Francesco Palmieri
Insieme alla formazione di musicista, la quale lo ha portato a svolgere l’attuale professione di cantante d’opera, svolge i suoi studi d’arte figurativa presso il liceo artistico e l’accademia di belle arti di Roma.
Frequenta i corsi internazionali di calcografia presso l'accademia Raffaello di Urbino, ma deve soprattutto la sua formazione alla assidua frequentazione dei più importanti musei, in particolare quelli romani, dove ha avuto modo anche di realizzare copie direttamente dall’originale dei grandi maestri del passato.
Recentemente si è iniziato alla scultura. Ha esposto le sue opere in collezioni private e pubbliche.
A Catania, sua città d’adozione, si è distinto recentemente in importanti mostre personali presso storiche gallerie, e in ultimo, il comune etneo, gli ha dedicato l’esposizione di ampia rassegna delle sue più recenti opere, presso il palazzo della cultura.
Tematiche
"queste cose non furono mai ma sono sempre"! Questo motto illuminante tratto dalle Upanishad, sintetizza mirabilmente quanto mi ha da sempre segnato nel mio proposito di fare arte: tentare di svelare la realtà mitica nel nostro quotidiano.
E’ un’attitudine che mi spinge a scardinare la persistenza e l’arroganza del tempo presente, provocando, con dedizione mistica, l’intromissione di altro luogo più vero, ignorato dal clamore mondano.
- L’artista inverte il corso del tempo -
“ L’artista non imita nulla, non crea nulla: ritrova qualcosa nel passato. Noi siamo sazi di questo mondo di forme, di colori, di individui, ne siamo oppressi, disincantati: l’arte non assomiglia a nulla di questo mondo. L’artista inverte il corso del tempo, scoprendo da quale passato è nato questo presente, suscitando, facendo riemergere quel passato. Giorgio Colli
Tecniche
Tentare di recuperare tutto quanto la iattura di un secolo di avanguardie ha tentato di cancellare. Quindi da una visione preimpressionistica, ricominciare colla rivalutazione dei grandi maestri del passato e individuare quanta ricchezza di propositi questi possano offrire ancora a noi uomini del nostro tempo.