Milo Benini

pittore

Passione, istinto, impulsività sono le caratteristiche di Milo Benini artista che riporta sulla tela l’esplosione delle proprie emozioni e che nell’astratto dei suoi dipinti rappresenta la propria creatività interiore ed innata che si contrappone ad una formazione professionale tecnica in ambito economico e finanziario. 

Nato a Ferrara e cresciuto sulle rive del mare Adriatico affonda le radici della propria sensibilità artistica in una storia familiare particolarmente ricca ed eterogenea nella quale già il nonno Paride, che tutti chiamavano Mario,  ai tempi della seconda guerra mondiale e in un contesto sociale di grande  difficoltà, dove la fame era di casa,  trovava il tempo e l’energia  per dedicarsi alla pittura con oli su tela che  hanno immortalato scene di vita di quel periodo e ricordi di  artigiani piegati dalla fatica sul loro lavoro. 

La zia Leda Benini, nata anche lei in una famiglia di agricoltori che con fatica dissodavano campi sabbiosi avari,  con grandi sacrifici studia fino a diventare maestra e poi  la prima donna di Cervia a prendere la patente, compone poesie e dipinge i paesaggi della sua terra che sulla tela dimenticano ogni durezza e ci lasciano memorie di serenità. In quel periodo difficile tutti danno una mano, le difficoltà uniscono ancora di più la famiglia che con coraggio costruisce la prima piccola pensione di poche camere che poi diventerà l’albergo Aldebaran dove i nonni passeranno il resto della loro vita passando a figli e ai nipoti il carattere forte e l’amore per la propria terra e la natura.

L’energia ancestrale  è il serbatoio culturale che fa esprimere Milo Benini che sulla scia di maestri come Emilio Vedova estrae sentimenti che sulla tela  si espandono e propongono riflessioni intime.

Forza, energia, sensibilità si mescolano e propongono temi che liberano il pensiero e che spingono alla riflessione verso un universo nuovo che supera la sofferenza.