Figure, volti, sembianze
" Soggetto principale della pittura di Egle Piaser, e del dittico esposto in mostra “Giannetta”, è la natura, soprattutto declinata nei generi delle composizioni floreali e del paesaggio.I suoi fiori assurgono a simbolo e personificazione, una sorta di diario intimo dell'autrice, che vi si rispecchia e riconosce, e studia nel tempo i dettagli che mutano, gli scarti nella rappresentazione, iltrattamento del segno e del colore, la riflessione sullo spazio. Si tratta di una modalità pittorica invasiva e pervasiva, che sgorga spontaneamente da una fonte interiore rigogliosa e attenta a nuovistimoli e riflessioni, pur nel continuo e costante ritornare sulla propria tematica, poiché entrare dentro il merito delle cose comporta coraggio, capacità e volontà di analisi ed autoanalisi.Queste entità floreali si dispongono sulla tela – solitamente di ampia dimensione – in maniera imponente, quasi a voler affermare categoricamente la propria esistenza, invadendo la superficie delsupporto e molto spesso sconfinando oltre esso, originandosi in maniera centrifuga o centripeta, generando un moto ipnotico circolare alla visione, meditativo.Il punto di vista è quasi sempre dall'alto, corolle, petali e steli, distaccati dalla propria matrice, si raggruppano dispiegandosi davanti agli occhi dello spettatore in maniera arcana, sensuale, mistica: alla vanitas, si mescola l'ironia e un sottile velo informale disinvoltamente malinconico".Maria Palladino