LUCIANO CAGGIANELLO
artista
--- Biografia sintetica dell'artista ---
Luciano Caggianello è un affermato artista contemporaneo, oltre che un creativo e un designer di nazionalità italiana, nato nel 1959 nella provincia Senese.
La sua formazione accademica parte dalla Fisica Industriale Applicata e approda a specializzazioni nell’ambito del design, dell’architettura, della grafica, dell’arte, della comunicazione, dell’illustrazione, attraverso una programmata e intesa didattica presso Politecnico di Torino, Istituto IAAD, Accademia di Belle Arti e un’assidua frequentazione temporale presso alcuni laboratori e studi dell’area torinese. Tale approccio s’innesca per la stima instaurata verso alcuni artisti, per una curiosità personale nel voler acquisire padronanza e virtuoso tecnicismo della disciplina, nonché approfondire e sperimentare il maggior numero possibile di approcci pittorici e visioni espressive. Inoltre partecipa a corsi, stage e atelier di grafica, illustrazione e comunicazione, formature artistiche, restauro, tecniche di fusione del metallo, dove, attraverso un’attuazione empirica, quasi quotidiana, conquista familiarità e dimestichezza con i materiali, le modalità di lavorazione, l’esecuzione, l’affinamento di tutte le tecniche pittoriche e di quei processi che definiscono i perimetri estetici e visuali.
Ha pubblicato cataloghi, testi e alcuni libri (“Intermediario Immateriale” 2003, “Parole altrove” 2014, “Aporia e Metamorfosi dell’Arte” 2019, “Fenomenologia del Quotidiano 2020, “Pubblicità .jPig” 2021) che ovviamente non vogliono concorrere alla sua identificazione come scrittore (seppur abbia conseguito anche un master in scrittura creativa presso la Holden School ), però possono restituire una visione meno parziale del suo intellettualismo e del perimetro di visione culturale attraverso cui ha razionalizzato alcuni temi filosofici e sociali e pertanto servono anche come ausilio alla riflessione e all’approfondimento circa la propria ricerca concettuale.
I suoi esordi professionali, all’inizio degli anni ’80, lo collocano dapprima nell’ambito pubblicitario, in qualità di grafico, illustratore, art-director entro cui Intrattiene rapporti e collaborazioni con personalità di rilievo del panorama creativo e intellettuale, tra cui Armando Testa, Augusto Morello, Alessandro Baricco. Successivamente si occupa di design, in maniera specifica di car-design, ed in questo contesto interagisce con personaggi che hanno fornito una visione importante del design e dei relativi contenuti progettuali (come ad esempio Giorgetto Giugiaro, Aldo Mantovani, Ercole Spada, Rodolfo e Marco Bonetto, Chris Bangle ed tanti altri ancora).
Parallelamente svolge un’intensa ricerca artistica che, indirizzandolo verso un prolungato e articolato percorso espositivo, lo confronta con diverse fasi tematiche di concreta realizzazione e contribuisce alla diffusione del suo approccio fenomenologico dell’Arte. Partecipa a numerose mostre, rassegne, esibizioni, fiere, contest, sia nazionali che internazionali, cercando di manifestare ad un vasto pubblico, la sua concettuale visione artistica riguardante il perimetro percettivo e ideativo.
L’approdo, attraverso mostre e rassegne, oltre i confini nazionali s’inserisce in un percorso che lo hanno condotto ad esporre anche presso gallerie e istituzioni straniere, oltre ogni caratterialità ambientale. Egli prende inoltre parte anche a molteplici eventi ed esibizioni che ritraggono e diffondono la situazione e il valore dell’arte nazionale e mostrano in maniera evidente la sua avvenuta storicizzazione.
--- Ulteriore contesto biografico per Luciano Caggianello ---
Luciano Caggianello è stato ampiamente influenzato dalla crescita degli anni '70, che furono un periodo di consolidamento e sviluppo nelle arti spesso identificato come una diretta corrispondenza alle tensioni centrali del decennio precedente. L'arte concettuale è emersa, in quel contesto storico, come un movimento influente ed è stata, in parte, anche un'evoluzione e una risposta al minimalismo.
Sempre in quel periodo (sul finire degli anni ‘60) la Land Art portava, o almeno tentava in maniera tentacolare, le opere d'arte all'aperto, sottraendo la produzione creativa alle materie prime e cercando di impegnarsi con le prime idee dell'ambientalismo di quella generazione. L'arte di quel processo ha combinato elementi di concettualismo con altre riflessioni formali, creando corpi di lavoro criptici e sperimentali.
