Formazione
autodidatta
self thought painter
Tematiche
Human Theater
>artisti (artists)
>teatro (theater)
>mondo umano (human world)
>mitologia (mythology)
Tecniche
olio su tela/tavola
oil on canvas/wood table
Premi
>Catalogo Arte Moderna n°60
www.catalogoartemoderna.it
>VISUS Mondi senza tempo, marzo 2025 Assisi,
a cura di: Giancarlo Bonomo e Raffaella Ferrari
>Fiera Arte Genova 2025 Stand Mega Art Gallery
>MENTINFUGA
www.mentinfuga.com
Igor De Marchi e la dialettica del ritratto
Bibliografia
Igor De Marchi è un artista autodidatta la cui ricerca artistica si sviluppa attraverso una profonda esplorazione della fisiognomica e della Morfopsicologia. La sua formazione inizia con studi su questi ambiti sino ad arrivare a una collaborazione decennale con il noto fotografo Alfredo Sabbatini presso il Teatro Magico a Milano. La sua opera si distingue per una sintesi originale tra tradizione e innovazione, con una forte attenzione alla rappresentazione dell'individuo e della sua interiorità. I soggetti da lui trattati spaziano dai ritratti del mondo quotidiano e teatrale fino a figure mitologiche e artistiche. La pittura, nelle sue mani, diviene uno strumento di indagine psicologica, il mezzo espressivo più efficace per esplorare la complessità dell'animo umano. La sua ricerca, infatti, è imperniata sulla rappresentazione del singolo individuo e sugli aspetti tangibili e intangibili della sua personalità. Il primo approccio all'arte avviene attraverso il disegno, ambito nel quale affina la sua tecnica per poi evolversi verso la pittura, grazie anche alle influenze e agli stimoli ricevuti da altri artisti. Della pittura rispetta appieno le regole compositive, creando opere che si collocano in un equilibrio tra fedeltà alla tradizione e sperimentazione formale. Igor De Marchi si ispira alla tecnica del ritratto rinascimentale e ottocentesco, attraversando anche la corrente del cubismo. Le sue ricerche approfondiscono l'analisi caratteriale attraverso lo studio delle forme dei volti, la mitologia classica, il simbolismo e le immagini allegoriche. Questi elementi lo conducono a sviluppare una personale rappresentazione scenografica in stile teatrale, dove i soggetti vengono immersi in un palcoscenico nero, trasformando il ritratto in un monologo silente rivolto agli spettatori. Le sue opere hanno trovato spazio in numerose esposizioni e istituzioni artistiche, consolidando la sua posizione come figura di riferimento nella scena artistica contemporanea. La sua ricerca, sempre in evoluzione, continua a influenzare generazioni di artisti e studiosi dell'immagine, dimostrando la forza espressiva della pittura come strumento di analisi e rappresentazione della complessità umana
. Dott.ssa Raffaella Rita Ferrari
Febbraio 2025