Mauro Gasparinetti

scultore

Si avvicina alla scultura in giovane età, e decisamente lontano dagli ambienti accademici.
Le spiagge di sabbia fine sono i suoi laboratori ma non ama definirsi propriamente un sand artist, non è la celebrazione della tecnica scultorea di un materiale così friabile ad interessarlo, bensì la sua stessa caducità. Infatti è sulla battigia che nascono quelle che, alla fine, potrebbero anche definirsi delle performance: corpi abbandonati e lascivi in attesa della marea che li dissolverà. Ciò che lo affascina è questo gioco che ricorda molto il Mandala tibetano dove il paziente e lungo lavoro di creazione viene spazzato via da un colpo di vento o, come in questo caso, da un'onda.
Con il tempo questa passione si è trasformata, quasi per osmosi, in una vera e propria attività di studio, a contatto con un altrettanto nobile materiale naturale: la creta. Ma i soggetti continuano ad essere gli stessi: corpi, spesso femminili, in pose classicheggianti ma intrisi di uno spirito arrendevole, remissivo. Come se questa apparente sottomissione della donna nei confronti del maschio dominante fosse in realtà, la mossa vincente e gloriosa di una umana natura troppo spesso sedotta dal modello dell'invincibilità ad ogni costo, tipica della società dei consumi e dei media.
E' tra gli scatti dei più celebri fotografi contemporanei di nudo che spesso trova i suoi pretesti estetici e le forme che utilizza, Karel Vojkovsky, Ruth Bernhard, ed altri importanti artisti.

Formazione

Mauro Gasparinetti nasce a Saronno nel 1967,
studia e si diploma al Liceo Artistico Statale di Brera in via Hajeck a Milano e prosegue gli studi al Politecnico dove si laurea in architettura.
Lavora in uno studio di progettazione ma mantiene ben ferma la sua attività di scultore presso l'atelier Spazio 15 nella storica Fornace Curti di Milano.

Tecniche

La tecnica utilizzata è il classico modellato di creta cruda che, una volta cotta, spesso colora con mordenti per legno, impregnanti e cere ad encausto.