Laserato

Olografia d'Arte

Arte e scienza, tecnica e perizia artigianale si congiungono nel formare il poliedrico universo artistico di Ferruccio Fabbri, tra Fumetto, Grafica, Incisione Laser ed Olografia.
L’artista riminese ha collaborato dal 1982 al 1985 come vignettista per alcuni giornali a diffusione locale, mentre al 1987 risale l’inizio della sua attività nel campo dell’elettronica industriale, per cui sospende momentaneamente l’attività artistica.
Nel 1991 visitando la mostra: "Ologrammi e Olografia d'Autore" al castello di Gradara, s’innesca in lui la passione per l’olografia.
E nel 1999 crea Hololaser, prima Mailing List italiana dedicata alla tecnologia laser e all'olografia. Nel 2005 costruisce un sistema di taglio e marcatura Laser, con il quale inizia a sperimentare l'incisione laser su pietra ed altri materiali, per le sue opere d'arte e di Mail Art, che vengono presentate per le mostre: “Esserci senza Esserci" a Prato, ad "Aspettando la Biennale del Libro d’Artista" a Palazzo Merolla a Marano di Napoli, e in diverse edizioni di “Venti per Venti”, mostra internazionale del piccolo formato organizzati della Galleria Napoletana Linea d'Arte.
Nel 2011 collabora, espone e crea la locandina per la mostra internazionale pro Emergency "Zago and your Friends!" presso varie gallerie londinesi.
Nello stesso anno illustra la copertina del libro: “Solitudini” di Morgan Sportes, e allestisce il suo laboratorio di ologrammi, successivamente esposti nel maggio 2012 per “Europa Day 2012” a Marghera.
Da ricordare tra gli eventi recenti la partecipazione alla mostra “Æmilia ARTquake. L'Arte della Solidarietà” al Museo Civico di Reggio Emilia, e lo studio e realizzazione di venti ologrammi destinati ai vincitori del Premio Ilaria Alpi 2012 di Riccione.
Sguardo fisso sul mondo, profonda ricerca, che va dalle origini all’uomo contemporaneo la sua, è natura eclettica d’artista, che dà vita a quella che è stata definita la contemporaneità antropologica di Ferruccio Fabbri; capace di andare indietro nel tempo, per trovare nel passato, nella storia, nella cultura, nello sguardo delle Madonne arcaiche ante Cimabue (“Madonna con gatto giocoso”, “Madonna mulatta con leggero strabismo di Venere”) il senso arcano e primigenio del fare arte: arte di terra e di fiume, come nello scolpire i suoi sassi colorati: cercati, scelti con cura, per farli diventare, con gesto curioso e attento, ritratti “ready-made”, immagini colorate di un ’Camaleonte sul sasso’ o di ‘Sasso e lucertola’.
Una ricerca continua a volere sempre il nuovo, a lavorare sempre in maniera diversa, dando alle forme via via temporalità e senso. Man mano che l’opera si compie, ci rimanda alle preferenze ed ascendenze da pittore-scienziato: Leonardo da Vinci, Caravaggio, Michelangelo, Bernini, Picasso. E fumetti da J. M. Reiser a Quino ed Altan.
Un realismo magico che si rende materia nell’opera dell’artista e caratterizza la preferenza di Fabbri per l’arte degli ologrammi.
Queste opere si ottengono, spiega l’artista, registrando su lastre fotosensibili le frange d'interferenza della luce laser. “A differenza delle normali fotografie, gli ologrammi offrono una visione tridimensionale con un reale parallasse. Alcuni ologrammi sono visibili alla luce del giorno, (ologrammi a riflessione) altri sono visibili solo se illuminati dalla luce laser (ologrammi a trasmissione).
“L'anno scorso ho finalmente iniziato a registrare ologrammi, sia in luce visibile che in luce laser.
Ma la mia ricerca è solo all’inizio verso altri traguardi in questa meravigliosa tecnologia”.
Con l’esito di questa ricerca segnato, per ora, da opere dai titoli indicativi e un po’ fantascientifici: “Argon laser multilinea”,
“Storie di laser e di pennelli”, “Lizard and stone”, “Furby Hack”.
Visione e scultura vanno oltre e dentro la realtà, guidate dai suoi “occhi laserati”, che congiungono il tratto fantasioso dei bambini con l’amore per il fumetto e per la forma materiale degli oggetti, come in vero, unico libro d’artista.

(Marcello Tosi)