Felice Bruna Fiorentino
scultore
Un animo grande e un contrasto ideologico e drammatico sostenuto da una impostazione così realistica e così intensamente carica di umanità da lasciare anche sgomenti.
Il racconto di questo scultore non è un racconto fantastico, ma è la narrazione scabra e priva di facile letteratura dei temi e dei concetti sociali che lievitano attorno ai suoi personaggi ed ai fatti e avvenimenti che, con essi, vuole evidenziare.
Traspare da tutto questo una immensa sensibilità e, di conseguenza, una immensa tristezza, elementi che l'autore possiede quasi inconsapevolmente e che fanno parte del suo animo.
Il suo impegno artistico è la testimonianza che lascia dietro di sé, composta di opere che denunciano e condannano silenziosamente, ma con forza e possanza, la guerra, il sopruso, la miseria, la fame, i diritti calpestati, l'incomprensione, il razzismo, il classismo, la libertà offesa, per comunicare il suo tormento con i suoi personaggi, oppressi, ma non vinti, dilaniati, ma non distrutti.
La sua carica artistica è il palcoscenico della tragedia umana, dove non esiste sipario, per dividere mondi diversi, ma fratture per infrangere miti per poi ricostruire con amore, con speranza, con gioia, la vita.
Ogni suo pezzo è una pagina drammaticamente viva nel quadro dell’indagine psico sociologica.
Lo storicismo è assolto in funzione di una narrazione storica dei fatti sociali.
Per adempiere a questo compito che è poi anche quello di registrare un'epoca, questo scultore si avvale anche della simbologia, resa efficace da costruzioni e da figure che possiedono anche una specie di movimento fisico e sviluppa, così facendo, un dialogo che è fatto di messaggi, destinati non solo al singolo fruitore, ma alla collettività, perchè il risvolto morale e l'insegnamento di questo artista sono denunce e rifiuti, in modo particolare nei confronti della violenza.
Detto questo non si deve pensare ad opere che rappresentano gli aspetti piú tragici o piú drammatici della nostra esistenza.
Il pregio di questa produzione artistica sta proprio nel fatto che Felice Bruna Fiorentino riesce a comunicare tutto ciò con tanto candore e con tanta poesia che il lirismo si insinua ovunque, anche fra le braccia della madre che stringe il corpo inerte del, figlio distrutto dalla guerra.
Ecco, allora, emergere il pensiero di questo autore, o meglio, la libertà del suo pensiero, legata all'immenso desiderio di serenità, dì tranquillità, di pace.
Legato alla gioia di desiderare di poter vivere in un mondo diverso, migliore, senza settori, così lontani uno dall'altro, senza abissi fra le classi sociali, in un equilibrio di fiducia e di speranza, dove la cultura ha il sopravvento sull'ignoranza, dove il bene s'impone al male, dove l'amore, inteso in tutti i sensi, rinasce ad ogni svolta e in ogni occasione, durante la vita di un uomo.
Filosofia, storia, impegno, cultura, in questo autore si trasformano in pagine di vera poesia, come lo è per le sue sculture, per i suoi pannelli, una poesia che mi ha ricordato la denuncia e l'immaginazione fantasiosa e drammatica di Garcia Lorca, i lamenti mistici di certi spirituals neri, le ovattate e disperate urla di certi blues, uditi, lontano, un tempo, in un carrozzone di zingari a Siviglia e in teatrini dei Greenwich Village a New York.
Versi, canti, lamenti universali che fanno parte del ricordo come, del ricordo, fanno parte certi “pezzi"di questo scultore e, di questi attimi o momenti che appartengono al passato, ma che fanno anche parte del futuro, Felice Bruna Fiorentino ne ha registrato gli elementi essenziali con una immediatezza che colpisce e ferisce; ma anche se il tema è drammatico, l'autore riesce a donargli un senso di dolcezza ed è meraviglioso osservare la “terremotata” che si incammina con il suo fardello sulle spalle, avvolgendo nel mantello il suo bimbo: ecco la grande bravura di questo autore che sa rappresentare la violenza della natura in una maternità dolente e la tenerezza della vita esile di un bimbo in un simbolo della società colpita.
Si è detto che in Felice Bruna Fiorentino traspare una grande sensibilità e un'immensa tristezza, ma si desidera aggiungere che in lui esiste la consapevolezza del suo valore e il suo rifiuto delle convenzioni, delle ipocrisie artistiche o pseudo artistiche, gli permette di essere non solo giudice degli altri, ma anche di se stesso e questo lo attua nel modo piú onesto possibile, anche se tutto ciò gli provoca una profonda sofferenza morale.
Anche per questo sono stato tentato di usare, nel rivolgermi a Felice Bruna Fiorentino, il titolo di “maestro", perchè l'insegnamento che ci offre è grande e con grande umiltà la sua offerta ci viene posta.
Sergio Tinaglia
Se la sua arte ha un " impegno " questo sta nella capacita' d'avvertire e esprimere in tutta la sua intensità la carica poetica del fatto umano.
G. Di Bella
Felice Bruna Fiorentino nel suo macerato discorso plastico si orienta in un territorio tematico che gli consente di superare il limite di una "commedia umana" regionale: e la sua indagine si allarga ad un piu' vasto giro d'orizzonte.
Modella dei tipi che non si flettono nel particolare ma si dilagano, raggrumandosi al generale ai simboli universali.
G. Pre
Formazione
Felice Bruna Fiorentino nato in Sicilia a Caltagirone il 1927, si è diplomato in arte presso il liceo artistico di Palermo.
Ha lavorato nel campo della scultura e della ceramica.
Ha insegnato plastica ceramica nell'istituto statale d'arte di Caltagirone.
A Milano Ha insegnato negli istituti tecnici statali disegno artistico e geometrico e nelle scuole medie inferiori educazione artistica .
Ha partecipato a varie mostre a carattere regionali e nazionali .
Opere scultoree si trovano in varie collezioni d'arte italiane e all'estero, altre collocate in diversi luoghi pubblici.
Tematiche
Trattazione su temi politici sociali in cui gli individui si muovono.
Attraverso la struttura estetica di immagini voglio rendere chiaro gli scopi e le speranze di giustizia degli uomini verso avvenimenti ingiusti e violenti della societa'.
Tecniche
terracotta,terracotta secondo fuoco,terzo fuoco,terracotta patinata.