Elisabetta Tugnoli

scrittrice


Elisabetta Tugnoli  pronipote dell'architetto Adamo Boari, famoso per aver progettato il Palazzo delle Belle Arti a Città del Messico, e nipote della pittrice e scultrice Paola Tugnoli, nota come Patù, risente di questa eredità artistica che si riflette profondamente nelle sue opere.

L'artista, affetta da una grave patologia neurodegenerativa, è stata vittima per decenni di errori sanitari, venendo erroneamente trattata per un disturbo dissociativo, comportando traumi significativi e rappresentando un caso emblematico di malasanità.

Questa esperienza ha profondamente influenzato la sua visione del mondo, arricchendo l'intensità e la profondità delle sue creazioni artistiche.


Le sue poesie, caratterizzate da un linguaggio crudo e viscerale, affrontano temi come la sofferenza, la resilienza e la rivoluzione interiore. Anche i suoi cortometraggi, sebbene premiati, sono stati presentati solo in contesti selezionati, e le sue opere pittoriche, esposte a Bologna, seguono lo stesso principio.