House of Lies

Mista, MDF, 2025

La mattina del 6 febbraio 2023, ovunque ci trovassimo nel mondo, noi, che condividiamo la stessa maledizione, ci siamo svegliati in un giorno dannato. È stata una mattina che ci ha martellato in testa il fatto che, per quanto lontano cerchiamo di scappare, portiamo con noi quel fardello maledetto.Nella settimana che è seguita, ci è stato ancora una volta inciso nella mente, per la milionesima volta, che come esseri umani il nostro valore e la nostra importanza non superano il nostro voto e le nostre tasse. Per una settimana abbiamo guardato persone moribonde gridare aiuto da sotto le macerie, le loro voci affievolirsi lentamente. Abbiamo assistito alla disperazione di coloro che urlavano per chiedere aiuto, a volte per i loro cari, a volte per sconosciuti, gridando: "Ho sentito una voce, c'è qualcuno vivo." E abbiamo visto come l'aiuto non arrivasse mai, lasciando le persone a testimoniare la morte dei loro cari, completamente sole sotto tonnellate di macerie. Abbiamo visto, ancora e ancora, come chi si ribellava, chi diceva la verità, veniva messo a tacere. Per una settimana, abbiamo assistito al volto più orribile dell'umanità, il fascismo, a livello primordiale. È stato trasmesso in diretta mondiale.Abbiamo visto gli sforzi di ricerca e soccorso trasformati in operazioni di PR, forniture essenziali vendute per profitto dallo stesso stato, aiuti bloccati solo per preservare la reputazione del sultano schizofrenico. Saccheggi, rapimenti e uno stato fallito che si rifiuta di intervenire, tutto per non offuscare l'immagine del sultano schizofrenico. Soccorritori stranieri—italiani, israeliani, greci, americani—supplicavano piangendo: "Fermatevi, ci sono ancora persone che possono essere salvate," mentre i bulldozer avanzavano attraverso le macerie. Uno stato che si affrettava a seppellire i morti in fosse comuni e un "leader mondiale" che gestiva tutto questo. E così, ancora oggi, due anni dopo, ci sono persone che stanno cercando i loro dispersi. Nonostante il doppio terremoto, a sei ore di distanza, che ha colpito dieci città, abbiamo visto, in diretta TV, mentre tutto il mondo guardava, che Erdo?an, il dittatore, era l’assassino di ognuno di noi.Quando ero bambina, c'erano i libri pop-up. Quando aprivi una pagina, la scena di quella storia si apriva in rilievo. Potevi muovere alcuni personaggi un po', aggiungendo vivacità alla storia. Era geniale, così bello, divino—lo adoravo. Eppure, quando chiudevi il libro, quella scena collassava sui personaggi, intrappolandoli fino a quando la pagina veniva riaperta. Una volta riaperta, i personaggi potevano muoversi solo leggermente, come se fossero eternamente confinati a una monotonia—una tristezza aleggiava su di essi.Anche noi siamo stati intrappolati per sempre nei capricci di un sultano schizofrenico. I rari momenti in cui la nostra pagina si apre sono solo per le elezioni o quando siamo chiamati a sponsorizzare i suoi capricci attraverso le tasse. Quando quei momenti passano rapidamente, il nostro palco collassa su di noi, separandoci dalla nostra stessa storia.La casa pop-up di House of Lies, nonostante tutta la sua usura e inquietudine, incombe su di noi come una sinistra spada di Damocle. E noi, la parte più insignificante di questa composizione, restiamo intrappolati tra le macerie delle nostre vite e quella casa minacciosa. Le macerie sono la parte più prominente della House of Lies perché il fascismo si nutre di macerie.Questo dipinto non è un lamento; è una ballata di disgusto. Se riuscirò a lasciare anche il più piccolo segno nella storia con esso, mi basterà.

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