Tecniche
Acquarello,olio,tempera,inchiostro di china.
Quotazione
La pittura di Mario Amico, affida la sua valenza al pensiero, ovvero a quella meditazione propositiva sofferta, che l'uomo scava nel proprio essere.E infatti egli scruta,s'interroga ed osserva anche l'habitat che lo circonda, straniandosi poi volutamente da esso, e così la pittura diventa un mezzo per affrontare viaggi fantasiosi che portano chi osserva lontano, in luoghi esotici, in mari mai navigati, in visioni mai viste.
In possesso di una tecnica pittorica di prim'ordine ricca di cromatismi strutturati ed espressivi, non certo facili da applicare, Mario Amico ottiene risultati straordinari.Il tutto corredato da un percorso originale intrapreso a raggiungere uno spazio che porta lo sguardo in suggestioni visive affascinanti.
Bianca Brancati Carlevani.
Bibliografia
Mario Amico, nato a Caltanissetta dove vive ed opera, ha svolto l’attività professionale di perito minerario raggiungendo gradualmente cariche di prestigio.
E’ segretario dell’Associazione “Amici delle miniere” che si batte per il recupero museale delle miniere “Trabonella” e “Gessolungo” nel territorio di Caltanissetta.
Da anni impegnato in diverse discipline artistiche come poesia, scultura e pittura(attività che lo ha visto presente in mostre personali e collettive tenutesi a Taomina- Cefalù- Roma- Alcamo ed in altre città).
Sue opere si trovano in collezioni private in Canada- Toronto- Hamilton-Barrye.
Mario Amico è socio fondatore e direttore artistico delle associazioni di pittori e scultori “ARTE E TENDENZA” che annovera tra i soci i migliori pittori nisseni.
Fa parte con cariche direttive, di diverse associazioni culturali di poeti e scrittori.In alcuni suoi dipinti dedicati al mondo delle miniere, dipinge ricordi vissuti in angusti sotterranei, con prospettive originali che solo chi ha lavorato all’interno delle miniere può cogliere e rappresentare.
In queste particolari pitture, mette sulla tela con colori dal cromatismo inusuali, scene di lavori minerari–corpi di minatori colti nel momento faticoso-dove la mancanza della luce naturale, viene rischiarata dalla fioca iridescenza di un’acetilene.