Marco Cioffi
artista
Autodidatta, ha realizzato installazioni, mostre, esposizioni e performance presso: MACRO Asilo - Museo d'Arte Contemporanea di Roma, European Museum of Modern Art (MEAM), Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (MLAC), Oud Sint Jan Museum, Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz (MAAM), Rome Art Week (RAW) 2017 / 2018 - La settimana dell'arte contemporanea, Stricoff Gallery, Galerie Thuillier, Festival RADICA, Umbria Art Festival, Festival Fuori Posto, Premio Internazionale Arte Palermo, ecc. Alcune sue composizioni di musica elettronica sperimentale, utilizzate nelle installazioni, sono conservate presso il Sound Art Museum di Roma. Ha partecipato a mostre collettive nazionali ed internazionali (New York, Londra, Bruges, Barcellona, Parigi, Zurigo), esponendo alla Biennale d'Arte "Metropoli di Torino", alla Biennale Internazionale delle Fiandre, alla Biennale Internazionale d'Arte di Bari e alla Bienal International de Arte Barcelona . Ha ricevuto il Premio René Magritte ed il Premio Eccellenza Europea delle Arti. E' socio, per meriti artistici, dell'Accademia Internazionale di Arte Moderna.
Le sue proposte artistiche sono il frutto della contaminazione tra le differenti forme espressive alle quali si è avvicinato. Dalla sua costante ricerca personale nasce l'incontro con la sperimentazione artistica.
Formazione
Autodidatta. Nel nostro essere e nel nostro sperimentare c’è una dimensione possibile, una realtà altra da quella visibile, questa diventa l’oggetto, l’espressione testimoniabile. Mondrian dichiarava: “Non voglio quadri. Voglio soltanto scoprire le cose”. Per lui - e ne condivido l'analisi - l’astrazione era necessaria per sottoporre le apparenze del mondo fenomenico ad un procedimento di semplificazione, come mezzo per manifestare una realtà assoluta. Una pittura questa, che si sottrae alla rappresentazione, che non si riferisce alle cose nella loro oggettività, ma si delinea e si scopre definendosi nella realtà non oggettiva che è lo sfondo, il tessuto nel quale si muove l’esistente. Sulla tela, lo sconvolgimento della realtà è un processo, una disciolta tensione verso la libertà. Trasformare le inquietudini, i desideri, i piaceri e l’estasi proiettandoli, decomponendoli, nello spazio rappresentativo della tela, ma superando la rappresentazione stessa, con una ricercata regressione dall’oggetto, per un processo di pura esistenza creativa.
Tecniche
Astrattismo informale e materico
Quotazione
La cinesi informale del Cioffi è decostruzione delle solide confezioni formali del reale ed esigenza sofferta ed istintuale della continuità al mondo, che è sottesa alle laceranti concrezioni sapienziali della convenzione. L'artista cerca la struttura primaria che connette l'espressione di vita: un modulo dinamico di tracce, che raccolgano l'esperienza comune. E' uno schema immaginativo protomentale, ove mente e natura si trovino in uno stato indifferenziato: per un segno archetipico che attinga ad una dimensione inconscia collettiva, che accomuni l'umano, a ricongiungere, nella sinestesia della propriocezione dell'essere, ogni divisione e alienazione intersoggettuale della sovrastruttura culturale del vivere sociale.
[Fulvia Minetti, Presidente dell'Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea ]
Un informale di grande pregio è quello presentato dal valido artista Cioffi, la cui interpretazione trova riscontro in una dirompente creatività pittorica. A metà strada tra il dripping di chiara derivazione pollockiana e una ricerca personale sull'arte informale, l'artista ci regala un'opera da interpretare, il cui mistero, celato tra la scelta cromatica e stilistica, dev'essere svelato all'astante attraverso un'analisi visiva del tutto personale. Quando si esprime con il dripping, Cioffi, esprime tutto il potere comunicativo dell'arte che diviene espressione e non rappresentazione.
[Paolo Levi, critico d'arte, giornalista]
Per aver contribuito ad esaltare la bellezza nell'incontro e nel dialogo, nel segno della ricerca e dell'evoluzione. Il suo operato diviene ambasciatore di una visione che vede la cultura e l'arte come strumenti indispensabili attraverso cui far crescere la collettività.
[Sandro Serradifalco, critico d'arte, direttore della rivista Effetto Arte]
Il fare artistico di Marco Cioffi si ricollega alla scuola di Pollock e dell’Espressionismo Astratto americano. La visione del mondo viene filtrata tramite un profondo processo di interiorizzazione: l’artista fa sua la complessità dell’esistere e la riversa sulla tela. Di qui la pratica profondamente gestuale che sta alla base delle opere di Marco Cioffi. Le emozioni e la spiritualità dell’artista si trasformano in un gesto pittorico dal quale scaturiscono composizioni complesse, così come è complesso l’Io umano e il suo relazionarsi con il mondo. Sul piano formale tutto ciò vuol dire una straordinaria varietà di interventi sul supporto pittorico, in un continuo sovrapporsi di pennellate energiche, addensamenti materici, interventi più calligrafici e dripping emozionali. Il risultato viene gestito da Cioffi in un articolato equilibrio compositivo che vede come protagonisti i colori. Le opere di Cioffi sono un continuo gioco di armonie e dissonanze che stimolano incessantemente la psiche dello spettatore.
[VendereQuadri.it]
Per la narrazione compositiva capace di esaltare l'essenza dell'opera stessa e instaurare un profondo dialogo con l'osservatore. La sua arte è frutto di un talento non comune dove si condensano riflessioni e sentimenti.
[Premio Internazionale Arte Palermo 2018, motivazione critica]
Premi
Ha ricevuto il Premio René Magritte, il Premio Internazionale Arte Palermo, il Premio Eccellenza Europea delle Arti
Bibliografia
Autodidatta, ha realizzato installazioni, mostre, esposizioni e performance presso: MACRO Asilo - Museo d'Arte Contemporanea di Roma, European Museum of Modern Art (MEAM), Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (MLAC), Oud Sint Jan Museum, Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz (MAAM), Rome Art Week (RAW) 2017 / 2018 - La settimana dell'arte contemporanea, Stricoff Gallery, Galerie Thuillier, Festival RADICA, Umbria Art Festival, Festival Fuori Posto, Premio Internazionale Arte Palermo, ecc. Alcune sue composizioni di musica elettronica sperimentale, utilizzate nelle installazioni, sono conservate presso il Sound Art Museum di Roma. Ha partecipato a mostre collettive nazionali ed internazionali (New York, Londra, Bruges, Barcellona, Parigi, Zurigo), esponendo alla Biennale d'Arte "Metropoli di Torino", alla Biennale Internazionale delle Fiandre, alla Biennale Internazionale d'Arte di Bari e alla Bienal International de Arte Barcelona . Ha ricevuto il Premio René Magritte ed il Premio Eccellenza Europea delle Arti. E' socio, per meriti artistici, dell'Accademia Internazionale di Arte Moderna.
Le sue proposte artistiche sono il frutto della contaminazione tra le differenti forme espressive alle quali si è avvicinato. Dalla sua costante ricerca personale nasce l'incontro con la sperimentazione artistica.