Vibrazioni ed Epifanie Urbane
Allo Studio d'Orta a Roma, piazza Crati, 14, le fotografie di Carlo D'Orta e i quadri di Virgilio Patarini
VIBRAZIONI ED EPIFANIE URBANE
FOTOGRAFIE DI CARLO D’ORTA, QUADRI DI VIRGILIO PATARINI
Si inaugura venerdì 21 giugno 2019, dalle ore 16,00 allo Studio D’Arte Carlo D’Orta di Roma, Piazza Crati, 14, la doppia mostra personale di fotografia e pittura intitolata “Vibrazioni ed Epifanie Urbane”, che vede a confronto l’opera del fotografo romano Carlo D’Orta con quella dell’artista milanese Virgilio Patarini, con due personali di una dozzina di opere ciascuno, quasi tutte di grande formato, all’insegna di un’arte contemporanea che indaga i molti spunti immaginifici che la città offre, oscillando dall’astrazione geometrica delle “vibrazioni” di Carlo D’Orta fino all’informale che soggiace alle “epifanie” patariniane, dalle linee nette, rigorose e cartesiane delle costruzioni fotografiche del D’Orta, che ci racconta una città modernissima e ineluttabile, categorica, alle atmosfere rarefatte e fumose delle vecchie città italiane rinascimentali, sfuggenti, ambigue ed evanescenti, in una giustapposizione di stili e atmosfere che si rivelano al tempo stesso opposti e complementari.
Vernissage venerdì 21 giugno dalle 16 alle 22, con presentazione critica a cura di Francesco Giulio Farachi e Virgilio Patarini alle h 18,30 (Farachi presenterà i lavori di Patarini e Patarini le fotografie di Carlo D’Orta).
La mostra sarà visitabile fino al 18 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 20. Altri giorni ed orari su appuntamento. Ingresso libero.
Qui di seguito una breve presentazione dei due artisti. In allegato la locandina e foto di opere
Carlo D’Orta (Firenze 1955) da sempre viaggiatore/fotografo, negli anni 2003-2012 frequenta corsi avanzati di pittura alla Rome University of Fine Arts (RUFA) e un master in fotografia a IED di Milano e si dedica allo studio dell'arte contemporanea. La sua visione fotografica subisce una profonda trasformazione: abbandona l’approccio documentario e cerca scatti creativi, spesso di ispirazione astratta, concentradosi sulle architetture (serie Biocities, Vibrazioni, Geometrie Still Life eReFineArt) e sulla danza (serie Liquidance). Dal 2009 ha esposto i suoi lavori in mostre personali presso musei e istituzioni pubbliche, gallerie private e fiere d’arte in Italia, Germania, Francia, Belgio, Singapore e altri paesi. Ha vinto o è stato finalista/selezionato in numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui Sony World Photography Award, Celeste Prize, Premio Rospigliosi, Combat Prize, Premio Linx, Arteam Cup, Satura Contest, e altri. In questo giugno 2019 la sua opera "Biocities Londra # 7" ha vinto il 2° premio nella Sezione Fotografia della Biennale Arte di Genova, giunta alla 3° edizione. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, tra cui Museo AC Palazzo Collicola di Spoleto, Museo Archivio Centrale dello Stato (Roma), Centro Congressi Banca d’Italia (Roma), Camera dei Deputati, Palazzo di Giustizia di Milano/Ordine Avvocati, Confindustria sede centrale di Roma, EUR spa Roma, Architekten-kammer Baden-Wurttemberg (Stoccarda, Germania), Consolato Generale d'Italia e Istituto Italiano di Cultura a New York, Istituto Italiano di Cultura a Monaco di Baviera. Negli anni 2015-2017 quattro suoi progetti sono stati acquisiti dall’Archivio del Fondo Malerba Fotografia, prestigiosa Istituzione dedita alla fotografia italiana contemporanea, che esporrà sue opere nel prossimo luglio in una collettiva di fotografi italiani nella capitale giapponese di Tokyo.
Virgilio Patarini (Breno, BS, 1967) è pittore, scrittore, regista teatrale, critico e curatore di mostre d'arte contemporanea. Altrettanto articolata e variegata è la sua formazione: dopo il Liceo Classico e Lettere Classiche a Milano è passato al DAMS di Bologna. Ha ideato, organizzato e diretto festival come il Russkij Festival I, II e III (Milano), il Ferrara Art Festival (tre edizioni) e diverse rassegne teatrali. Come curatore ricordiamo la curatela di "Selection Comparaisons. 88 artisti dal Grand Palais di Parigi" , nel 2012, alla Galleria Zamenhof e a Palazzo Zenobio a Venezia "Riccardo Licata: opere recentissime". Ha fondato e diretto, insieme a Valentina Carrera, tre gallerie milanesi: l’Atelier Chagall (dal 2003 al 2013), la Galleria Miro (stagione 2005-2006) e la Galleria Zamenhof (dal 2008 al 2013). Dal 2011 è consulente del C.A.M., catalogo d'arte moderna dell'Editoriale Giorgio Mondadori. Tra i luoghi dove ha esposto come pittore, scultore e autore di installazioni ricordiamo: la Basilica di S.Celso a Milano e la libreria Rizzoli e gli Archivi del ‘900 di Milano, la Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI), la Galleria Ariele di Torino, la Galleria Zamenhof, la Galleria del Barcon e l’Atelier Chagall di Milano, il Castello Estense di Ferrara. Ha esposto per cinque anni consecutivi a Parigi, al Grand Palais, al Salon Comparaisons, nella sezione "Installazioni libere" (dal 2010 al 2014). Nel 2011 la sua nuova mostra personale "Nuovi orizzonti", curata da Valentina Carrera, alla Galleria Zamenhof di Milano. Nel 2012 una sua mostra personale a cura di Izabella Lubiniecka, a Venezia, Palazzo Zenobio, nel prestigioso Padiglione Islanda, sede abituale della Biennale. Nel 2016 mostra personale a Castel dell'Ovo, Napoli, Progetto Dramatis Personae. Nel 2017 e 2018 due mostre personali alla Galleria ItinerArte di Venezia. Nel 2018 alla Galleria Cantiere Barche 14 di Vicenza. Nel 2019 una serie di mostre personali alla Vi.P. Gallery in Valcamonica, a Venezia, Galleria ItinerArte, a Roma, Muef Art Gallery e a Milano allo Spazio E. In permanenza alla Vi.P. Gallery e allo Spazio E di Milano.
Per ulteriori approfondimenti sui due artisti in mostra clicca qui:
https://www.carlodortaarte.it/it/
https://www.virgiliopatarini.com/
martedì 18 giugno 2019
Piazza Crati, 14 - Roma - Roma - Italy
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