Manuela Belfiore

scultrice

Manuela Belfiore nasce a Napoli il 26 marzo 1988 cresce immersa in ogni tipo di arte grazie alla spiccata sensibilità della madre. Sempre spronata e invogliata dalla creatività materna Manuela inizia a muovere i suoi primi passi silenziosi nel mondo dell' arte. A 18 anni si diploma in linguaggi visivi presso il Liceo Artistico Statale di Napoli e continua i suoi studi all’ Accademia di Belle Arti dove nel 2012 si laurea in Conservazione e Restauro delle Opere d’ Arte. Il desiderio e la fame di arte sono sempre stati presenti sulla strada percorsa da Manuela, sia nel restituire vita alle opere più antiche sia nel riuscire a esprimersi attraverso i suoi lavori. A termine di uno studio e di una sperimentazione di materiali e immagini, arriva all’ elaborazione di un segno, prima scultoreo poi pittorico. La ripetizione di figure simili e diverse tra loro, sinuose, ma allo stesso tempo geometriche, creano una texture semplice, ma intrinseca di significati.
Nelle sue rappresentazioni pittoriche più recenti come "Solo tre punti?" e "Promenade" ha continuato a sperimentare il suo segno grazie al colore acrilico e ad olio steso sul supporto per campiture piatte o sfumate. La vera espressione di sé è per Manuela la scultura, il poter ricavare un’immagine da un blocco di pietra è il metodo a lei più congeniale per catturare e racchiudere pensieri stati d’animo e sentimenti, che in altro modo resterebbero imprigionati e privi di condivisione.
Proprio con questi segni astratti che lasciano libero sfogo all’immaginazione, Manuela comincia a collezionare soddisfazioni: la vittoria del primo premio per la sezione scultura al concorso VerArte con l’opera intitolata Maya e numerose mostre collettive, dal Museo Civico di Rivisondoli, al Castel Nuovo, di Napoli, alla Galleria Borbonica, al Palazzo Venezia, fino alle sue prime mostre personali presso la Galleria Frame Ars Artes e il Museo del Mare di Napoli.

Formazione

Liceo artistico SS Apostoli Napoli
Accademia di Belle Arti di Napoli
108/110 Conservazione e Restauro delle opere d'arte

Tematiche

In questi anni ho elaborato un segno che mi identifica e mi distingue.
questo segno che trae origine dalla spirale e dal segno zodiacale dell'ariete è diventato il motivo principale dei miei lavori.

Da elemento decorativo si è evoluto attraverso un'analisi interiore, alla ricerca di se stesso, di un’uguaglianza utopica sviluppata attraverso lo studio dell’escluso, fino all’ interpretazione e rappresentazione di unicità attraverso il multiplo, che è la copia dell’altro ed espressione o repressione dei propri pensieri e desideri.
Il diverso inteso come unico.
Le origini dell’uomo, delle civiltà e dagli albori dell’arte, sull’ appartenenza al mondo terreno o più semplicemente a cosa ci rende le persone che siamo oggi; avvenimenti che modificano involontariamente le nostre vite.
Le scelte che ci rendono gli uni diversi dagli altri, la conoscenza di qualcuno o la fine di un rapporto, una perdita, qualcosa che non dipende da noi, non può lasciarci indifferenti, ma che ci cambia, ci insegna e ci segna.

Tecniche

I materiali più utilizzati sono blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato, scolpito, dipinto e patinato, gesso, legno, terracotta dipinta o smaltata, tutte opere studiate a partire dalle più primordiali del ciclo “Origini” e"Life", fino ad arrivare attraverso una scomposizione e una ricomposizione delle forme alla serie "Equilibri geometrici".
Nelle opere pittoriche modifica il suo segno grazie al colore acrilico e ad olio steso sul supporto per campiture piatte o sfumate, mentre negli ultimi anni la forma si unisce alla scrittura, si fonde alle parole accuratamente scelte, dalle pagine dei libri che diventano il supporto dei suoi percorsi dove i segni si inseguono, si uniscono, si incontrano dando vita a un racconto/poesia formato da segni e parole. Qui troviamo quasi sempre l’utilizzo di tela, tavola, o carta, collage, rilievi in stucco, cartapesta o materiali misti a colori acrilici sempre in contrasto tra loro.

Quotazione

Io ho una mia identità, forte e riconoscibile, un segno che racchiude, forze e fragilità, rappresenta la ricerca interiore di ogni essere umano, l’incontro, l’abbandono, la solitudine fisica e mentale in cui vive l’uomo moderno.

Gli studi conseguiti sono serviti a formare la persona che sono oggi, la conoscenza dei materiali antichi, il loro impiego e utilizzo, un’innegabile passione per l’arte antica e il restituirle vita attraverso gli interventi di restauro.
Tuttavia ho deciso di raccontare me stessa e interpretare quello che vedo attraverso i miei lavori.
Ho cominciato a elaborare il segno già dai tempi della scuola ed è diventato parte integrante della mia identità artistica.
Negli anni ho sperimentato, viaggiato, studiato, partecipato a mostre collettive e personali, venduto e ricevuto rifiuti.

Il mio lavoro è questo, un misto tra cinismo e poesia.

Premi

1° Classificato sezione scultura al concorso VerArte 2013.