mostra personale Luigi profeta Post Scriptum
Luigi Profeta, Cosmogonia e inconscio L'arte di Luigi Profeta nasce da un rapporto fortemente dialettico (e a tratti conflittuale) tra elementi contrapposti: luce e tenebre, ordine e caos, forma e materia. Si tratta, come è facile arguire dalle coppie di elementi contrapposti, di un'arte che potremmo definire, senza tema di smentita, di matrice 'filosofico – cosmogonica', anche se poi i titoli delle opere ci rimandano ad origini di marca più spiccatamente personale e psicologica. L'autore stesso, parlando delle sue opere (che nella maggior parte dei casi più che quadri sarebbe il caso di definire più propriamente 'bassorilievi'), fornisce spiegazioni di tipo autobiografico e psicologico, attribuendo ad ogni segno ed elemento presente nell'opera il valore di metafora: metafore che scaturiscono per raccontare un proprio momento esistenziale, un proprio 'stato d'animo', l'emozione di un istante. E su tutto ciò nulla da eccepire. Ne prendiamo atto. Ma il fatto è che l'arte,
sabato 4 febbraio 2012
via Zamenhof, 11 - Milano - Milano - Italy
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