Zio Tom Tom - Uncle Tom Tom

materiali industriali, plastica, 2023

“ Zio Tom Tom “ ---- “ UNCLE TOM TOM “ L’intelligenza non è sicuramente soltanto un’osservazione esistenziale ma un percorso che tende a produrre un itinerario compiuto. Attraverso un parallelismo letterario (La capanna dello zio Tom) nonché un’ironia letterale con il noto supporto satellitare Tom Tom, la suggestione dell’opera prende spunto da quell’intelligenza artificiale di cui fanno parte anche i navigatori che, attraverso la codificazione di precisi algoritmi, interpretano questo affermativo risultato. In questa precisa evidenza si recupera una visione della mappatura esterna per confermarne un’eloquente presenza che definisce l’obiettivo di un preciso punto di arrivo. Il viaggio, tra percorsi sconosciuti e indicazioni dettagliate, diventa pertanto una trasposizione onirica ed equivalente del viaggio che si compie leggendo il romanzo di Herriet Beecher Stowe, seppur molto meno drammatico. Essendo la vita diventata un film documentario, l’intelligenza artificiale è destinata a rappresentarne sempre più prepotentemente il quotidiano dell’essere umano assolvendone la futura delega che verrà concessa in virtù della modernità e dell’innovazione. Il parallelismo intende quindi assolvere l’auspicio di queste nuove alternative tecnologiche affinché siano capaci di assurgere a supporto, seppur irrevocabile, senza trasformarsi in qualche incubo tecnologico o magari condensarsi come il distillato di una futura ingerenza. Insomma, in maniera un po’ ironica e scaramantica, vogliamo augurarci che il percorso non sia quello compiuto da Tom e tantomeno trovarci nella medesima condizione in cui un novello George Shelby arrivi in ritardo a certificare la mancata riuscita del progetto. ---------------------------- Intelligence is certainly not just an existential observation but a path that tends to produce a completed itinerary. Through a literary parallelism (Uncle Tom's cabin) as well as a literal irony with the well-known Tom Tom satellite support, the suggestion of the work takes its cue from that artificial intelligence which also includes navigators who, through the coding of precise algorithms, interpret this result as affirmative. In this precise evidence, a vision of the external mapping is recovered to confirm an eloquent presence that defines the objective of a precise point of arrival. The journey, between unknown paths and detailed indications, therefore becomes a dreamlike transposition and equivalent of the journey that is accomplished by reading the novel by Herriet Beecher Stowe, albeit much less dramatic. Since life has become a documentary film, artificial intelligence is destined to increasingly represent the daily life of the human being by fulfilling the future delegation that will be granted by virtue of modernity and innovation. The parallelism therefore intends to fulfill the wish of these new alternative technologies so that they are capable of becoming a support, albeit irrevocable, without turning into some technological nightmare or perhaps condensing like the distillate of a future interference. In short, in a somewhat ironic and superstitious way, we want to hope that the path is not the one taken by Tom, let alone find ourselves in the same condition in which a new George Shelby arrives late to certify the failure of the project.

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