La pittura figurativa espressiva cominciò a riguadagnare importanza per la prima volta dal declino dell'espressionismo astratto avvenuto vent'anni prima, specialmente in Germania dove Gerhard Richter, Anselm Kiefer, Georg Baselitz divennero figure di grande fama mondiale. New York ha mantenuto in quel periodo una posizione influente nel mondo dell'arte internazionale, assicurando che gli artisti internazionali continuassero ad affollare le gallerie, i bar e la scena del centro della città.
In Giappone e Corea, gli artisti associati al movimento Mono-Ha (1968-1975 letteralmente Scuola delle Cose, movimento di arte povera orientale) si sono concentrati sull'incontro tra materiali naturali e industriali come pietra, vetro, cotone, spugna, legno, olio e acqua, disponendoli in condizioni per lo più inalterate ed effimere. Le opere si concentravano sull'interazione tra questi vari elementi e lo spazio circostante e avevano un forte interesse per le idee europee di fenomenologia artistica.
Per Caggianello questi movimenti sono stati una sorta di imprinting alla destinazione del suo operato. Infatti dopo esperienze differenti tra i meandri dell’arte figurativa, nuovo figurativismo, informale gestuale e astrattismo segnico approda a quei concetti e quei rimandi tipicamente concettuali. Artisti italiani come Giulio Paolini, Pino Pascali, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Gino De Dominicis, Pier paolo Calzolari, Piero Manzoni, Alighiero Boetti, Emilio Prini, Vincenzo Agnetti e diversi altri stranieri (Lawrence Weiner, Joseph Kosuth, John Baldessari, ….. sino a Marcel Duchamp) hanno costituito per Caggianello un sicuro e profondo riferimento intellettuale nonché l’operatività per una poetica artistica che mostrasse significative consonanze con i cardini irripetibili e fondanti di quella relazione e interlocuzione concettuale.
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--- Synthetic biography of the artist ---
Luciano Caggianello is an established contemporary artist, as well as a creative and a designer of Italian nationality, born in 1959 in the province of Siena.
His academic training starts from Applied Industrial Physics and arrives at specializations in the fields of design, architecture, graphics, art, communication, illustration, through a programmed and didactic understanding at the Polytechnic of Turin, IAAD Institute , Academy of Fine Arts and an assiduous temporal attendance at some laboratories and studios in the Turin area. This approach is triggered by the esteem established for some artists, by a personal curiosity in wanting to acquire mastery and virtuous technicality of the discipline, as well as deepen and experiment with the greatest possible number of pictorial approaches and expressive visions. He also participates in courses, internships and ateliers of graphics, illustration and communication, artistic molding, restoration, metal fusion techniques, where, through an almost daily empirical implementation, he gains familiarity and familiarity with the materials, the processing methods, the execution, the refinement of all the pictorial techniques and of those processes that define the aesthetic and visual perimeters.
He has published catalogs, texts and some books (“Intermediario Immateriale” 2003, “Parole altrove” 2014, “Aporia e Metamorfosi dell’Arte” 2019, “Fenomenologia del Quotidiano 2020, “Pubblicità .jPig” 2021) which obviously do not want to contribute to his identification as a writer (although he also obtained a master's degree in creative writing at the Holden School), however they can return a less partial vision of his intellectualism and the perimeter of cultural vision through which he rationalized some philosophical and social themes and therefore also serve as aid for reflection and in-depth study of one's own conceptual research.
His professional beginnings, at the beginning of the 1980s, first place him in the advertising field, as a graphic designer, illustrator, art-director within which he maintains relationships and collaborations with prominent personalities of the creative and intellectual landscape, including Armando Testa, Augusto Morello, Alessandro Baricco. Subsequently he deals with design, in a specific way of car-design, and in this context he interacts with characters who have provided an important vision of design and related design contents (such as Giorgetto Giugiaro, Aldo Mantovani, Ercole Spada, Rodolfo and Marco Bonetto, Chris Bangle and many others).
At the same time he carries out intense artistic research which, directing him towards a prolonged and articulated exhibition itinerary, confronts him with different thematic phases of concrete realization and contributes to the dissemination of his phenomenological approach to art. He participates in numerous exhibitions, reviews, exhibitions, fairs, contests, both national and international, trying to show his conceptual artistic vision regarding the perceptual and ideational perimeter to a wide audience.
