Cronistoria
La mia vita artistica

1992
"INSTALLAZIONE" Ex Monastero delle Cinque Piaghe Siracusa
Crollo delle istituzioni,della religione,dell'uomo
bruciare nel proprio peccato.
Umanità crocefissa,vittima e carnefice di se stessa e di tutto ciò che la circonda.
Male che raggiunge e incendia anche il luogo di Dio.
Aggrapparsi a Dio per la propria salvezza e nello stesso tempo fare si che quella salvezza vada in fumo.
Contribuire alla propria caduta.Rinchiudersi per paura di affrontare le avversità della vita:incapacità di spegnere tale rogo.
Installazione ex Monastero delle Cinque Piaghe - Siracusa

1992
"NOVORGANISMO" a cura di Giovanni Iovane Catania
Il fuoco,come mezzo di espressione,è semplice e decisivo e,soprattutto,rapido;al contrario della vita che è generalmente lenta.Per questo motivo,Gaston Bachelard l'ha definito l'ultravivante.Un ultravivente contraddittorio giacchè è buono e cattivo,ma è con le contraddizioni che si dispiega il mondo.
Il libro,come mezzo di espressione(o meglio,in questo caso,come espressione)è complesso e mai decisivo,soprattutto è lento.Ed è per questo motivo che gli arabi(il Corano),i cristiani(le Sacre Scritture),Galileo e Mallarmè lo hanno identificato con la vita, anzi con il vivente,naturalmente che ci sia un"vivente"è la condizione necessaria e sufficiente affinchè ci si interroghi sulle contraddizioni.Fuoco e libri ardono di reciproca e perversa attrazione;attrazione che soltanto oggi sembra essersi spenta grazie all'infinito librario di Borges e al rigoroso divieto di fumare nelle biblioteche.Prima non era così.Ricorda,infatti Borges che il Primo Imperatore Shih Huang Ti,noto ai più per aver edificato la Grande Muraglia,ordinò che fossero bruciati tutti i libri scritti prima di lui.Secondo Bernard Shaw,Cesare non fu meno drastico,semplice e rapido quando dinanzi all'incendio della Biblioteca di Alessandria disse:"lasciala bruciare.E' una memoria d'infamia "-e la stessa espressione deve aver pensato Hitler quando commiassionò i suoi roghi pubblici.Al di là profonde e complesse questioni politico-metafisiche(il destino,il nostro destino,deve ardere o no?)Canetti ne ebbe molto a male quando bruciò la sua biblioteca e anche i galileani lettori del "gran libro della natura"quando bruciarono ettari del parco di Yellowstone.E dopo tutto ciò,che cosa fa Giuseppe Scala? Brucia i suoi "libri".Sembra una anacronistica contraddizione,e lo è.Le rapide,semplici e decisive
contraddizioni spiegano il mondo attraverso(parafrasando il grande bibliotecario)l'immanenza di una rivelazione che non si produce ...o andata in fumo.
Giovanni Iovane
"LIBRO"ferro trattato-dm 35x45
Opera di riferimento: LIBRO

1992
"ITINERARI" Ex Chiesa dei Cavalieri di Malta Siracusa
Depongo le mie opere che ormai sconfitte escono da un ciclo lungo e tormentato.In questo luogo avviene la loro "deposizione".
Esse trovano il loro altare,testimonianza di un passato vivo e forte,dove il fuoco primeggiava con le forze della natura
Installazione - Ex Chiesa dei Cavalieri di Malta -Siracusa
Opera di riferimento: GA22639 - Senza titolo

1992
"INSTALLAZIONI" Tonnare di Avola, Vendicari,Siracusa
Struttura leggera che contamina l'aria,visione rivelatrice di dramma posta all'ingresso dell'atrio della morte,attiva testimone del sacrificio.
Rete come trappola inevitabile,male indelebile(atto dell'uomo nel ferire la preda fino a provocarne la morte)
Particolare dell'installazione alla tonnara di Avola