Tematiche
Figurativo, Scene urbane, scene sacre, paesaggi, nudi, rittrati, nature morte
Tecniche
Olio su tele, aquarelli, disegin, illustrazione...
Premi
MOSTRE
2007 - 1o salone di Arte Contemporaneo – Castello di Vintimillia – Le Luc (maggio) (Invitato)
2007 - 5o salone di eArt Contemporaneo – Corum di Montpellier ( aprile )
2007 - Primavera degli Arti Urbani – Montfavet ( Avignone ) ( marzo ) (Invitato)
2007 - 12o Bol d’Art – Le Lavandou (febbraio) (Invitato)
2006 - 23o Appuntaménto dei Giovanni Artisiti – La Garde (maggio) ( Invitato)
2006 - 19° Grande premio D.Jacobs - La Garde (aprile).
2006 - Salone di Chartres (marzo).
2006 - Salone di Trèbes (marzo)
2006 - Cappèlla St Michel - Comune di Avignone (febbraio) (Mostra personale).
2005 - 11° Percorso de l’arte ad Avignone et Châteaurenard (otobre).
2005 - 32o Premio Internazionale di Pittura de la città del Lavandou (agosto).
2004 - Galeria d’Arte Apparences (giugno).
2004 - Provincia del Puy de Dôme (5 settimane : febbraio - aprile) (Mostra personale).
PREMI DI PITTURA
2006- - Medàglia di argento Salone di Trèbes
- Nominato 23o Appuntaménto dei Giovanni Artisiti
2005 - 32o Premio Internazionale di Pittura de la città del Lavandou
3° premio della creazione.
ILLUSTRAZIONI
- Copertina del romanzo di François Célier « Pieds nus dans les étoiles »France
- Copertina del romanzo diAna Planelles « La Pucelle et la Putain » éd. France Europe Editions
- Publicazione paragrafo
Bibliografia
Nativo di Parigi, Lionel Le Jeune si distingue con le sue composizioni ad olio che rappresentano l’anonimato del mondo urbano.
Il suo è un lavoro notevole a più d’un titolo: da un lato, grazie alla padronanza del mestiere (che può sorprendere da parte di un giovane pittore autodidatta), d’altro, poiché egli rende estremamente originali i generi tradizionali della pittura (nudi, paesaggi, scene di genere).
Le Jeune, infatti, non si può limitare al lavoro bisognoso del copista. Personalità artistica affermata, egli dimostra alte ambizione artistiche. Cerca infatti à cogliere, dietro le apparenze mutevoli del mondo sensibile, la permanenza di un mondo intelligibile ; facendo così pensare ad Edward Hopper, o a Giorgio De Chirico, suoi ben amati predecessori. Come loro, sulla base di una cultura classica ottenuta grazie alla frequentazione assidua dei musei, egli elabora un proprio linguaggio pitturale per innalzare, a sua volta, il nostro universo quotidiano a dignità estetica.
In effetti, le scene di genere urbane che Le Jeune dipinge rivelano la coerenza del suo approccio e il successo della sua impresa.
Disegnatore di provata esperienza, Le Jeune ha una predilezione per le composizioni rigorose, nelle quali descrive degli habitat collettivi ai piedi dei quali si radunano gente comune o marginali immobilizzati in attitudini che, sottratte alla loro banalità dal pittore, interpellano per la loro forza enigmatica .
La solitudine di ogni essere, che mai uno scambio di sguardi riesce a rompere, rinforza ancora una volta questa atmosfera meditativa. E’ così che del nostro universo urbano, dove il triviale sembra disputarlo al brutto e al futile, il pittore estrae quello che nutrirà la sua visione di un mondo al di fuori del tempo ed estetico.
Erede di questa tradizione pitturale classica che egli ammira tanto, Le Jeune la prolunga con il suo singolare talento, per portare sull’ambiente che lo circonda lo sguardo acuto di chi riesce ad oltrepassare il mondo delle apparenze.