The landing, through exhibitions and reviews, beyond national borders is part of a path that led him to exhibit also in foreign galleries and institutions, beyond any environmental character. He also takes part in multiple events and exhibitions that portray and disseminate the situation and value of national art and clearly show its historicization.
--- Further biographical context for Luciano Caggianello ---
Luciano Caggianello was largely influenced by the growth of the 1970s, which was a period of consolidation and development in the arts often identified as a direct correspondence to the central tensions of the previous decade. Conceptual art emerged, in that historical context, as an influential movement and was, in part, also an evolution and response to minimalism.
Also in that period (at the end of the 60s) Land Art brought, or at least attempted in a sprawling way, works of art outdoors, subtracting creative production from raw materials and trying to engage with the first ideas of the environmentalism of that generation. The art of that process combined elements of conceptualism with other formal reflections, creating cryptic and experimental bodies of work.
Expressive figurative painting began to regain prominence for the first time since the decline of abstract expressionism twenty years earlier, especially in Germany where Gerhard Richter, Anselm Kiefer, Georg Baselitz became world-famous figures. New York maintained an influential position in the international art world during that time, ensuring that international artists continued to flock to the city's galleries, bars and downtown scene.
In Japan and Korea, artists associated with the Mono-Ha movement (1968-1975 literally School of Things, oriental poor art movement) focused on the encounter between natural and industrial materials such as stone, glass, cotton, sponge, wood, oil and water, arranging them in mostly unaltered and ephemeral conditions. The works focused on the interaction between these various elements and the surrounding space and had a strong interest in European ideas of artistic phenomenology.
For Caggianello these movements were a sort of imprinting on the destination of his work. In fact, after different experiences among the meanderings of figurative art, new figurativism, gestural informality and sign abstraction, he arrives at those typically conceptual concepts and references. Italian artists such as Giulio Paolini, Pino Pascali, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Gino De Dominicis, Pier Paolo Calzolari, Piero Manzoni, Alighiero Boetti, Emilio Prini, Vincenzo Agnetti and several other foreigners (Lawrence Weiner, Joseph Kosuth , John Baldessari, ….. up to Marcel Duchamp) constituted for Caggianello a safe and profound intellectual reference as well as the operativeness for an artistic poetics that showed significant consonances with the unrepeatable and founding cornerstones of that relationship and conceptual interlocution.
Formazione
-- Resoconto Biografico e Formativo --
Luciano Caggianello nasce nel 1959 nella provincia Senese.
I suoi studi si orientano nell’ambito di un apprendimento più tecnico ( Diploma in Fisica Applicata, Facoltà di Architettura, Scuola di Design ) e vengono successivamente bilanciati ( tra gli anni ’70 e ’80 ) attraverso una “formazione artistica da laboratorio”, ovvero l’inizio di una frequentazione, sistematica, verso studi di pittura ( Burzio, Soffiantino, Campagnoli, corsi di nudo Accademia di Belle Arti, …) nonché la partecipazione a corsi, stage e atelier di grafica, illustrazione e comunicazione, formature artistiche, restauro, tecniche di fusione del metallo ( APRA, Atelier Artificio…. ), dove, attraverso un’attuazione empirica, quasi quotidiana, conquista familiarità e dimestichezza con i materiali, le modalità di lavorazione, l’esecuzione, l’affinamento di tutte le tecniche pittoriche.
I suoi esordi professionistici nell’ambito puramente artistico datano 1986, e lo conducono a intraprendere un viatico personale di ricerca e un percorso espositivo che negli anni si è strutturato e intensificato. Inizia da una pittura che propone un gusto formale, quasi iper-realista, per poi approdare gradualmente a una concezione sempre meno definita dei soggetti.
Tra la fine degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 il gusto per la figurazione non si affievolisce, però muta nell’impostazione, nella composizione e nella realizzazione pittorica. Rimane la voglia di pittura ma probabilmente nell’inconscio si stanno sviluppando istanze che mi condurranno successivamente verso un informale segnico.
Le opere degli anni ’90 si evidenziano per l’impiego di elementi apparentemente estranei alla pittura e soprattutto a quel genere pittorico, apparentemente classico. Recupera, infatti, corde, legni, piccoli oggetti, chiodi, plastiche, elementi che poi, nel seguire della temporalità, saranno reintrodotti, riutilizzati e riassemblati attraverso modalità diverse e nuovi scorci prospettici, proprio perché il bello dell’essere e del fare l’artista è la libertà e l’indipendenza di potersi muovere, avanti o indietro, rispetto alla propria storia, avvantaggiandosi ogni volta per qualcosa di sconosciuto o dimenticato.
