L’universo astratto informale è il nuovo fronte creativo di Angela Sarchiello. La sua costante è una espressività originale data da un colorismo acceso, palpitante, ben delineato. I colori sono intensi, vivi, particolarmente brillanti e in alcuni casi richiamano alla mente le vetrate gotiche delle cattedrali medievali.
Artista che riesce a dare coscienza alla pittura astratta, riesce a trasportare il fruitore in una dimensione assoluta, in cui non vi è la necessità di attivare meccanismi di comprensione consci della mente, poiché il suo linguaggio è un linguaggio sensoriale che non passa necessariamente dal filtro del ragionamento, ma punta e arriva direttamente alle emozioni. Un Astrattismo lirico in cui prevale la funzione espressiva e simbolica del colore.
L'Artista dà vita a eccelse opere di matrice astratto-informale, che possiedono tutte un modus operandi altamente riconoscibile: una grafia forte, quasi arcana, espressione di una ricerca prettamente materica. Tale ricerca prevede anche, sulle tele, concrezioni a vari livelli che stravolgono la bidimensionalità del quadro per creare uno spazio fisico fatto di sporgenze e depressioni che superando i limiti della tela, fa della corposità della materia, la vera protagonista dell'opera d’arte.
I suoi lavori si legano quindi indissolubilmente alle vicende storiche dell'arte europea e ciò si esprime, nelle sue opere, con una manualità di forte suggestione e un cromatismo vicino agli esiti della corrente informale. Come Burri, Dubuffet e Fautrier, Angela Sarchiello affronta, nella sua pittura, una ricerca prettamente materica, inserendo talvolta, nelle sue tele, materiali vari che stravolgono la bidimensionalità del quadro. Opere che ricercano un linguaggio personale che prevede l’utilizzo di lapilli di lava e tessuti lavorati su tele o tavole, cercando di dare vita, movimento e vibrazioni al colore. La ricerca dell’artista, diviene dunque, non solo sperimentazione stilistica e formale, ma uno studio più complesso e generale sulla materia e sullo spazio. Angela Sarchiello cerca, come Burri, di superare i limiti bidimensionali della tela, per creare uno spazio fisico ricco di sporgenze e depressioni. Lo spazio diviene, per l’artista, luogo di azione e di espressione e la ricerca dell’artista, diviene dunque, non solo sperimentazione stilistica e formale, ma sulla materia e sullo spazio.
Trame originali nella forma compositiva ma prettamente astratta, ricche di luce e colore. Architetture visive nuove, dal vibrante impatto, che attraverso un creativo assemblaggio informale ma sempre eloquente e comunicativo nella sua meravigliosa essenzialità, ci regala opere ricche di tutta la potenzialità espressiva del colore e della materia pura, capace, senza orpelli descrittivi, di catturare l’attenzione del fruitore e di esprimere tutta la grandezza interiore di un’artista dalla forte e comprovata sensibilità.
L’arte di Angela Sarchiello, fatta di un gesto, forte, arcano, originale, si distingue per fluidità del gesto, tendenza alla trasfigurazione del dato reale, segni, tracce e pennellate istintive. e mai emula dei risultati del passato.
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