Luna Miscuglio
pittrice
Mostre
54 Biennale di Venezia
Miami River Art Fair
Casa Dante di Firenze
Personale Galleria Blancheart, Milano
Personale Base X Altezza Novara
Personale DE Arte, Novara
Formazione
Sono Luna Miscuglio e ho 28 anni. Sono pugliese, nata a Galatina (le) nel 1984. Dopo aver frequentato due anni di psicologia a Chieti, e aver pubblicato un romanzo (l'alba mancata) mi sono trasferita a Novara e ho cominciato l'accademia. Mi sono laureata con 110 e lode. Ora sto finendo il biennio a Brera, sezione pittura. La laurea è prevista per Marzo 2013. Nel 2011 Vittorio Sgarbi ha selezionato per esporre alla 54 esima Biennale di Venezia con i cosiddetti Clandestini, un gruppo di studenti prelevati direttamente dalle accademie. Avevo già fatto qualche precedente mostra collettiva e avevo organizzato anche delle personali in spazi recuperati. Grazie alla Biennale ho conosciuto Blancheart, proprietario di una galleria a Milano in Sant'Ambrogio. Tra i lavori sulle radiografie e i Dipinti, lui ha selezionato dei dipinti ad olio. Di seguito ho fatto un'altra personale qui a Novara esponendo i lavori digitali che erano presenti anche alla Biennale. Ho poi partecipato alla Martesana, mostra internazionale dell'arte patrocinata dal Lions Club, a Villa Castelbarco, ho proseguito partecipando al Miami River Art Fair a Miami con la Galleria Folco, al Miit (museo internazionale dell'arte) di Torino, alla galleria Baccina 66 di Roma, alla Sala del Comune di Corchiano. Ho anche esposto nella chiesa per il progetto Passio qui a Novara della Madonna Pellegrina. Ho esposto per l'associazione Circuiti Dinamici di Milano e eseguito una Performance per l'associazione Ars Maiora, sempre a Milano. Ho poi esposto alla Casa di Dante a Firenze. Il 17 febbraio inauguro un'altra personale a Novara nella quale coesisteranno radiografie e dipinti ad olio.
Tematiche
LE RADIOGRAFIE: Una lastra non è riproduzione fedele d’un organo reale, ma approssimazione delle consistenze. Sostituisce la realtà effettiva, fisica e, come un’orma, ne contrassegna la presenza. La forma ha sempre avuto a che fare con l’idea e conseguentemente con il divino eco del perfetto mondo neo platonico. Il corpo stesso, infatti, perde la sua mortalità, nel momento il cui la sostanza svanisce. Le ossa non sono più ossa, ma presenze, tracce d’un’identificabile sostanza che si perde sciogliendosi nel colore dell’elaborazione virtuale. I colori sono il legame principale con il sentire, con l’essere. Divengono i protagonisti dissimulando qualsiasi nesso con la realtà la cui apparenza giace appena percepibile. Si contrappone, quindi, il senso di una radiografia effettiva, atta a constatare lo stato di salute d’un paziente e l’essenza ideale d’un corpo umano.
I DIPINTI: Un frammento duomo racconta dell'uomo. Quello che mi piace è far immaginare, far intuire. Per questo motivo i miei dipinti analizzano i dettagli, quei dettagli che raccontano. Sono frammenti di storia vissuti attraverso un paio di mani o i vessilli sui vestiti, l'atteggiamento, lo sguardo. Tutto ciò che è è dietro a ciò che appare.
LE FOTOGRAFIE: Non raccontano solo le testimonianze del tempo, ma suggeriscono lo sguardo del nuovo che le stravolge e le fa divenire altro.
Quello che faccio è tentare di raccontare il mondo che vedo, attraverso la presenza d'un soggetto che colgo e che trasformo. Un corpo che decade è una vita che risorge, uno scorcio di viso racconta ciò che esiste dietro quel viso. Per me l'arte per sopravvivere al tempo deve poter raccontarsi.
Tecniche
Nessuna tecnica possibile è esclusa. Passo dalla classica pittura ad olio al disegno, alle più avanzate tecniche digitali. Tra le altre faccio anche fotografie e scrivo. Ho anche eseguito delle performance e dei lavori di recupero. Quello che mi interessa è far valere il concetto e uso la tecnica che maggiormente si adatta all'idea. La tecnica è un veicolo, tramite il quale si può giungere a far parlare l'oggetto artistico. Mi piace curare tutto ciò che faccio nei minimi dettagli e unire alle opere perfino suoni o rumori. Quello che maggiormente mi interessa è far parlare le opere.
LE RADIOGRAFIE: Stampa su tela (pittura virtuale)
Quotazione
Luna Miscuglio indaga il mondo interiore, le emozioni, i sogni attraverso i particolari dei corpi: mani di bambini, donne, uomini e visi dove i volumi sono evidenziati dalle ombreggiature e dai contorni fermi, tutto con grande realismo.
Negli ultimi lavori l’artista supera ogni forma morfologica dei corpi e vi penetra fino ad arrivare allo scheletro della figura indagando ogni particolare e così facendo cerca di comunicare emozioni intense e varie.
Questo suo indagare ha portato l’artista, non ancora trentenne, ha partecipare alla biennale di Venezia del 2011 dove la sua ricerca così particolare ha suscitato molto interesse.
Lo spettatore ammirando le sue opere si proietta in un tempo futuro che sembra assumere i contorni sfumati della malinconia e della solitudine.
Con lo scivolare della luce (phos) e lo scrivere (grafho) la Miscuglio penetra in parte nella rappresentazione e crea un certo “sfaldamento” della materia formale costringendo con il suo sfumato far immaginare la parte meno incisa (ricorda il non finito di Michelangelo) cosicchè la luce sembra assumere il ruolo di protagonista impadronendosi ed esaltando ogni sua parte.
Bibliografia
54 volume Biennale di Venezia
Catalogo Time Machine http://issuu.com/microbo/docs/timemachine2013
Romanzo L'alba Mancata Luna Miscuglio
Catalogo Martesana
Catalogo Galleria Folco Museo MIIT