Parte ufficialmente il concorso Sedia d' Artista
concorso di idee per riciclare una sedia.
Questo non è un manifesto ma un invito a partecipare.
Il riciclare sembra diventato un dogma della nostra società ancor più oggi che le sfide
dell’economia globale c’impongono un adeguato impegno verso un’economia solidale e sostenibile con un’attenta ricerca a fonti energetiche rinnovabili e accessibili a tutti ma probabilmente, questo non basta.
Crediamo che lo sforzo necessario per affiancare una nuova politica, che miri al risparmio non solo d’energia e risorse , ma anche in termini di rispetto e riciclo d’oggetti ormai obsoleti, possa, grazie al tocco d’Artista, divenire nuova sintesi, creando in noi una nuova percezione d’uso e consumo.
Questo “ nuovo “ modello di intendere il riciclo con rispetto per il passato e fantasioso amore per il futuro, sarà sempre più importante alla luce della mancanza di lavoro cui assistiamo nell’industria e nei servizi.
Ognuno di noi per suo conto ha versato, versa e verserà ,non solo in termini economici ma appunto in termini energetici e morali un tributo personale alla crisi mondiale che ci attanaglia.
Per cui, le forme di rispetto fin qui intraprese , dovranno necessariamente essere incrementate e inglobate in una più estesa presa di coscienza che crei, come succede in Natura, un nuovo “ Humus” che permetta ad ogni singolo di sentirsi parte attiva nei processi creativi .
Gli spunti per agire certo non mancano e nemmeno i campi d’interesse da dove attingere: noi cogliamo a questo proposito delle sedie che dalla discarica nelle quali sono state stoccate, ci parlano , e ci dicono di solidarietà di riposo d’ascolto ma anche di discussione, confronto dibattito aperto su quelle che dovranno essere le scelte future , sulla gestione delle risorse comuni.
Perché? La sedia vista nel suo oggettivo valore di riposo ma anche di comodo accesso all’esperienza della quotidianità. Per cui nei momenti più svariati , al lavoro o in attesa di un appuntamento e in qualunque altro momento della giornata ,ci capita di cogliere da questa prospettiva, il senso del tempo che scorre e della necessità di uno spazio nel quale riconoscersi.
Pensiamo alla sedia come porta spazio temporale dalla quale concedersi il lusso di cogliere un pensiero e di crearci un’opinione su ciò che ci circonda. Così in compagnia di un libro, di un brano musicale , di fronte ad un dipinto o seduti ad una tavola con i nostri commensali, nel quotidiano convivio, siamo pronti a cogliere una nuova esperienza.
Per questo, comodamente seduti e pronti a goderci questo spettacolo così vario, lasciamo alle generazioni future una sedia, magari d’Artista.
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