L'Artista riscopre, da adulto il suo vissuto di bambino,al seguito del padre,Comandante di Marina, "LI CONCHI", così chiamate in gallurese i monumentali tafoni naturali formatisi per intrusione degli elementi. Erano
<br>agli occhi di Aramu bambino,minacciose figure col calare delle tenebre. L'aramu adulto le ritrova e, in 12 anni di ricerche ne censisce tante in tutta la Gallura... . Da lì una nuova forma di espressione pittorica: con la lente ne ingrandisce le forme nascoste e trova il "RAQAMA" segni, tracce di una antica scrittura ancora da decifrare; scopre che Raqama è un antico vocabolo indo-europeo che significa appunto segno, traccia... . Nasce il libro "RAQAMA, disegni del tempo sul granito", con la preziosa collaborazione del Prof. Giovanni Lilliu, dell'archeologa Angela Antona, dal critico d'arte Wally Paris; le fotografie sono di Giovanni Ricci e di Aramu. I racconti, le poesie, i quadri di Francesco Aramu.
<br><br><br><br><br><br><br>Aramu prefigura per le "CONCHE"-esistenti ancor prima dei nuraghi- un itinerario turistico/culturale che oltre a preservarle dal sicuro degrado e dall'uso di un certo tipo di turismo del territorio, le valorizzi, facendo conoscere quella Sardegna millenaria che tende a sparire.L'UNESCO, nella persona del Dr. D'Ayala che cura il progetto "INSULA", sarebbe disposto a collaborare a questa valorizzazione, includendo le Conche galluresi come Patrimonio dell'Umanità; a patto che le Istituzioni (Regione Sardegna), ne facciano richiesta.Il libro "RAQAMA, disegni del tempo sul granito", è edito da Carlo Delfino, ed è acquistabile in internet.