Tra la fine degli anni ’90 e il primo decennio degli anni 2000, sviluppa il gusto pittorico proiettato alla presentazione del segno e le opere si distinguono anche per le grandi dimensioni. Questa ricerca di gusto astratto e poetico non conduce a un azzeramento cromatico ma sicuramente lo attenua parzialmente, e la sua indagine procede verso elementi che iniziano a determinare un gradiente espressivo essenziale : segno e presenza spaziale.
S’instaura un sodalizio dialettico tra la pittura raggrumata e una porzione di territorialità diradante, stabilendo una precisa configurazione dello spazio pittorico nel tentativo di afferrarne la dilatazione.
Lo accompagnano alcuni libri, “ Intermediario Immateriale” del 2003, sulle cui pagine intende sviluppare l’idea di combinazioni fra parole, intessendo un ricorso intellettuale alla poesia come mezzo di riflessione e approfondimento delle sue ricerche interiori. Nel 2014, pubblica il libro “Parole altrove” attraverso le cui pagine prosegue ed evolve questa sua ricerca letteraria e filosofica. Nel 2019 edita “Aporia e Metamorfosi dell’Arte” che rappresenta un saggio più specifico sui perimetri, le contraddizioni e le metamorfosi che si sviluppano nel contesto creativo.
Da premettere, e tenere in assoluta considerazione, l’aspetto di duale intervento professionale che ha mantenuto come illustratore, come designer e quello parallelo di artista. Questa sottile pellicola che ha separato e separa molte considerazioni e interventi concettuali, è risultata nel tempo anche un’opportunità osmotica non indifferente nell’incedere della potenzialità artistica.
Gli approcci e le valenze espressive, che intanto dall’ambiente pubblicitario si sono trasferite a quello del design, hanno influenzato negli anni l’interattività del modulo grafico, così come anche i materiali e gli strumenti professionali hanno contagiato la possibilità espressiva artistica. Infatti il passare dall’uso di aerografi, bombolette spray, collage, fotografia, a quello di pantone, carta lucida, matite, gessetti, nastrini, sino alla comparsa del digitale e del tridimensionale matematico, ha rinnovato anche la qualità per il gusto cromatico e la sua relativa manifestazione culturale.
L’elaborazione massiccia di programmi espressamente dedicati al disegno e alla grafica ( Photoshop, Corel draw, Paint….. ), lo ha portato, oltre che a una diversa possibilità esecutiva anche ad una sistematica variante di contenuto.
La ricerca che sviluppa intorno al primo decennio degli anni 2000, risulta attenta all’analisi, al dubbio, all’ideazione e alla poetica della potenzialità di concretizzazione pittorica.
Oltre il decennio degli anni 2000 ( quindi a partire dal 2011-2012 ), inizia l’incubazione per nuove opere. Nascono allora lavori su tavola e il diverso supporto traccia una differente geometria progettuale. In ogni caso il rapporto che si evince tra struttura e pittura è magari invisibile, talvolta ambiguo, talvolta rivelato, ma comunque sempre misurabile e mai abbandonato a se stesso. Il gesto affiora sempre, anche se maggiormente celato. Forse vi è un primo segnale di minimalismo cromatico, però lo delimita sempre e lo riduce anche nella sua dimensione spaziale. Questi lavori sono quasi delle lastre progettuali che intervengono sul pigmento, sul medium, sull’evidente rivelazione del messaggio, sull’inequivocabilità della traccia, elementare o complessa che sia.
Da questo momento, subentrano nel lessico dell’artista, i materiali più disparati: catrame, chiodi, filo di ferro, lamierini, legno, griglie, cemento, aghi, oggetti vari … Ognuno di questi materiali intende stabilire una connessione tra supporto e percorso dell’uomo, la forza a cui sono stati sottoposti, l’energia a cui intendono riferirsi. Vogliono stabilire una nuova identità per unificare la dialettica tra spazio, concetto e metafora artistica.
Dal 2013, torna a ragionare entro uno spazio di cospicua e raziocinante concettualità, e il nuovo gruppo di lavori reca una temporalità ammantata, una reminiscenza di preminente contemporaneità, protesa tra la sospensione e l’invenzione, alternata dall’impiego seducente di un percorso ironico e mobile, poco incline alla ripetitività.
