Quando l’ingegno e il riciclo si incontrano.
Chi è Giampiero De Santis? Un uomo dotato di grande creatività. Di origini catanzaresi, come Geppetto creò un burattino da un semplice ciocco di legno, così anche Giampiero vuole ridare vita a quegli oggetti apparentemente inutili. Si serve principalmente di scatole di latta e che cosa ne salta fuori? Una collezione originale di Burattini (pazzi) Made in Calabria. Osserviamo questo progetto più da vicino. Ci dica, Signor Giampiero: da cosa scaturisce questa brillante idea? Tutto nasce per caso nel 2018. Volevo escogitare nuovi giochi stimolanti per le mie figlie e alla fine ho trovato un gioco stimolante anche per me. Avevo diverse scatole di latta inutilizzate, barattoli di caffè, contenitori messi li in un angolo della credenza e mi sono chiesto cosa avrei potuto farci anziché buttarli via. Una lampadina mi si è accesa ed ecco che è iniziata l’opera di riciclo che ha ridato una seconda vita a svariati oggetti impolverati e dimenticati. Ho creato così un burattino. Il Sig. Dotto, il primo della sua specie. Il Signor Dotto Il progetto dei BURATTINI PAZZI, o MAD PUPPET, nasce in casa dell’artista e sino ad oggi conta circa 60 esemplari, pezzi unici, firmati e datati dall’autore. Ruota attorno alla tecnica dell’upcycling, ossia una forma di riciclo artistico e creativo sviluppata proprio per ridare una seconda vita agli oggetti dismessi. Ha avuto difficoltà a reperire i materiali? No, anzi è stato divertente reperirli. Ho cercato di coinvolgere tutti: parenti, amici… Andavo a rovistare negli scatoloni in garage e chiedevo ai miei conoscenti di mettere da parte per me vecchi pezzi di assemblaggio, vasetti di vetro, latte ormai vecchie… qualsiasi cosa mi potesse tornare utile nelle mie creazioni. Creazioni che sono state definite Burattini pazzi proprio dall’autore. Attorno ad ognuna di esse ruota una storia unica e fuori dal comune. “A volte nelle storie vengono inserite notizie su quella scatola di latta, ad esempio se è di una grande azienda, e si racconta sempre tutto in via ironica. Poi alcune storie si intrecciano con eventi di vita quotidiana e lavorativa, amori, amicizie… e questo accade anche nella famiglia dei burattini pazzi, come nelle famiglie vere. Ad esempio ci sono personaggi che si incontrano e si ritrovano: è il caso di un vecchio I-Phone dismesso, Mr. Carmelino, che incontra dopo anni la sua vecchia scatola, Miss Carmela. Si crea così una mini-storia.” Da ciò si può dedurre che lei è un ambientalista? Dovremmo esserlo tutti un po’ di più! Si beh, oltre al divertimento e alla creatività, cerco nel mio piccolo di dare una mano all’ambiente che sta avendo grosse difficoltà a smaltire tonnellate di rifiuti. Così io riciclo, recupero e riutilizzo. Può essere anche terapeutico dedicarsi ad un’attività del genere. Tra l’altro, dal 2002, sono Presidente di un’Associazione Culturale/Ambientale che si dedica molto ad attività che valorizzano il territorio e la cultura in generale. Per la realizzazione delle sue piccole opere, Giampiero, oltre all’utilizzo di vecchie scatole di latta, si serve anche di ciò che riesce a racimolare durante le sue passeggiate. Qualsiasi cosa si rivela utile ai fini dell’assemblaggio del “nuovo” umanoide. Viti, bulloni, dadi, vecchie lampadine ad escandescenza, pezzi di acciaio, rame, vetro… La sua passione, per i primi tempi, è rimasta del tutto casalinga fino a quando nel Dicembre del 2019 ha deciso di creare una pagina Facebook e una pagina Instagram per far conoscere i suoi lavori agli amici e agli appassionati del recupero creativo. Come sanno tutti gli artisti, è difficile mettere un freno alla creatività e anche quella di Giampiero De Santis ha continuato a galoppare. Lo stesso artista, oltre ai burattini, ha creato anche delle case in cui farli vivere. Case pazze per burattini pazzi! Altro non sono che scatole di cartone ecologico, decorate con stampe originali con inchiostri a base d’acqua, così da ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. Tra l’altro, un’azienda si è interessata al lavoro di Giampiero e collabora per realizzare le abitazioni di questi simpatici burattini. Giampiero è un vulcano di idee: ne sforna una dietro l’altra. Pare che sia letteralmente innamorato dei suoi burattini anche se, solo l’amore non basta. Tutto parte dalla passione, certo, ma servono anche una buona dose di creatività, un po’ di spazio in casa da adibire a laboratorio e una cassetta degli attrezzi ben fornita. Oggi l’autore, che ha collezionato molti consensi dal popolo del Web, continua la sua produzione. Ha partecipato a diverse mostre ed altre sono in programma (momentaneamente sospese causa COVID-19). Ha preso parte ad alcuni contest on-line dove amici e semplici curiosi hanno approvato a pieni voti le sue realizzazioni, così da conferirgli meriti “artistici”. Grazie anche al Web, il suo piccolo modello di riciclo, dal sapore tutto calabrese, sta prendendo piede rapidamente dovunque. Anche la Galleria Londinese ALL VISUAL ART si è interessata al lavoro di Giampiero De Santis premiando il Sig. Felice, uno dei suoi burattini, nella Top Ten per la categoria Creative Art. Il Sig. Felice Siamo felici di sapere che un’idea tanto originale sia nata in Calabria e abbia suscitato molto interesse. A volte dalle cose che riteniamo inutilizzabili e prive di senso possono nascere grandi cose. E siamo anche felici per questi simpatici burattini che con i loro grandi occhi quasi vividi sembrano voler dire “Grazie per avermi ridato una seconda vita. Tienimi con te!”