mia
"Nell'opera Mia,Irina Petrovna ci trasporta in un mondo onirico,ovattato dai colori dell'autunno,che danno vita a una scena romantica,quanto,al tempo stesso,nostalgica.La protagonista è raffigurata di spalle,mentre si allontana dal presente,in un grido soffocato con il quale l'artista invita le donne a non sottostare a volontà altrui,ma a volare via dalla quotidianità,dal mondo in cui si vive,per cercare una strada diversa,più appagante e genuina,in una dimensione migliore.E la donna Irina Petrovna si allontana con eleganza,andando verso la luce,verso la speranza,in un segno caratteristico di chi è aperto al cambiamento.L'abito rosso trasmette passione,femminilità e una forte energia,con la quale la protagonista di quest'opera non teme il vento che le agita i capelli,quasi a volerla trattenere nel mondo del presente,nel mondodai colori più cupi,nei luoghi dei soprusi,in cui alcuni maschi vorrebbero continuare a soffocare la linfa vitale.La donna rappresentata da Irina Petrovna afferma la propria femminilità e non ha paura di chiudere porte lasciate aperte per troppo tempo,di recidere rapporti logorati dagli anni,in un'affermazione del mondo femminile che l'artista sembra auspicare.La magia di questa scena ovattata,la luce carica di speranza che illumina l'orizzonte e la mano gentile della Petrovna,danno vita alla raffigurazione di un sogno,un momento di pace e di riflessione in cui perdersi ammirandola con gli occhi attenti di chi è disposto a comprendere. Un opera elegante nella sua espressione estetica,quanto potente e profonda nel messaggio della sua poetica"
Di Matteo Pasquale [Critico d'arte]
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto