LE FOGLIE OLTRE
emozioni del cercare
“Nargilb è un pittore che attende e la sua attesa non è legata ai suoi pensieri, ma all’aprirsi alla realtà, al cielo mattutino, al campo di grano, al vento, alle case di campagna”. Così dicevo il 26 maggio 2016 in questo stesso luogo.
E oggi, dopo due anni? Che cosa posso dire delle nuove opere sull’ambiente rurale?
Questa sera vorrei indicare un metodo o degli spunti di significato per conoscere l’opera di Nargilb e il pittore stesso.
Premessa: sgombro subito il campo da ipotetici pensieri non troppo lusinghieri sulla poetica pittorica di Gianluigi Bertesago in arte Nargilb: non sono uno che stappa lo champagne durante la battaglia, ma solo alla fine…. E’ si caro Nargilb, anche a te è chiesto, per riprendere quello che dissi due anni fa in questa sede, il sacrificio dell’attesa! Il tempo giudicherà la bontà o meno della proposta.
Intanto rimane il dato oggettivo, inconfutabile: il tuo amore per il territorio cremasco…. e di questi tempi, come direbbero i miei alunni, “è tanta roba”.
Torno al metodo, estrapolando quattro punti che sono anche delle proposte pedagogiche, utili per la vita di ciascuno di noi (l’arte è il metodo più semplice per conoscere la realtà):
Piaccia o non piaccia, Nargilb è capace di essere se stesso e proporre se stessi è vivere, esistere.
Nargilb, lo dimostrano le opere, è fedele alla “strada”. La fedeltà richiede un giudizio del cuore e della ragione. La fedeltà è il nesso tra l’amore e la totalità (Ecco Perché del titolo “Inshallah”).
“Panta dokimàzete, to kallen katèchete”. Una frase di San Paolo, dalla Prima lettera ai Tessalonicesi: “Vagliate ogni cosa, e trattenente ciò che vale”. La Pittura di Nargilb è informale, ma ha il cuore nella realtà. Si chiama critica, giudizio. E’ un problema di sguardo: il vero titolo delle mostre di Nargilb potrebbe essere: “Mosso da uno sguardo”.
Roma, 1 ottobre 2016 - La parola araba usata da Papa Francesco, “Inshallah”, per rispondere al Patriarca caldeo Sako che gli chiedeva se avesse in agenda nel futuro un viaggio in Iraq, significa “se Dio vuole”. Una traduzione più libera potrebbe essere 2a Dio Piacendo”. Perché la vita è rapporto con il destino, rapporto con la realtà, rapporto con il Mistero, cioè, per me Pieralberto Castoldi, rapporto con Dio.
Cari amici, Nargilb, piaccia o non piaccia la sua pittura, è sulla strada giusta perché la bellezza che lui riconosce nella campagna non placa il suo cuore, anzi, glielo infiamma di più….. perché la bellezza, se uno è serio e ci pensa, non placa il cuore, ma butta benzina sul desiderio.
Il tuo amico Prof.
Prof. Pieralberto Castoldi (Docente di Arte)
sabato 16 marzo 2019
P.za Duomo - Crema - Cremona - Italy
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