con larga espansione alla sua base verso la terra per il forte radicamento.
Di lente vibrazioni per l’inconsistente energia.
Verde nel suo divenire, con seme in potenza di spinta evolutiva.
In torsione trascendente verso la sua ascesa con movimento a spirale in contrasto con la forza pesante della materia che tende al basso.
L’incontro di tali forze di enorme intensità, ma opposte e divergenti, genera lacerazioni, solchi profondi, imprecisi e frastagliati, ferite non rimosse, che sedimentano.
Movimenti di ricerca, incerti, letti, cancellati e riscritti, solchi arati con estrema fatica.
La materia si aprirà in un fiore bianco e dorato, con superficie in movimento per il lavoro di ricerca di purificazione interiore. All’interno il punto focale, la fiamma che non deve mai spegnersi, e deve essere protetta dal tumulto delle apparenti forze esterne.

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