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Irene Taddei
La fotografia è un RACCONTO. “…nuovo arrivato e affatto ignaro delle lingue del Levante, Marco Polo non poteva esprimersi altrimenti che estraendo oggetti dalle sue valigie: tamburi, pesci salati, collane di denti di facocero. (…) non sempre le connessioni tra un elemento e l’altro del racconto risultavano evidenti all’Imperatore, gli oggetti potevano dire cose diverse: un turcasso pieno di frecce indicava ora l’approssimarsi di una guerra, ora abbondanza di cacciagione, oppure la bottega di un armaiolo (…). Ma ciò che rendeva prezioso a Kublai ogni fatto o notizia riferito dal suo inarticolato informatore era lo spazio che restava loro intorno, un vuoto non riempito di parole. Le descrizioni di città visitate da Marco Polo avevano sempre questa dote: che ci si poteva girare in mezzo col pensiero, perdercisi, fermarcisi a prendere il fresco, o scappare via di corsa.” Italo Calvino, Le città invisibili, 1972. Le mie opere sono immagini/oggetto custodite nella mia valigia. Irene Taddei (irene.taddei@tin.it)