Forse anche il clima del capoluogo piemontese, attivamente coinvolto nei perimetri di rinnovamento culturale e sociale, concorre alla formazione di una precisa coscienza artistica, che non vuole essere surrogato di nulla che lo abbia preceduto, ma, di fatto, ne può raccogliere un’eredità e una testimonianza rispettosa. Molte proposte artistico-concettuali sono, infatti, nate e sviluppate nell’ambito della crescita intellettuale torinese. E talvolta il riflesso che separa una declinazione dalla sua matrice, rimane esiguo ma comunque di elaborato supporto.
L’approdo espositivo oltre i confini nazionali s’inserisce in un percorso più ampio che lo conduce ad interagire con gallerie e istituzioni straniere, oltre ogni caratterialità ambientale. Prende inoltre parte anche a molteplici eventi ed esibizioni che ritraggono e diffondono la situazione e il valore dell’arte nazionale.
Il suo attuale cimentarsi non intende preservare alcuna precisa etichetta intellettuale, e quindi il modello di noncuranza artistica appare poco qualificabile, poco collocabile. Si tracciano relazioni tra elementi e materiali spesso eterogenei tanto da conquistare ciascuno il proprio posto e la propria armonia nell’ambito del discorso artistico-comunicativo, probabilmente un po’ meno nel perimetro di coloro che sempre vogliono precisare la tendenza e il “settore di appartenenza” di un artista.
Quasi che il voler essere liberi da alcune “categorizzazioni” apparisse come un demerito, un mancato supporto a un contrappunto critico, editoriale, o di mercantile convenienza. Per quanto lo riguarda, infatti, l’arte obbedisce solo a una forza della coscienza etica, a un’inspiegabile atmosfera d’introiettiva curiosità. Non esistono fregi, medaglie, riconoscimenti, avverbi, amichevoli tautologie che possano supplire o barattare una precisa sospensione e propensione creativa.
Tematiche
Le tematiche adottate sono configurabili come degli attraversamenti creativi che spaziano dalla pittura segnica sino a parametri e perimetri di chiaro intento concettuale. Rappresentano temi di partecipazione suggestionale e riflessiva.
Il suo cimentarsi non intende preservare alcuna precisa etichetta intellettuale, e quindi il suo modello di noncuranza artistica appare poco qualificabile e poco collocabile entro una precisa tendenza o appartenenza artistica.
Tecniche
Le principali tecniche adottate, sono supporti misti che inglobano singole tecniche e sperimentano nuovi manufatti e materiali.
Quotazione
https://www.arsvalue.com/it/lotti/164788/luciano-caggianello-poggibonsi-1959-cartomemoria-2015-stampa-digitale-su
Premi
1988 Premio Internazionale Robert Maxell,Londra (England) / 1991 Premio Art Leader, Osimo / “First Art Word“ - Sala Chierici , Forte Spagnolo, L`Aquila / 1994 IV^ Rassegna “Piscina Arte Aperta“- Arte sui muri, Piscina / 1995 First International Art Biennale, Malta / 2^ Biennale “Giallo Oltremare“, Jesi / 1997 “Artisti a Piscina 1991-1996 “ - Palazzo Civico, Piscina / Premio Internazionale della Creativita` “Titulus“, Castelplanio Stazione (Ancona) / Biennale dell`Arte - , Modena / 2003 “Fiera Internazionale del Libro“, Francoforte / “Lettere d’Amore – San Valentino 2004 – XIV^ ed “ - Lions Club, Torino / “Premio Mario Soldati V^ edizione“ - Centro Pannunzio, Torino / 2008 Premio IMMAGINE XS – premiocrociata, Pesaro / 2011 Design Euro Coins 2012 Commemorative – Palazzo Berlaymont, Bruxelles (Belgio) / 2013 Anniversario Bialetti 80 anni–Express Yourself Moka & Celebration, Brescia / 2014 “Premio Afrodite” IV^ edizione. -- Associazione Federcritici & Eikon Artmagazine, Vicenza / 2015 “BAC 2015” Art Magazine Pavia, Montecarlo / “First Open Competition” VirArtGallery Prize, New York / “ V^ Biennale Arte Contemporanea” - ShingLe 22 j – Villa Sarsina, Anzio_Nettuno / “Biennale Oscar per le Arti Visive” - Biancoscuro Magazine ArtExpò Gallery , Monte Carlo / 2016 “ARTAVITA Exhibition“ Artavita Gallery - Santa Barbara, California / “PREMIO VERDI OFF” Teatro Regio Parma, Parma / “PARATISSIMA 12 – Premio Hit parade” --Torino Esposizioni Palazzo Nervi, Torino / “Kunst Heute Award , IKH Publishing - Nymphenburg, Monaco / 2017 “Passion to Perform” Yamana Gold, Toronto, Canada / “BAC Biennale Art Contest Winter Edition” Edizioni Biancoscuro, Pavia / “Premio Hit Parade” MAUTO Museo dell’Automobile, Torino / “Italian Talent” – Centro Culturale Ariele e Rivista20, Torino / “VI^ Biennale Arte Contemporanea” - ShingLe 22j, Anzio e Nettuno / 2018 “CFA – Circle Foundation Arts“ , Lione, France / “S.City Light Festival – II^ Edition” – Sestri Levante (Genova) / 2019 “ VII^ Biennale Arte Contemporanea – Untitled” - Anzio_Nettuno / “#UnManifestoperGenova” – Genova / “Come un Manifesto” Biblioteca Planettiana – Jesi / “Human Right #Clima” Fondazione Opera Campana dei Caduti - Rovereto / “Regione Piemonte - Selezione XIII^ Biennale Roma 2020” -- Castello di Cavagliano - Bellinzago Novarese / “Premio OHA ARTRISE” - Heart Change | Earth Change -- I^ Edizione, Ivrea / 2020 “Tramanda” Museo del Tessile - Imbiancheria del Vajro, Chieri / “#DomaniInArte - Atelier Artistico Digitale” Galleria d’Arte Moderna, Roma /
Bibliografia
Pasquale Celona, Aldo Bevilacqua, Giovanna Prosperi, Grazia Mirti, Nazzareno Donzelli, Massimo Falleroni, Rossano Massaccesi, Daniele Del Bianco, Federico Bonan, Anna Elisa Basso, Giuseppe Brandani, Bruno Pollacci, Antonio Nepita, Pasquale Bartalesi, Paolo Levi, Vania Pasqualini, Carlo Occhipinti, Rosa Bosco, Daniele Cazzato, Antonio Panino, Paola Bressan, Giorgio Segato, Massimo Omedè, Roberto Arman, Silvana Coricelli, Maria Sundstrom, Lisa Parola, Laura Marchiando, Antonio Nepita, Manuel Saeuz-Messia, Jim Morrison, Italo Medda,Stefania del Zoppo, Moreno Polidori, Michele Oriano, Donald M.Jones, Christopher J.Laws, Giulio Clanca-Genola, Erika Bresci, Elena Gastaldi, Roberta Filippi, Antonella Chiavia, Giovanna Arancio, Enzo Briscese, Elisa Bergamino, Guido Folco, Mariella Garotta, Angunn LLocelijao, Romina Sangiovanni, Marina Volpi, Tommaso Gardenti, Salvatore Fazia, Simona Campus, Margherita Capodiferro, Federico Cozzucoli, Giuliano Calcalegno, Glauco Ollace, Pietro Negri, Stefano Manca, Maurizio D’eramo, Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Anna Epis, Aldo Torrebruno, Lucia Lo Cascio, Michele Bianchi, Stefano Valente, Pierluigi Spaziani, Elisabetta Civitan, Kurt Beers, Chiara Frascino, Vincenzo Chetta, Daniela Malabaila, Mario Gambatesa, Lucia Garnero, Chiara Vittone, Antonio La grotta, Andrea Poleschi, Gabriele Boni, Federica Basini, Thomas Tunberg, Despina Tunberg, Zenklusen Patricia, Martina Kolle, Raffaella Cristiano, Anna Mola, Roberta Miffo, Rachele Re, Licia Marie Toccaceli, Francesca Canfora, Guido Talarico, Cristina Marinelli, Valerio Dehò, Antonio Cocchia, Moreno D’Angelo, Evio Hermes Ercoli, Laura Macciò, Francesco Forni, Elena Martinique, Loreta Larkina, Nuccio Mula, Andrea Moioli, Lorenzo Argentino, Sonia Patrizia Catena, Martina Buttiglieri, Tatjana Todorovic, , Michele Ulivi, Roberto Ronca, Valeria Morando, Andrea Mingiacchi, Paola Rabai.